Anita Deleidi – “Elementi di spiritualità ed orientamenti per la missione educativa negli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

L’attenzione paterna che caratterizza gli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) rivela la sua sollecitudine e preoccupazione formativa: la religiosa salesiana deve tendere alla santificazione personale nella realizzazione della sua missione educativa, in fedeltà alla consegna di don Bosco. Continue reading “Anita Deleidi – “Elementi di spiritualità ed orientamenti per la missione educativa negli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Carlo Maria Viglietti – Cronaca di Don Bosco. Prima redazione (1885-1888). Introducción, texto crítico y notas por Pablo Marín Sánchez

A los historiadores, estudiosos y lectores en general, interesados en la figura del fundador de la Familia Salesiana (1815-1888), ofrecemos, pues, el texto crítico de la primera redacción de la Crónica de don Bosco que escribió su secretario, don Carlo Maria Viglietti. Continue reading “Carlo Maria Viglietti – Cronaca di Don Bosco. Prima redazione (1885-1888). Introducción, texto crítico y notas por Pablo Marín Sánchez”

Claudia Daretti – “Don Rua e le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Romana”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Don Michele Rua fu il fedelissimo discepolo che fin dall’inizio raccolse l’eredità spirituale di don Bosco, lo aiutò nell’attività con piena dedizione e con immenso affetto e, divenuto il suo successore, consolidò l’opera del suo grande maestro. Si può veramente affermare che don Bosco continuava a vivere e a lavorare in don Rua e con don Rua. Per tali motivi, fu sempre amato e stimato dai salesiani, dai giovani e dalle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Continue reading “Claudia Daretti – “Don Rua e le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Romana”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Luigi Crippa – L’imitazione di Don Bosco alla luce del magistero di Pio XI

Il ritratto di Don Bosco che Pio XI, come s’è visto, ha saputo tratteggiare nei numerosi discorsi a lui in parte o interamente dedicati, ci sembra conservare ancora intatta la felice peculiarità di ridestare negli animi quella virtù, spesso assopita, dell’ammirazione che solo i veri maestri, al dire di Guitton, sanno suscitare e sulla cui necessità, in ordine ad una più profonda penetrazione della figura e dell’opera del santo torinese, sono state scritte, di recente, suggestive annotazioni.

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Sara Cecilia Sierra Jaramillo – El egresado, un testigo por la experiencia vivida, en y desde una obra educativa en pastoral

La Escuela Normal Superior (ENS), es una institución formadora de maestros, ubicada en el Área Metropolitana de Medellín (Antioquia-Colombia), zona densamente poblada y con fuertes contrastes entre ricos y pobres. Estos últimos, en su gran mayoría, llegaron huyendo de la violencia o buscando mejores condiciones de vida. Esta situación ha propiciado el aumento de niños y jóvenes en situación de riesgo, a los cuales el Estado no siempre les puede garantizar el derecho a la educación con calidad. Continue reading “Sara Cecilia Sierra Jaramillo – El egresado, un testigo por la experiencia vivida, en y desde una obra educativa en pastoral”

Stefano Mazzer – Una casa, una chiesa, un pergolato di rose. Le cinque visite come rivelazione della forma comunitaria del carisma salesiano

Stefano Mazzer accosta una delle testimonianze più preziose che abbiamo circa l’origine dell’Oratorio e della Congregazione. Chiamandole “visite”, don Bosco stesso allude alla loro eccedenza rispetto a un semplice evento onirico e lascia intendere che debbano essere accostate come vere e proprie “visioni immaginative” che l’hanno accompagnato nei momenti più delicati e decisivi della sua fondazione. La quinta di queste visite ha conosciuto un suo particolare sviluppo ed è stata tramandata come sogno del pergolato di rose. Alla lettura della ricchissima simbolica spirituale operante in esso l’autore dedica la seconda parte del suo saggio. Continue reading “Stefano Mazzer – Una casa, una chiesa, un pergolato di rose. Le cinque visite come rivelazione della forma comunitaria del carisma salesiano”

Pietro Stella – Don Bosco e S. Francesco di Sales: incontro fortuito o identità spirituale?

Perché Don Bosco intitolò a S. Francesco di Sales le sue più importanti istituzioni miranti all’educazione della gioventù maschile? Comporta tale fatto una serie di attinenze spirituali tra i Salesiani di Don Bosco e il santo vescovo di Ginevra? La risposta in sostanza appagante relativa alla scelta è sempre stata quella fornita da Don Bosco stesso nelle sue Memorie dell’Oratorio: «1) perché la Marchesa di Barolo aveva in animo di fondare una Congregazione di preti sotto questo titolo, e con questa intenzione aveva fatto eseguire il dipinto di questo Santo che tuttora si rimira all’entrata del medesimo locale; 2) perché la parte di quel nostro ministero esigendo grande calma e mansuetudine, ci eravamo messi sotto la protezione di questo Santo, affinché ci ottenesse da Dio la grazia di poterlo imitare nella sua straordinaria mansuetudine e nel guadagno delle anime. Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e S. Francesco di Sales: incontro fortuito o identità spirituale?”

Filippo Rinaldi – Per vivere accanto al B. Don Bosco – L’eredità del B. D. Bosco – Spirito di povertà e di mortificazione nelle presenti circostanze – D. Bosco, D. Rua e la povertà religiosa – Strenne per il 1932 – Preghiere per la Spagna cattolica – Auguri

La lettura assidua delle Memorie biografiche fa sentire tuttora sempre più viva e palpabile questa sua eminente caratteristica, quasi per inocularla nei nostri cuori e renderli capaci dei
sacrifici che la «grave angustia e crisi finanziaria» attuale e mondiale reclama pure da  ciascuno. I Governi di tutti i Paesi ne sono preoccupati, senza trovare modo di scongiurarla;
e il Santo Padre Pio XI ha lanciato a tutti i popoli il Suo commosso Appello per la Crociata universale di pietà e di amore, onde ciascun membro della grande Famiglia di Dio faccia uso
di tutti i suoi mezzi disponibili per alleviare gli indigenti per mancanza di lavoro, e  particolarmente «l ‘immensa moltitudine dei bambini vittime le più innocenti di queste tristissime condizioni di cose; imploranti panem dum non erat qui frangeret eis e nello stesso squallore della miseria, condannati a vedere sfiorire quella gioia e quel sorriso che la loro anima ingenua cerca inconsciamente intorno a sè».

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Pietro Ricaldone – Conoscere, amare, difendere il Papa.

“Nelle Preghiere della Sera noi rivolgiamo quotidianamente a San Giovanni Bosco la fiduciosa invocazione: «Insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa». È infatti il Papa, dopo Gesù e Maria, il terzo grande amore istillato dal nostro grande Padre nel cuore dei suoi figliuoli, prima ancora che le Costituzioni recassero il solenne e fondamentale articolo 49: «I soci avranno per arbitro e per Supremo Superiore il Sommo Pontefice, cui saranno in ogni luogo, in ogni tempo, e in ogni sua disposizione umilmente e riverentemente sottomessi, anche in forza del voto d’obbedienza. Che anzi sarà precipua sollecitudine d’ogni socio di promuovere e difendere con tutte le forze l ’autorità e l’osservanza delle leggi della Chiesa Cattolica e del suo Capo Supremo, Legislatore e Vicario di Gesù Cristo sopra la terra».

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Carlo Colli – Lo «spirito di Mornese». L’eredità spirituale di S. M. Domenica Mazzarello

Nel 1981 Carlo Colli  pubblicò uno studio intitolato Lo Spirito di Mornese. L’eredità spirituale di S. Maria D. Mazzarello. L’interesse è centrato sul carisma dell’Istituto e lo “spirito di Mornese” appare come l’eredità spirituale di Maria Domenica Mazzarello. Le fonti su cui egli si fonda sono: le Costituzioni delle FMA del 1885; la lettera di don Bosco del 24 maggio 1886 (per ricavarne gli elementi costitutivi nel pensiero di don Bosco); la testimonianza di don Pestarino, riportate da don Ferdinando Maccono nella biografia di Maria Domenica, la testimonianza di don Giacomo Costamagna e di Enrichetta Sorbone (per analizzare la concreta realizzazione dello spirito di Mornese alle origini), per in seguito delineare gli elementi portanti dello “spirito di Mornese”.

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