Índice:
- Uma bela herança espiritual.
- A Estreia, palavra de unidade para toda a nossa família salesiana.
- Como Dom Bosco: com o seu coração pastoral e a sua ação educativa, envolvidos na trama de Deus.
Índice:
Índice:
Índice:
Carissimo Direttore, gentili Collaboratori, la riflessione sulla nostra azione pastorale di questi anni (soprattutto CG24, CG25 e CG26) ha messo in rilievo l’importanza della valorizzazione dei laici nelle nostre Opere.
Je ne crois pas pour ma part que les jeunes d’aujourd’hui soient plus difficiles que leurs aînés.
Continue reading “Jean-Marie Petitclerc – La pédagogie salésienne face aux défis du monde moderne”
Il rapporto tra don Michele Rua e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice evoca un’esperienza ricca e feconda vissuta nel periodo della prima espansione della congregazione, con modalità uniche e originali, che hanno segnato fortemente l’identità educativa della seconda famiglia religiosa salesiana fondata da don Bosco. Continue reading “Piera Ruffinatto – “Il contributo di don Michele Rua allo sviluppo degli oratori festivi delle Figlie di Maria Ausiliatrice”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
In my essay I would like to present the stepping-stones for a Christian-inspired and Salesian relational and sexual ethics of growth in educational work. With this, I take as fact Don Bosco’s idea of assistance, which in this Salesian Forum is evoked as an educative attitude and method of ‘presence’.
La tradizione educativa dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), possiede una ricchezza pedagogica che scaturisce dalle intuizioni e dalla prassi educativa del fondatore, san Giovanni Bosco, e della confondatrice santa Maria Domenica Mazzarello. Tale tradizione contiene in sé potenzialità sempre da scoprire, sviluppare, inculturare e tradurre nell’oggi con nuove categorie antropologiche e pedagogiche.
Educating is not an activity you do alongside other activities. It is intertwined in the daily interaction with each other. Presence plays a crucial role in this. That you are there and how you are there as an educator, makes or breaks the whole upbringing event.
Continue reading “Colette Schaumont – Presence in ordinary life”
En quoi don Bosco est-il salésien ? À cette question les réponses ont été variées selon les auteurs dont les points de vue sont exposés dans la première partie. Dans la deuxième partie on a voulu retracer le parcours salésien de don Bosco, c’est-à-dire la manière dont la figure de François de Sales s’est imposée progressivement à l’éducateur turinois. Enfin on s’est efforcé d’identifier un certain nombre de traits présents dans la figure de don Bosco qui renvoient de façon certaine à son modèle. Continue reading “Morand Wirth – En quoi don Bosco est-il salésien ?”
C’est une approche historique précise et approfondie que proposent ces pages du Père Wirth. Partout des souvenirs et des textes de Don Bosco, notamment 4 biographies qu’il a lui-même consacrées à des adolescents recueillis au Valdocco, elles explicitent la genèse et la structure du « système préventif », et s’attachent à définir ce « cœur » qu’il convient de « gagner » grâce à une relation éducative appropriée. Qu’est-ce que « l’amorevolezza » qui permet au sujet de sentir qu’il est aimé ? Continue reading “Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco”
La relazione educativa nel sistema preventivo è elemento di sintesi di tutto il processo educativo. Essa non è certamente l’elemento esaustivo del sistema, ma è condizione di attuazione del metodo e suo peculiare percorso metodologico. La relazione configurandosi nei percorsi della ragione, religione, amorevolezza garantisce l’unitarietà e l’efficacia del metodo.
Nel contesto della crisi odierna nella Chiesa di abusi sui minori e la perdita di credibilità delle autorità ecclesiastiche e le critiche della risposta del’gli ordini religiosi, è opportuno che come salesiani guardiamo ancora una volta la qualità delle nostre relazioni educative.
Continue reading “John Dickson – La qualità delle relazioni educative: un caso di studio storico”
La persona dell’educatore fa parte di quel gruppo professionale che svolge il suo lavoro entrando in relazioni profonde con altri. Franta, descrivendo la relazione educativa parla di interazione e di comunicazione educativa, e cioè di una situazione interpersonale e del processo nel quale intervengono i diversi partners, anche se su un piano di non parità.
Continue reading “Dariusz Grządziel – La relazione educativa nella dimensione affettiva e morale”
In our contribution both the vulnerability as well as the strength of minors, children and adolescents form the starting point for a reflection on the ethical foundations of the educational relationship. The expression ‘vulnerable children and adolescents’ usually makes one think of the concrete situations they find themselves in, and likewise of certain characteristics and behaviours by which they are typified.
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.