Giovanni Bosco – Il galantuomo. Strenna offerta ai cattolici italiani. Almanacco pell’anno bisestile 1864

Il Galantuomo si presenta quest’anno vestito di nuovo e paffuto che è una delizia e spera non gli verrà fatta sgarbata accoglienza. Quantunque da undici anni abbia fatto conoscenza col rispettabile pubblico, egli è non ostante tuttora timido assai e facile a spaventarsi. Se qualcuno gli venisse a fare dei visacci ei ne potrebbe impaurire e poverino! morirsene di dolore. Invece se non lo si avrà a male che il Galantuomo continui a sedersi al banchetto delle strenne (e chi potrebbe guardar di mal occhio un Galantuomo?) egli promette che ritornerà l’anno venturo ad attestare la sua riconoscenza e, se non gli verrà data ragione di corruccio, assicura di venir tutto festoso e ridente. A lui non piace per niun conto altercare, e vorrebbe stringere la mano a tutti in segno di mutua comunanza d’idee e di affetti. Faccia Iddio che ei si possa avere l’anno venturo una si dolce consolazione. Amici cari, statemi sani, allegri con ogni ben di Dio. Leggetemi, fatemi leggere e vivete felici.

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Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno comune ed embolismale 1859

Eccovi, Lettori cortesi, il solito umil l’Almanacco che v ’offriamo qual pegno della nostra gratitudine per la vostra cooperazione al sostenimento delle Letture Cattoliche, le quali certamente, se non fosse stato del vostro benevolo concorso, non si sarebbero potute pubblicare sino ad ora. Abbiatevi dunque questo picciol dono qual contrassegno della nostra riconoscenza, la quale è grande e sincera; ma insieme pigliatelo eziandio come una preghiera di continuarci il vostro favore per l’avvenire, sia con rinnovare la vostra associazione, sia ancora con adoperarvi che altri pure si associno. Eh già, mi direte, qui si vuol tirar l’acqua al suo molino. Ma noi crediate, di grazia. Qui non si tratta già di far intascare denaro all’amministrazione, ma bensì di metterla in grado di coprire spese da farsi necessariamente per la prosecuzione dell’opera e per pagar debiti. Che, se per la vostra cristiana sollecitudine ne rimarrà ancora sopravanzo, chi ne trarrà profitto sarete voi, Lettori umanissimi, giacché, crescendo i mezzi, si perfezionerà anche l’Opera, accrescendo i fascicoli e migliorando la carta e i caratteri e gli altri accessori. Continue reading “Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno comune ed embolismale 1859”

Giovanni Bosco – Scritti pedagogici e spirituali

La presente raccolta di scritti e documenti, quelli più sintetici e incisivi, in gran parte «classici» in rapporto alle esperienze e alle idee di don Bosco, confermeranno l’impressione di un itinerario progressivo e coerente, che coincide con l’intero arco della sua attività religiosa e civile, dal 1845 al 1886. Essi testimoniano la costanza delle ispirazioni e dei principi e la flessibilità degli adattamenti e degli arricchimenti.

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Pietro Braido – Il sistema educativo di Don Bosco in Germania in due volumi recenti

In questo lavoro si parla di come è stata ben accolta la strategia educativa innovativa e le idee pedagogiche di Don Bosco in Germania durante la sua vita, attraverso scritti che ne mettevano in luce l’azione benefica e sociale, e oltre: non solo tra uomini della scuola e dell’educazione e negli ambienti religiosi, ma anche nel mondo specificamente pedagogico.

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Pietro Braido – L’esperienza pedagogica di Don Bosco

 

II «sistem a educativo» o, più comprensivamente, /’esperienza preventiva di Don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. E ovvio che la sua vitalità perativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento (l’approfondimento e l’adattamento) nella continuità. Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto. La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini. Iniziare al vivificante contatto con le «radici» primitive dell’esperienza preventiva e dei suoi tratti fondam entali è lo scopo della presente
rapida sintesi. Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, derivano validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi. E una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare «con Don Bosco e coi tempi».

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Pietro Braido – Don Bosco per i giovani: l’ « oratorio » una « congregazione degli oratori »

Piccole vicende, a un certo punto del tutto ovvie, hanno portato don Bosco a fermarsi a Torino, prete proveniente dalla campagna, perfettamente acclimatato col mondo della città. Erano stati ardui, al paese, i primi passi segnati dalle concrete difficoltà di studiare e seguire la vocazione ecclesiastica. Decisiva fu la scelta operata alla fine della sua formazione clericale, nel 1844. In teoria avrebbe potuto optare di nuovo per l’universo di origine, ritornare alle « radici » familiari, ambientali, culturali, come semplice potenziale « curato di campagna ». Ma in pratica le esperienze degli anni 1841-1844 lo avevano già preorientato in una certa direzione: l’occuparsi di ragazzi con particolari problemi morali e religiosi, diversi da quelli finora incontrati nelle sue terre e nella cittadina della sua formazione studentesca e seminaristica, la quieta Chieri, tradizionale, quasi « monacale ».

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Aldo Giraudo,Bruna Grassini,Joe Boenzi,Juan Bottasso,Luis Roson,Marcella Farina,Marco Rossetti – “Da mihi animas”. Pastori dei giovani

I contributi raccolti in questo quaderno hanno lo scopo di dialogare con le lettrici e i lettori per avviare una riflessione, in prospettiva attualizzante, sulle caratteristiche fondamentali del modello pastorale sottostante all’espressione scelta da don Bosco come motto per sé e per la sua famiglia: “da mihi animas, cetera tolle”. La parola “anime” rimandava alle persone concrete e al loro bisogno di salvezza globale, ai ragazzi poveri e abbandonati, ai giovani e ai ceti popolari. Don Bosco dava una costante e vivace attenzione nei confronti dei giovani per preservare e salvare, per correggere e purificare, per promuovere e potenziare, per rallegrare e istruire, per condurre alla perfezione dell’umano e alla santità.

Joe Boenzi, professore di Teologia e di Spiritualità presso la Dominican School of Philosophy and Theology di Berkeley (California), presenta il significato del motto «Da mihi animas, cetera tolle» nelle scelte di vita e nello stile pastorale di san Francesco di Sales.

Aldo Giraudo cerca di sondare il senso attribuito da don Bosco al programma di «salvezza della anime» racchiuso nel motto e ne indica alcune particolarità spirituali e operative.

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Aldo Giraudo,Fabio Attard,Innocenzo Gargano,Maria Dosio,Morand Wirth,Octavio R. Balderas – La vita spirituale come impegno

Quella di don Bosco si presenta come una spiritualità della gioia, della santa allegria, del «servite Domino in laetitia». Egli ripeteva ai suoi giovani che la santità è facile e consiste nello stare molto allegri. Il suo sguardo sulla vita spirituale non è disincarnato: ci sono tentazioni da respingere, inganni da smascherare, occasioni di peccato da evitare, pericoli da fuggire. I ritmi quotidiani del suo ambiente educativo sono esigenti, fanno appello alle energie interiori e fisiche di educandi ed educatori: preghiera e lavoro assidui, fedeltà, forza d’animo, spigliatezza, generosità e libertà interiore.

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Rik Biesmans – Studia di farti amare

Per entrare nell’anima di Don Bosco e di ogni salesiano, sia sacerdote che coadiutore o cooperatore, e cogliere l’elemento che si rivela più adatto a spiegare l’uomo, l’opera e lo “stile di vita e di azione”, è necessario capire lo “spirito” che lo anima. Questo sforzo è decisivo e ci permette di penetrare nel cuore dello spirito salesiano. 

Don bosco realizzò un “progetto di vita fortemente unitario: il servizio dei giovani. Lo realizzò con fermezza e costanza, fra ostacoli e fatiche, con la sensibilità di un cuore generoso. ‘Non diede passo, non pronunciò parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventù… Realmente non ebbe a cuore altro che le anime’”

Indice

  • Genesi, sviluppo e significato del motto di Don Bosco 
  • Consigli e orientamenti per praticare il motto “Fatti amare”
  • Alcuni suggerimenti provenienti dalla “Lettera da Roma 10 maggio 1884”

 

Periodo di riferimento: 1815 – 1996

R. Biesmans, «Studia di farti amare», in «quaderni di Spiritualità Salesiana» 8 (1996) 3-56.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Cesare Bissoli,Francis J. Moloney,Otto Wahl – Parola di Dio e vita salesiana

La Parola di Dio nella vita della Chiesa e nella vita salesiana (Francis J. Moloney, sdb)

1. Leggere la Scrittura all’interno della propria tradizione

2. La Parola di Dio e la nostra tradizione 

3. Scrittura e Tradizione

4. Parola di Dio come «spina nel fianco» 

5. Come Don Bosco nelle strade di Torino. «La nostra regola vivente è Gesù Cristo» (Cesare BlSSOLl, sdb)

1. «Il Vangelo vissuto con lo spirito di Don Bosco splende come la regola suprema» 

2. Vie salesiane alla comprensione di Cristo

3. Percezioni salesiane del mistero di Cristo

4. Professionisti della «vita Christi».

Apporti biblici per Vanimazione nella vita salesiana (Otto WAHL, sdb) 

Introduzione

1. L’itinerario classico 

2. Lo scopo dell’animazione

3. Ruoli dell’animatore 

4. Qualità dell’animatore

5. Metodi dell’animazione 

6. Fonti di energia per l’animazione

7. Limiti, rischi e possibilità dell’animazione.

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Ángel Fernández Artime – Celebration of important anniversarie. 1st Centenary of the death of Fr Paul Albera – 2021 4th Centenary of the death of Saint Francis de Sales – 2022

Contents:

  • 1. Letter of the rector major
    • 1.1 Fr Angel Fernandez Artime celebration of important anniversaries 
    • 1″ Centenary of the death of Fr Paul Albera – 2021

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Morand Wirth – Saint Francis de Sales. A Program of Integral Formation

In the wake of Renaissance humanism, St Francis de Sales developed a pastoral rather than theoretical program of education and integral formation of the person. Every human being is called to perfect themself in all their dimensions as an individual: the bodily senses, the passions and affections of the soul, the spiritual faculties of memory and intellect, and especially the heart, the seat of the will and freedom.
As someone immersed in society, St Francis de Sales shows himself to be attentive to the promotion of the dignity of each individual be it in the family, in social relationships, at work, in leisure time or in the service of country. Finally, St Francis de Sales cannot think of the person without an openness to transcendence. His program is original in this area too: he has a positive image of a God who attracts the human being while respecting our freedom; the devotion he promotes is a “civil devotion”; moreover, the love of God is to be lived in daily life, while love of one’s neighbour is characterised by “gentleness”, the flower of charity. St Francis de Sales program is an antidote against a one-dimensional formation that neglects the multiple resources of human nature

Translation and Typesetting: Direzione Generale Opere Don Bosco in collaboration with Australia-Pacific and Korea Province

Content:

PRESENTATION

HISTORICAL INTRODUCTION

Part One: FORMATION OF THE PERSON

1. EDUCATING AND FORMING

A duty to be done with love
Elements of child psychology
Sense of purpose in education
Beginning from the heart
Commanding, advising, inspiring
Correcting
Gradual education

2. THE BODY WITH ALL ITS SENSES

Salesian realism
Close link between body and soul
Love and control over the body
Educating our senses
The eyes and ears
The other senses
The body and spiritual life

3. THE SOUL WITH ALL ITS PASSIONS

The passions are the vibrations of the soul
I am as human as anyone could possibly be
Pleasure and aggression
The twelve passions of the soul
The role of images and the imagination
A difficult ideal to achieve: a constant mood

4. THE MIND WITH ITS FACULTIES

Reason, divine torch
The eye of the rational soul
Cultivating our intelligence
The memory and its storerooms
We need to have a well-balanced and reasonable mind

5. THE HEART: WILL, LOVE AND FREEDOM

The will, the master faculty
The affections that move the will
Love, the first and foremost affection
Inner struggle and the choices of freedom
The fruits of the will are our good resolutions
Fortifying and motivating the heart

6. EDUCATING YOUNG WOMEN

Francis de Sales and the women of his time
Educating young wome
Instruction and preparation for life
Education to love
Making a choice in life
Women and devotion

Part Two: THE PERSON IN SOCIETY

7. THE DIGNITY OF EVERY PERSON

Know the dignity of the human being
Freedom is the most valuable part of the person
Conscience and responsibility
Respect and self love
The respect due to others
The Salesian “unidiverse”

8. MARRIAGE AND THE FAMILY

Marriage is a vocation
Love in marriage
Marriage is a school
Parents, cooperators with God
The child, the living image of its parents
Family union

9. SOCIAL RELATIONSHIPS

Civility
Ways of dressing
Good behaviour
Conversations
Salesian gentleness
Friendships

10. WORK AND SOLIDARITY

Preparation for an active life
The dignity of work
Work carefully and diligently, but without fatigue or anxiety
Encouraging the country’s economy
Solidarity with the poor

11. REST AND LEISURE TIME

Fresh air, walking, hunting
Games of skill
Dancing and balls
Society games
Cultural amusements
Feasts, banquets, dressing up
Happy and friendly conversations
Salesian humour

12. THE IDEAL OF THE GOOD CITIZEN

Loving and serving your country
Overcoming certain social barriers
When justice is wronged
Francis de Sales “the European”
Citizen of the world

Part Three: OPENING TO TRANSCENDENCE

13. THE HUMAN AND THE DIVINE

A question of happiness
Reason and faith
Virtues of the pagans
Affinity between God and man
A pedagogy of faith
Youth and God

14. AN IMAGE OF A POSITIVE GOD

God is good
Providence
A God who draws us to himself, respecting our freedom
Human beings are God’s cooperators
A God who is passionate about communication
Fear and love
And the devil?
An educator God who “anticipates” the human being

15. DEVOUT LIFE IN THE WORLD

True and false devotion
Religion within everyone’s reach
Intelligent and discreet devotion
Choosing proper models
The need to follow the laws of the world
Witnesses to Christian joy

16. LOVE OF GOD IN EVERYDAY LIFE

Choosing one’s spirituality
The need to flourish where God has planted us
The daily practice of virtue
Encountering God in everyday events
Combining prayer and life
Daily life transfigured

17. LOVE OF NEIGHBOUR

Why love our neighbour?
How do we practise love of neighbour?
Gentleness, the flower of charity
Showing love
Love up to what point?

CONCLUSION
The essential role of education
Choosing preventive education
In an attitude of trust and joy

BIBLIOGRAPHY

1. Works of Francis de Sales
2. Translations and Salesian studies in Italian
3. Salesian studies
4. Studies of a general nature
5. Relationship between St Francis de Sales and Don Bosco
6. Translations in English

Reference time period: 1700 – 2022

Morand Wirth, Saint Francis de Sales. A Program of Integral Formation. (= Pubblicazioni del Centro Studi Don Bosco, Studi e Strumenti 5), LAS, Rome 2022.

Reference institution:
Centro Studi Don Bosco
Centro Studi Don Bosco

Direzione Generale SDB
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