What follows is an attempt to write a history of the foundation and development of the Salesians in England, from the origins in the 1940s up to 1930, with a postscript on the crisis of 1939-40.
What follows is an attempt to write a history of the foundation and development of the Salesians in England, from the origins in the 1940s up to 1930, with a postscript on the crisis of 1939-40.
In risposta all’affermazione del Capitolo generale speciale salesiano, che ha riscoperto nel Cooperatore una componente essenziale dell’unica, famiglia salesiana, i Cooperatori d’Italia hanno sentito l’urgenza di approfondire la loro conoscenza sullo spirito salesiano. A questo fine organizzarono alcune giornate di studio, magistralmente condotte da don Joseph Aubry, nel febbraio del 1972, a Grottaferrata (Roma).
Le lezioni vengono pubblicate nel presente volumetto che i Cooperatori offrono all’intera Famiglia di Don Bosco, per rispondere ad un impegno di aiuto scambievole a vantaggio dì una formazione più profonda, e per promuovere una più genuina spiritualità salesiana, impostata sulla pratica integrale del messaggio evangelico. Continue reading “Joseph Aubry – Lo spirito salesiano: lineamenti”
Questa nostra età, tenacemente protesa all’affermazione della dignità della persona umana e dei suoi diritti, può trovare in don Bosco una illuminata guida per la formazione delle future generazioni ed un tenace protettore nello svolgimento della delicata missione.
Continue reading “Cleto Pavanetto – “Don Bosco umanista” in “Salesianum””
Il numero unico, che NPG dedica al centenario, si snoda nel riconoscimento e accettazione del carisma che è don Bosco per la società e per la chiesa, si apre alla riattualizzazione per l’oggi di questo dono. Come impegno per i Salesiani, come proposta per chi opera e crede nell’educazione della gioventù.
And so the main object of our reflections will be the figure of Don Bosco, a figure we shall try to make contact with, not so much to understand his external actions which we all know about already, but rather to understand the conditions, the motivations, the spirit which led him to make specific choices, to work in a specific way, to write about particular matters, to reach a particular form of holiness which is specifically his own, different in some ways from that of other saints.
La Patagonia fue el motor de las misiones salesianas ad gentes. Aquella tierra que surgió tras la intuición de don Bosco y que claramente se transformó en utopía, se constituyó como el mito fundador del carisma misionero salesiano. Tras la muerte de don Bosco (1888) y durante el rectorado de don Rua (1888-1910), la Patagonia comenzaba a abandonar aquel ideal utópico y a transitar por un camino que buscaba reorganizar y ordenar aquella desbordante realidad fundacional. Continue reading “María Andrea Nicoletti – “Entre la utopía y la realidad: las misiones en la Patagonia en tiempos de don Rua a través de las visitas extraordinarias (1900 y 1908)” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Ogni congresso internazionale dei Cooperatori Salesiani costituisce comprensibilmente una tappa significativa nella storia della stessa Famiglia Salesiana. Esaminarne i documenti e le finalità connesse con la loro realizzazione può risultare utile, se non doveroso, anche ai fini di una corretta e adeguata ricostruzione di una questione non priva di interesse storiografico. Risultarono utili alla elaborazione e diffusione di una concezione della cooperazione salesiana. Continue reading “Cosimo Semeraro – “Identità sociale dei Salesiani fra cooperazione e beneficienza. I primi tre congressi internazionali dei Cooperatori Salesiani tra fine Ottocento e inizio Novecento” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922”. Significatività e portata sociale.”
Le Salésien, disciple de Don Bosco, devra se sanctifier comme lui dont la manière de sainteté a été authentifiée, canonisée, si l’on peut dire, par l’autorité infaillible de l’Eglise.
En d’autres termes, la « perfection de’ l’Evangile », point de départ de toute sainteté, dans son application pratique au problème particulier de l’éducation, nous est parvenue à. travers un saint éducateur, Don Bosco, qui, de ce fait, se présente à tous comme le modèle achevé, mieux que cela comme le type idéal et le chef-d’œuvre par excellence à reproduire.
C’est donc son mode de sainteté, reproduit d’aussi près que possible, qui marquera pour nous Salésiens le point culminant de la perfection à réaliser. Continue reading “Henri Bouquier – Le pas dans les pas de Don Bosco ou Spiritualité Salesiénne”
Si celebra in quest’anno un giubileo che non deve passare inosservato: il CL anniversario dell’Istituzione della Festa di Maria «Auxilium Christianorum», per opera di Pio VII, con decreto del 15 settembre 1815.
L’autore si confronta con la figura di Giovanni Bosco, noto come Don Bosco, con umiltà e profonda reverenza. Nonostante le difficoltà artistiche nell’assenza di ombre nel quadro della sua vita, Don Bosco emerge come un uomo completo e assoluto, privo di macchia. Questa chiarezza presenta un’opportunità interessante per lo psicologo, poiché la vita di Don Bosco è documentata nel XIX secolo, in una città moderna come Torino, e non presenta le leggende medievali tipiche di altri Santi. Continue reading “Giovanni Joergensen – Don Bosco”
L’essere salesiano oggi implica vivere secondo lo “spirito di Don Bosco”, che si caratterizza per l’attenzione alla gioventù, l’educazione come strumento di formazione e redenzione, la spiritualità salesiana, la solidarietà e l’amore per i giovani svantaggiati.
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si focalizza sul modello del sacerdote salesiano secondo Don Bosco. Il documento sottolinea l’importanza di emulare la figura di Don Bosco, considerandolo un esempio da seguire per i sacerdoti salesiani.
In questa lettera, si sottolinea l’importanza della guida paterna e della preservazione dello spirito salesiano nell’Istituto, con particolare enfasi sul progresso spirituale, morale e scientifico.
Lo zelo fa concepire a D. Bosco il desiderio di fornire ad ogni parrocchia abili cantori. Egli gusta ed ama ardentemente la musica, eppure ha una predilezione pel canto gregoriano. Mi è dolce ricordare i loro sforzi, coronati da splendidi risultati, per insegnare colla musica sacra il canto prettamente ecclesiastico, sia in Italia come in Francia. Don Michele Rua si compiace nel pensiero che i Salesiani furono considerati da vari Vescovi e ragguardevoli personaggi quali strumenti per rialzare il decoro delle sacre funzioni, e furono sempre chiamati a cantare nelle più grandi solennità. Lo zelo dei maestri in varie case si comunicò agli alunni, che presero a coltivare il canto gregoriano con non minor gusto ed impegno che la musica. Si ebbero quindi esecuzioni di canto ecclesiastico nelle grandi funzioni, che poterono star a petto della più bella musica. Continue reading “Michele Rua – “Lo spirito di D. Bosco. Vocazioni” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Questo estratto è un’eloquente omaggio al modello di vita proposto da Don Bosco. Attraverso una serie di riflessioni personali, il testo evidenzia l’importanza di seguire l’esempio di Don Bosco nella ricerca della perfezione religiosa, nell’educazione e santificazione della gioventù, nel rapporto con il prossimo e nell’operare il bene per tutti.
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