In an article which appeared in an earlier issue of this Journal, I described some of Don Bosco’s concerns, as he expressed them in meetings of his council and in sessions of General Chapters held during the last decade of his life.
In an article which appeared in an earlier issue of this Journal, I described some of Don Bosco’s concerns, as he expressed them in meetings of his council and in sessions of General Chapters held during the last decade of his life.
Over the last number of years “Salesian Spirituality,” first articulated by Francis de Sales and Jane Frances de Chantal, has attracted renewed interest in English-speaking countries. Theirs has been called a “spirituality of the heart,” and their prayer style has been dubbed intuitive, simple, spacious but unified and holistic.
“If Don Bosco during his student years had one special preference, it was for reading history,” noted Father Alberto Caviglia in his exhaustive study of Don Bosco’s Storia d’ Italia. “In fact, one can say he had a predilection for historical studies”.
Turin’s EXPO ’84 was to become the bittersweet culmination of Don Bosco’s remarkable and varied career as publisher, author, and printer. For almost 40 years he had been active in the cause of the Catholic press and as editor of educational publications.
One spring day in 1860 Don Bosco was startled by a newsvendor’s cry. “Read all about it! Don Bosco in jail!” He was both amused and bemused.
Oggetto del libro è la rivista «Primavera»: si tratta di una pubblicazione delle FMA con finalità esplicitamente formative ed educative e con un target di riferimento abbastanza “mirato” (un pubblico per lo più – anche se non totalmente – femminile, composto soprattutto da adolescenti e da pre-adolescenti).
Continue reading “Elisa Tonello – L’immagine della giovane donna nella rivista «Primavera»”
L’articolo discute l’importanza della vita di fede, evidenziando tre diverse fasi della vita spirituale cristiana. Esplora i germi della fede insiti nell’anima umana fin dalla nascita e i benefici derivanti dalla fede, che abbracciano un’ampia gamma di aspetti esistenziali.
Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
Sintesi biografia in Dizionario.
«Il giorno consacrato a Maria Assunta in Cielo fu quello della mia nascita». Con questa affermazione don Bosco iniziava le autografe Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, scritte e rivedute tra il 1873 e il 1881 più che altro per illustrare il proprio stile educativo e per inculcare ai suoi figli spirituali l’idea che le sue imprese terrene fossero il frutto di un aiuto celeste dovuto alla protezione di Maria. In realtà, stando ai registri parrocchiali, egli nacque dalle seconde nozze di Francesco Bosco con Margherita Occhiena ai Becchi, frazione di Castelnuovo d ’Asti, il 16 agosto 1815. Continue reading “Pietro Stella – “Giovanni Bosco” in “Il grande libro dei santi. Dizionario enciclopedico””
Riguardo l’Apostolato della buona stampa, don Ricaldone si limita a parlare di una delle branche, certamente fra le più importanti, di detto apostolato: e cioè delle pubblicazioni sui classici cristiani.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Pia Società salesiana”
“Già l’anno scorso avrei dovuto e voluto indirizzarvi la presente circolare; ma voi sapete bene quale fosse allora lo stato delle comunicazioni nel mondo intero. L’argomento però non era così strettamente legato a quella data da non poterlo trattare anche ora: mi accingo pertanto a parlarvene in conformità a quanto annunziai nel N. 126 degli Atti del Capitolo. Nel 1944 si compivano cento anni dacché Don Bosco, pubblicando la Vita di Luigi Comollo e un opuscolo sui Sette dolori di Maria, inaugurava quel suo apostolato della stampa, al quale avrebbe dedicato per più di trent’anni la forza dell’ingegno, il suo spirito d’iniziativa e l’ardore del suo zelo sacerdotale.
“D. Bosco, convocando nel 1877, il l ° Capitolo Generale, disse: “Il Capitolo Generale farà prendere un nuovo aspetto alla Congregazione: sarà un gran passo”. E il 5 settembre dello stesso anno, quando se ne fece l’apertura, pronunciò queste parole: “L’importanza di questo Capitolo sta in ciò: che le regole riescano pratiche, cioè che si studino i mezzi per ottenere che, in pratica, si eseguiscano uniformemente in tutte le Case”. Non trovo parole migliori per lasciare a voi un ultimo pensiero a suggello di quanto fu detto e fatto.
Don Stella scrisse queste pagine come contributo al dizionario messo in cantiere dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale negli anni ’90, poi pubblicato nel 2002 con il titolo «La Comunicatone. Dizionario di sciente e tecniche» per i tipi dell’editrice Rai-Eri e delle editrici salesiane Elledici e LAS. Il testo del grande storico salesiano venne molto apprezzato dalla redazione, c’era però la difficoltà dell’eccessiva estensione dello scritto, rispetto alle voci dedicate ad altri operatori e studiosi della comunicazione sociale. Quelle pagine, finirono sepolte nel “cassetto”; fino a quando sono state riprese in mano per un lavoro sulla storia della Facoltà. Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e la comunicazione”
La lettera scritta in occasione del IV Centenario della nascita di San Francesco di Sales, presenta una riflessione sulla spiritualità e pedagogia salesiana. Continue reading “Luigi Ricceri – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
“Il 9 giugno di quest’anno ricorreva l’80° anniversario della consacrazione del tempio eretto dal nostro santo Fondatore e Padre in Valdocco, a onore di Colei che gli fu costantemente Madre, Guida e Aiuto. Sarebbe bastata anche solo questa cara ricorrenza a offrirmi occasione propizia per intrattenermi con voi sul dolcissimo argomento della Madonna di Don Bosco. Ma si aggiungono altri motivi, suggeriti dai tempi difficili che attraversiamo: tempi così pieni di pericoli per la Chiesa Cattolica, pei suoi figli, per le sue famiglie religiose, pei suoi Vescovi e Sacerdoti, e in particolare pel suo Capo visibile, da far sì che l’80° anniversario del Santuario di Valdocco possa considerarsi veramente provvidenziale per rianimare in noi la divozione a Maria SS. Ausiliatrice.
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