Voce di dizionario, con presentazione della vita e dell’opera di don Bosco particolarmente attenta al contesto storico, sociale, economico e ai riverberi dell’istituzione educativa salesiana nel mondo.
Voce di dizionario, con presentazione della vita e dell’opera di don Bosco particolarmente attenta al contesto storico, sociale, economico e ai riverberi dell’istituzione educativa salesiana nel mondo.
L’articolo ricostruisce l’attività, le motivazioni e il drammatico destino del salesiano don Titus Zeman (1915-1969), sulla base di fonti archivistiche e di notizie raccolte col metodo della storia orale. Dopo un cenno allo stato della documentazione conservata negli archivi pubblici sull’attività della polizia segreta comunista nella Cecoslovacchia, l’autrice delinea il periodo storico che fa da cornice agli eventi studiati.
Nella prima parte di questo studio, che si basa su una documentazione invidiabile, viene presentato il cammino storiografico che è stato percorso per conoscere una congregazione religiosa come istituzione, quali aspetti ne siano stati sottolineati, con quali differenze tra una nazione e l’altra, se si sia cercato di arrivare a una comprensione totale di essa.
L’articolo si propone di ricostruire le origini e i primi decenni di storia (18401870) di due tra i più antichi oratori torinesi, quello dell’Angelo Custode, fondato da don Cocchi, e quello di San Luigi, aperto da don Bosco.
L’articolo si propone di ricostruire le origini e i primi decenni di storia (1840-1870) di due tra i più antichi oratori torinesi, quello dell’Angelo Custode, fondato da don Cocchi, e quello di San Luigi, aperto da don Bosco.
Il recente completamento della traduzione in lingua inglese delle “Memorie Biografiche di Don Bosco”, quello della loro riduzione in 5 volumi in lingua cinese, l’altrettanto recente avvio della traduzione integrale in francese, degli stessi XIX volumi come anche la loro recentissima pubblicazione on line, offre all’autore l’occasione per un’ampia riflessione sul significato di tali operazioni culturali, che se da una parte possono sembrare quasi scontate, dall’altra risollevano e ampliano quelle perplessità che hanno accompagnato gli studiosi durante l’ultimo mezzo secolo.
Continue reading “Francesco Motto – A proposito di alcune recenti pubblicazioni”
La storiografia anche recente si è scarsamente interessata ai registri scolastici come fonte storica. Ancor meno a quei registri che documentano l’attività scolastica e professionale di quei giovani che si dedicano all’apprendimento di una professione, le cosiddette scuole di arti e mestieri.
Continue reading “Giorgio Rossi – I registri scolastico-professionali come fonte storica”
La recente pubblicazione, in due volumi, da parte di Pietro Braido di una ponderosa biografia di don Bosco consente di approfondire la vita del santo educatore nel suo divenire. Prete diocesano, scelta dei giovani, intraprendenza creativa e operosità, don Bosco fondatore sono solo alcuni temi tra i tanti sviluppati in quest’opera, che consente anche di scorgere da chi e da che cosa fu influenzato don Bosco, quanto ha ricevuto e ha dato alla società civile e alla Chiesa, come cittadino, come credente e come prete, sul piano dell’azione assistenziale, della carità educativa e dell’impegno sociale.
L’espressione storia orale è una specie di stenogramma, un’abbreviazione d’uso per riferirsi a quello che più propriamente andrebbe designato come uso delle fonti orali in storiografia.
Continue reading “Alessandro Portelli – Un lavoro di relazione. Osservazioni sulla storia orale”
Spesso si cita la riflessione attribuita a Don Bosco: “Voi compirete l’opera, che io incomincio; io abbozzo, voi stenderete i colori…”. Che cosa fecero i Salesiani, i Salesiani e i loro numerosi cooperatori e amici quando il loro fondatore scomparve? Si sono accontentati di mantenere i lavori lanciati da lui? Sono riusciti a svilupparli, a crearne di nuovi?.
Il titolo dell’articolo indica tre elementi. Anzitutto i salesiani di don Bosco. Questi religiosi, richiesti dal vescovo cristiano-democratico di Liegi mons. V. J. Doutreloux, arrivarono in Belgio nell’anno in cui fu pubblicata l’enciclica Rerum Novarum. Il secondo elemento è costituito dalle lotte sociopolitiche in Belgio. Esso rimanda immediatamente al terzo elemento: un’epoca di transizione (il periodo 1891-1918), denominazione desunta dagli atti di un colloquio storico, che ebbe luogo all’università cattolica di Lovanio in occasione del centenario della Rerum Novarum.
La storia delle istituzioni sorte a scopo di insegnamento per opera di congregazioni
religiose è molto ricca e complessa.
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