José Manuel Prellezo – Don Bosco and professional schools (1870-1887) in «Don Bosco’s place in history»

Prellezo traces the birth and the development and organization phases of the vocational schools established by Don Bosco and related laboratories that would have given the opportunity to poor and abandoned young people to learn a useful profession in order to have a better future.

Continue reading “José Manuel Prellezo – Don Bosco and professional schools (1870-1887) in «Don Bosco’s place in history»”

Giorgio Chiosso – “Don Bosco and the Oratory (1841-1855)” in “Don Bosco’s place in history”

This essay traces the birth and development of the Oratory, the first educational enterprise created by Don Bosco in Turin. The main objective of the Oratory was to welcome and take care of young people, especially those “abandoned and at risk”, so that they could save their souls and make them honest citizens.                   

Continue reading “Giorgio Chiosso – “Don Bosco and the Oratory (1841-1855)” in “Don Bosco’s place in history””

Morand Wirth – «Ogni vocazione ha le sue virtù particolari». L’esercizio delle virtù alla scuola di san Francesco di Sales

Nella visione del cocchio divino, Ezechiele descrive quattro esseri animati, i quali, curiosamente, «sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo» (Ez 1,8). Di questo testo si serve san Francesco di Sales, in una esortazione alle suore della Visitazione, per focalizzare un punto importante della vita spirituale: «I quattro animali non soltanto avevano ali per
volare, ma anche mani al di sotto delle stesse, per farci capire che non dobbiamo accontentarci di avere delle ali per volare in Cielo con santi desideri e meditazioni, se contemporaneamente non abbiamo mani che ci portino alle opere ed alla realizzazione dei nostri desideri, essendo garantito che i soli buoni propositi e le sante risoluzioni non ci condurranno in paradiso, se non sono accompagnati da azioni coerenti». Non c’è perfezione né santità senza l’esercizio attivo delle virtù. Il dono della grazia richiede la collaborazione attiva dell’uomo. Per questo Francesco non si limita a raccomandare a Filotea di accogliere come volontà di Dio tutti i casi imprevisti della giornata, ma la invita fin dal mattino a cercare di prevedere: «gli affari, gli incontri, le situazioni in cui ti troverai nel corso della giornata, per servire Dio, e quali tentazioni potranno sopraggiungere per offenderlo: a causa della collera, della vanità o di qualche altra mancanza di controllo; e, con un fermo proposito, preparati a impiegare bene i mezzi che ti saranno offerti di servire Dio e progredire nella devozione».

Continue reading “Morand Wirth – «Ogni vocazione ha le sue virtù particolari». L’esercizio delle virtù alla scuola di san Francesco di Sales”

Innocenzo Gargano – Ascesi e pratica della “Lectio divina” La scuola di Giovanni Cassiano

Giovanni Cassiano è certamente un ascendente spirituale di prima grandezza nella storia della spiritualità monastica occidentale. I suoi insegnamenti, apprezzati tantissimo anche in Oriente – basti pensare allo spazio che gli viene dato nella tradizione fìlocalica – sono all’origine di tutto ciò che ancora oggi viene offerto ai monaci novizi nei primi mesi della loro formazione iniziale. Per questo motivo, parlando di caratteristiche monastiche del cammino spirituale, mi è sembrato opportuno riferirmi proprio a Cassiano. Dal momento poi che ogni cammino monastico non può prescindere dal collegamento fra ascesi propriamente detta e pratica della Lectio divina, ho scelto di commentare in questa occasione una conferenza, la XTV, di Giovanni Cassiano perché può essere considerata ima sorta di lex fundamentalis dell’intera struttura spirituale monastica. In realtà in questa conferenza cassianea abbiamo una delle sintesi più felici del cammino ascetico monastico cristiano.

Continue reading “Innocenzo Gargano – Ascesi e pratica della “Lectio divina” La scuola di Giovanni Cassiano”

Guy Avanzini – Don Bosco’s pedagogy in the context of the 19th century in «Don Bosco’s place in history»

The author of the essay noted how in France Don Bosco is not mentioned (except for the French Salesian Desramaut who conducted in-depth studies on the Saint) among the great names of those who made the history of pedagogy. The young people Don Bosco helped were poor and abandoned, misfits. The Preventive System approach that contrasted the repressive system used in those days, undoubtedly revolutionized the field of education.

Continue reading “Guy Avanzini – Don Bosco’s pedagogy in the context of the 19th century in «Don Bosco’s place in history»”

Jozef Heriban – Lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di san Paolo. Quaderni di spiritualità salesiana 7

 

Indice:

  • Lo Spirito salesiano
  • Il Cristo, Buon pastore, modello dello spirito salesiano
  • Paolo, imitatore autentico del Cristo Buon Pastore
  • Principio metodologico ed ermeneutico
  • 2. Il profilo spirituale di Paolo
    •  Una figura poliedrica
    • Le competenti del ritratto spirituale di Paolo
    • L’importanza di paolo nella storia del cristianesimo
  • 3. Il metodo pastorale di Paolo
    • Il metodo fondato sull’annuncio del vangelo
    • La testimonianza di vita
    • Le dimensioni dell’attività pastorale di Paolo
    • La crescita e la maturazione cristiana
  • 4. Lo stile pastorale di Paolo
    • L’esistenza per gli altri
    • La parrhesia
    • L’uomo di preghiera
    • L’attività pastorale in collaborazione
    • L’essere tutto per tutti
    • L’apertura e docilità allo Spirito
    • L’educazione e formazione dei credenti
    • La fede come sorgente della vera gioia
  • 5. Conclusione

Periodo di riferimento: 1986 – 1987

J. Heriban, Lo stile pastorale salesiano alla luce dell’insegnamento e della prassi apostolica di san Paolo, in «Quaderni di spiritualità salesiana 7», Roma, 1992, 21-34.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑