Pietro Braido – “Il «sistema preventivo» in un «decalogo» per educatori” in “Ricerche Storiche Salesiane”

Don Bosco, educatore militante, si è più volte trovato nella opportunità o necessità di riflettere e di tradurre in enunciati teorici tratti significativi della sua esperienza tra i giovani. Tra i documenti normativi e orientativi si può collocare anche un breve «decalogo» redatto nella prima metà del 1877 e pubblicato nell’autunno del medesimo anno. Continue reading “Pietro Braido – “Il «sistema preventivo» in un «decalogo» per educatori” in “Ricerche Storiche Salesiane””

Antonio Ferreira da Silva – “Il dialogo tra Don Bosco e il maestro Francesco Bodrato – 1864” in “Ricerche Storiche Salesiane”

Tra le passeggiate autunnali di don Bosco è celebre quella che nel 1864 lo portò insieme ai suoi ragazzi a Mornese. Provenendo da Genova, dove si erano trattenuti dal 3 al 6 ottobre, essi sostarono nel borgo monferrino dal giorno sette all’undici. Continue reading “Antonio Ferreira da Silva – “Il dialogo tra Don Bosco e il maestro Francesco Bodrato – 1864” in “Ricerche Storiche Salesiane””

Eugenio Valentini – Don Rinaldi maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana

Il Servo di Dio Don Filippo Rinaldi (1856-1931), terzo successore di Don Bosco nel governo della  Società Salesiana, figura di primo piano nel campo dell’agiografia e della spiritualità, figura-ponte tra la prima e la seconda generazione dei salesiani, ultimo Rettor Maggiore che abbia avuto con Don Bosco dimestichezza di vita e di pensiero, fu una personalità ad un tempo umile e possente che del Padre seppe ritrarre la paternità e la santità in modo veramente mirabile. È perciò che oggi ci è grato presentarlo quale maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana, Continue reading “Eugenio Valentini – Don Rinaldi maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana”

Grazia Loparco – I riverberi del modello religioso donboschiano sull’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Spunti di indagine

L’indagine riguarda l’influsso del modello religioso coniato da Don Bosco sulle origini dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sotto il profilo spirituale, educativo, giuridico, sociale, organizzativo, istituzionale. Don Bosco ebbe il compito di coinvolgere le Figlie di Maria Immacolata nel suo progetto educativo, poi di comporre in modo organico le norme pratiche disciplinari e l’istanza educativa del suo tempo. In un’immagine, si impegnò a creare una nuova sintesi tra l’invito tradizionale rivolto alle religiose a tenere gli “occhi bassi”, e quello implicito di tenerli ben “aperti” nell’assistenza e nell’apostolato, in modo da preparare le ragazze alla vita con senso di realismo. Continue reading “Grazia Loparco – I riverberi del modello religioso donboschiano sull’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Spunti di indagine”

Piera Ruffinatto – “Don Bosco e la preventività educativa nel e oltre il suo tempo” in “Rivista di Scienze dell’Educazione”

Il contributo mette in relazione don Bosco educatore con la pedagogia preventiva per farne emergere somiglianze e originalità rispetto a quella adottata nel secolo in cui egli visse. Sin dall’inizio della sua opera, in don Bosco, è presente la convinzione sul valore preventivo dell’educazione per la società, insieme alla consapevolezza della necessità di una metodologia preventiva nella pratica educativa. Tali presupposti sono il terreno nel quale si sviluppa e matura la sua proposta, che viene consolidandosi nel “Sistema preventivo”. Continue reading “Piera Ruffinatto – “Don Bosco e la preventività educativa nel e oltre il suo tempo” in “Rivista di Scienze dell’Educazione””

Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)

Il contributo presenta l’apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione infantile a partire dalle origini dell’Istituto. Nella prima parte dello studio si contestualizza la tematica collocandola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e presentando i maggiori fautori del rinnovamento pedagogico relativo all’infanzia. Si prosegue presentando il primo Regolamento-Programma per gli Asili infantili delle FMA (1885) e quello per i Giardini d’infanzia (1912), cercando di individuare in essi le sintonie con l’impostazione pedagogica del tempo e gli aspetti caratteristici. Si conclude evidenziando come la presenza delle FMA nel campo dell’educazione infantile è una realtà che caratterizza l’Istituto sin dalle sue origini e lo rende interlocutore qualificato nei confronti dei primi tentativi volti ad offrire ai bambini e alle bambine opportunità di crescita integrale. Continue reading “Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)”

Giovanni Bosco – Deliberazioni degli ultimi Capitoli Generali presieduti da don Bosco sull’educazione

Fra i documenti elaborati dal terzo (1883) e quarto (1886) Capitolo generale della Congregazione salesiana – ai quali prese ancora parte il fondatore –, meritano considerazione particolare il nuovo Regolamento per gli oratori festivi e le deliberazioni riguardanti l’Indirizzo da darsi alla parte operaia nelle case salesiane. I due documenti furono pubblicati, come si è già ricordato, l’anno 1887. Continue reading “Giovanni Bosco – Deliberazioni degli ultimi Capitoli Generali presieduti da don Bosco sull’educazione”

Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamenti dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data: 1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales”

Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)

Il Programma – denominato anche Regolamento – dell’educandato di Mornese fu fatto stampare da don Bosco presso la Tipografia dell’Oratorio come tutti gli altri Regolamenti delle case salesiane. Il testo riproduce per molti aspetti il programma in uso presso i collegi da lui fondati. In esso si precisano sia la finalità educativa dell’internato e le condizioni di accettazione, sia le principali occupazioni delle alunne. A livello didattico il programma si articola in tre aree: insegnamento letterario, lavori domestici, insegnamento religioso. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi FMA (Mornese, Nizza Monferrato)”

Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni

Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”

Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino

“Uno e non ultimo studio di D. Bosco in quest’anno – scrive G. B. Lemoyne riferendosi all’anno 1863 – era stata la fondazione del Collegio di Mirabello. Ne aveva scritto il regolamento, mettendo per base quello dell’Oratorio, specificando tutti i doveri dei singoli superiori e degli alunni, mutando ciò che non era adattato alla natura dell’Istituto”. Questo “regolamento – che rimase per vari anni manoscritto, sempre secondo la testimonianza di Lemoyne – doveva essere come lo statuto fondamentale, anche di tutte le altre case che col tempo sarebbonsi aperte. Esigeva che se ne facesse gran conto”. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino”

Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco

Fra le pratiche più originali attuate nella prassi educativa di Valdocco, e conservate nella successiva tradizione salesiana, sono da mettere in risalto le “Buone notti”: brevi “parlate” o “discorsetti” tenuti dopo le preghiere della sera. Don Bosco si rivolge agli alunni in presenza dei loro educatori (superiori della casa, maestri, assistenti), familiarmente, con linguaggio semplice e attraente. Continue reading “Giovanni Bosco – Buone notti ai giovani di Valdocco”

Giovanni Bosco – Letture educative e diffusione dei buoni libri

Don Bosco – ricorda don Michele Rua in una breve cronaca del 1867 – “addolorato alla vista dell’immenso male che si va facendo specialmente fra la gioventù studiosa per mezzo della lettura dei cattivi libri, formò il progetto di fare un’associazione di buoni libri moderni e classici”. Il progetto divenne realtà, l’anno seguente, con l’inizio della pubblicazione “Biblioteca della Gioventù Italiana” o “Biblioteca dei Classici Italiani”. L’ iniziativa si inseriva nell’ambito di realizzazioni consolidate precedentemente e di quelle, più numerose, che dovevano attuarsi dopo. In realtà, “Don Bosco non si diede tregua come scrittore, editore e propagandista, perché personalmente era persuaso che il predicare la buona novella per mezzo della stampa era un servizio che doveva rendere inderogabilmente alla Religione, una esplicazione necessaria della sua vocazione di educatore della gioventù e del popolo”. Continue reading “Giovanni Bosco – Letture educative e diffusione dei buoni libri”

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