Questo articolo presenta i risultati di un’indagine condotta all’interno della comunità salesiana per esaminare l’origine delle vocazioni e l’influenza dei mezzi di comunicazione sociale (SCS) su di esse.
Questo articolo presenta i risultati di un’indagine condotta all’interno della comunità salesiana per esaminare l’origine delle vocazioni e l’influenza dei mezzi di comunicazione sociale (SCS) su di esse.
L’estratto del testo discute la crisi storica dell’individualismo, del nazionalismo e del classismo nel XX secolo, sottolineando l’aspirazione universale alla comunità umana come radice comune a questi fenomeni
L’articolo analizza criticamente due problematiche diffuse nelle comunità religiose, con un’attenzione particolare alla Famiglia Salesiana: la mancanza di risultati soddisfacenti nonostante gli sforzi per formare comunità e la limitata efficacia degli aggiornamenti che rimangono a livello culturale senza generare cambiamenti di atteggiamento.
L’autrice propone di integrare la sua comunicazione con le opere di J. Schepens e R. Tonelli, poiché alcune parti del discorso sociologico sono già state trattate da loro.
L’estratto fornito esplora il cambiamento giuridico avvenuto nel 1971, durante il Capitolo Generale Speciale dei Salesiani, che ha ridefinito il ruolo dei Bollettini salesiani, originariamente concepiti come “organo dei Cooperatori”.
Nel XIX secolo, Don Bosco e i suoi seguaci, pur non utilizzando spesso il termine “comunicazione”, affrontavano sfide continue nella gestione delle interazioni tra individui e gruppi.
L’estratto fornito costituisce l’introduzione a uno studio critico sulla rivista “Bulletin Salésien” durante il rettorato di Michele Rua.
L’autore esplora la comunicazione all’interno della Famiglia Salesiana in Italia, basandosi su trentotto anni di esperienza personale.
L’articolo riflette sulla complessità della comunicazione tra Salesiani giovani e adulti, evidenziando le divergenze a livello di mentalità, preghiera, fede e approccio alla vita religiosa.
L’articolo esplora due prospettive fondamentali sulla nozione di comunicazione: una stretta, associata alle teorie dell’informazione e agli studi sui mezzi di comunicazione, e un’altra ampia, che considera la comunicazione come un evento umano interrelazionale.
L’ottavo colloquio internazionale è focalizzato sul tema della comunicazione nella Famiglia salesiana in occasione del centenario del Bollettino Salesiano fondato da Don Bosco a Torino nel 1877.
Continue reading “Francis Desramaut – “Introduzione” in “La comunicazione e la famiglia salesiana””
Il testo offre uno sguardo conciso sulla presentazione delle Volontarie di Don Bosco (VDB) al Colloquio di Lussemburgo sulla Famiglia salesiana.
L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – “L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
Don Bosco, come scrittore ma soprattutto come editore, può vantare una serie di “nipotini” certamente più numerosa di quella attribuita a padre Bresciani. Per valutare correttamente il suo apostolato letterario ed editoriale e il suo influsso occorre inserirlo nel suo particolare contesto. L’autore fa una presentazione critica del ruolo del mondo cattolico italiano e dei suoi influssi nel campo economico, politico, culturale ed educativo: i modi di presenza cattolica in Italia nei primi anni dello Stato unitario e la declericalizzazione dei processi educativi. Quindi passa ad illustrare le iniziative di “cultura popolare” nella seconda metà dell’800 promosse dal movimento cattolico: Continue reading “Stefano Pivato – “Don Bosco e la “cultura popolare”” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
L’autore evidenzia i principi fondamentali a cui si ispirò don Bosco nell’uso e nell’insegnamento della lingua italiana: subordinazione dei valori umani ai valori religiosi e morali, e finalità educativa dello scrivere e del leggere. Quindi ricerca sistematica, continua, di una lingua semplice, chiara, precisa, che potesse trasmettere con immediatezza il pensiero. Continue reading “Paolo Zolli – “San Giovanni Bosco e la lingua italiana” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.