I Vangeli sinottici parlano dell’incontro di Gesù e dei fanciulli.
I Vangeli sinottici parlano dell’incontro di Gesù e dei fanciulli.
Il contesto sociale, culturale e materiale attuale certamente ci spinge a un ripensamento profondo del rapporto tra spiritualità e educazione.
La politica educativa dell’istituto di fronte alle situazioni di povertà e di marginalizzazione non impegna solo settorialmente, nelle zone di frontiera. Richiede una mobilitazione della comunità educante mondiale: questa è la prima convinzione da cui leggere il nuovo impegno FMA. Continue reading “Carla Barberi – “La politica educativa dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di fronte alla povertà” in “Colloqui sulla vita salesiana, 19””
Si riporta la lista dei partecipanti al XX colloquio internazionale sulla vita salesiana tenutosi a Barcellona tra il 22 e il 27 agosto 1996.
L’espressione, messa a titolo, dice in sintesi il mio punto di vista: “possedere” anche la morte per vivere pienamente nell’amore alla vita.
Il titolo, parafrasando un’espressione di don Bosco, indica la prospettiva in cui mi colloco in sintonia con l’intenzionalità del colloquio, raccordando, come nella vicenda di Gesù, morte e vita, terra e cielo, basso e alto, prima e dopo.
Il tema di questo libro porta inevitabilmente alla domanda: “Come tradurre in un’azione educativa la speranza cristiana?”.
Penetrare il senso della vita, della morte, dell’aldilà nel vissuto delle Figlie di Maria Ausiliatrice [FMA] non è un’impresa facile.
Pensando ai giovani, speranza dell’umanità, amiamo immaginarci una foresta di alberi robusti, rigogliosi di vita, slanciati nel tronco verso il cielo, con i rami folti e verdi, o carichi di fiori o di frutti, a seconda della stagione e animati dal va e vieni musicante e allegro degli uccelli.
L’analisi della condizione giovanile all’interno della cultura della società contemporanea, sviluppata secondo un approccio che privilegia categorie dicotomiche (come per es. “cultura di morte” e “cultura di vita”) può suscitare una certa perplessità a chi é abituato a cogliere la complessità e la pluralità delle dimensioni e dei fattori sociali intervenienti in questo tipo di studio.
Giovanni Paolo II ha coniato l’antitesi: “cultura di vita” – “cultura di morte” per designare la dialettica dagli esiti contraddittori del vivere contemporaneo.
Giovanni Paolo II ha coniato l’antitesi: “cultura di vita” – “cultura di morte” per designare la dialettica dagli esiti contraddittori del vivere contemporaneo.
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