Con certezza si può dire subito che la vocazione della Volontaria è vocazione alla consacrazione nella secolarità nello spirito salesiano.
Con certezza si può dire subito che la vocazione della Volontaria è vocazione alla consacrazione nella secolarità nello spirito salesiano.
P. Pican ha riportato sommariamente come ha organizzato la pastorale giovanile nell’ispettoria di Parigi: si è incontrato con uomini sicuramente meno riformabili dei discorsi.
Don Giuseppe Groppo ha spiegato, sulla base di informazioni tuttora sconosciute o non riunite, come l’episcopato cattolico reagisce oggi di fronte alle aspirazioni giovanili.
Riccardo Tonelli presentò dei « suggerimenti per una pedagogia e pastorale salesiana al servizio dei giovani d’oggi ». Mostrò che la fedeltà a Don Bosco implica, come « criterio ermeneutico », di partire dai giovani in situazione.
L’undicesimo colloquio internazionale sulla vita salesiana si è tenuto a Barcellona-Tibidabo (Spagna) dal 23 al 28 agosto 1981, ed ha avuto per tema « la vocazione salesiana ».
A. Martinelli riporta sommariamente come ha organizzato la pastorale giovanile nell’ispettoria di Verona: si è incontrato con uomini sicuramente meno riformabili dei discorsi.
Josef Strus offrì un importante contributo sulle « attese cui vennero incontro i Salesiani in Polonia dal 1898 al 1918 ».
Sr. Enrica Rosanna, Figlia di Maria Ausiliatrice, fece « l’analisi sociologica delle aspirazioni e dei valori dei giovani d’Europa ». Si limitò a un breve, ma rimarchevole esposto, basato su alcune inchieste condotte su vasta scala tra la gioventù contemporanea di alcune nazioni.
Per comprendere i propri comportamenti dei giovani e per riformarli, il Salesiano interroga istintivamente la storia.
Albert Druart parlò de « I Salesiani e il servizio ai giovani in Belgio » dall’anno della loro prima fondazione in questo paese (1891) allo scoppio della prima guerra mondiale (1914).
Ramón Alberdi preferì partire da un caso preciso di adattamento alla gioventù operaia: « Le origini dell’opera salesiana a Badalona, Spagna (1922-1936) ».
Gerard Schuler, Salesiano francese, intitolò il suo contributo: « Bisogni, attese e aspirazioni dei giovani che ho incontrato nel mio campo di lavoro: il mondo dei drogati di Lione ».
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