La recente pubblicazione, in due volumi, da parte di Pietro Braido di una ponderosa biografia di don Bosco consente di approfondire la vita del santo educatore nel suo divenire. Prete diocesano, scelta dei giovani, intraprendenza creativa e operosità, don Bosco fondatore sono solo alcuni temi tra i tanti sviluppati in quest’opera, che consente anche di scorgere da chi e da che cosa fu influenzato don Bosco, quanto ha ricevuto e ha dato alla società civile e alla Chiesa, come cittadino, come credente e come prete, sul piano dell’azione assistenziale, della carità educativa e dell’impegno sociale.
In occasione del centenario della presenza dei salesiani nell’area del Belgio-Nord è stata inaugurata il 29 gennaio 1997 la nuova Biblioteca “Don Bosco” nella casa di Oud-Heverlee (Lovanio). L’importante collezione di libri, riviste e altra documentazione sulla figura di don Bosco e sull’opera salesiana, soprattutto nel Belgio, è ora più facilmente accessibile a quanti vogliono dedicarsi alla conoscenza e allo studio della figura e dello spirito di don Bosco e delle diverse forme di presenza salesiana in Belgio. Il “Fondo don Bosco” è sistemato in una parte appositamente rinnovata della casa salesiana di Oud-Heverlee, casa di formazione e opera giovanile.
Il contributo mette in evidenza la stima di Giovanni Battista Montini-Paolo VI per la Famiglia Salesiana e, in particolare, per la pedagogia di don Bosco. Cardinale a Milano insiste perché i Salesiani subentrino all’Ente-Beccaria di Arese (MI), il carcere minorile, nell’educazione di quei ragazzi che tutti chiamano “Barabitt”, piccoli Barabba. Da Papa, in più occasioni manifesta il suo apprezzamento per l’opera salesiana e incoraggia la Famiglia Salesiana ad una fedeltà creativa al sistema pedagogico di don Bosco. Continue reading “Rachele Lanfranchi – Giovanni Battista Montini – Paolo VI e la Famiglia salesiana. Scommessa sulle risorse della pedagogia salesiana”→
Le scuole dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Francia sono da anni amministrate da docenti laici, i quali vengono ammessi ai ruoli dirigenziali tramite concorso, benché la scuola rimanga salesiana. Per raccogliere la sfida della formazione salesiana di questi laici è nata la Rete Don Bosco e il Service Formation des Maisons Don Bosco (Servizio Formazione delle Case Don Bosco) ideato dalle quattro ispettorie francesi dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Continue reading “Myriam Marechal,Nadia Aidjian – Transmettre la pédagogie salésienne en France: le service Formation des maisons Don Bosco”→
In occasione del bicentenario della nascita di don Bosco (1815-2015), fondatore della Congregazione salesiana, sono pubblicati in questo volume gli scritti di don Francesco Cerruti sulla persona, sull’opera educativa e sul pensiero pedagogico di don Bosco.
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.