Carlo Colli – Lo «spirito di Mornese». L’eredità spirituale di S. M. Domenica Mazzarello

Nel 1981 Carlo Colli  pubblicò uno studio intitolato Lo Spirito di Mornese. L’eredità spirituale di S. Maria D. Mazzarello. L’interesse è centrato sul carisma dell’Istituto e lo “spirito di Mornese” appare come l’eredità spirituale di Maria Domenica Mazzarello. Le fonti su cui egli si fonda sono: le Costituzioni delle FMA del 1885; la lettera di don Bosco del 24 maggio 1886 (per ricavarne gli elementi costitutivi nel pensiero di don Bosco); la testimonianza di don Pestarino, riportate da don Ferdinando Maccono nella biografia di Maria Domenica, la testimonianza di don Giacomo Costamagna e di Enrichetta Sorbone (per analizzare la concreta realizzazione dello spirito di Mornese alle origini), per in seguito delineare gli elementi portanti dello “spirito di Mornese”.

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Pascual Chavez Villanueva – «Da mihi animas, cetera tolle» Attingiamo all’esperienza spirituale di Don Bosco, per camminare nella santità secondo la nostra specifica vocazione «La gloria di Dio e la salvezza delle anime» Terzo anno di preparazione al Bicentenario della sua nascita

Indice:

  • Premessa: Una riflessione sul ineludibile compito dell’evangelizzazione, con riferimento anche alla Esortazione Apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco. – Commento alla Strenna 2014.
    Elementi della spiritualità di Don Bosco.
    • Punto di partenza: la gloria di Dio e la salvezza della anime.
    • Radice profonda: unione con Dio.

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Pascual Chavez Villanueva – L’inculturazione del carisma salesiano «Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnare il maggior numero» (1 Cor 9,19)

Indice:

  • “Legge di ogni evangelizzazione”.
  • Cambio di paradigmi culturali. La globalizzazione.
    • Il dialogo interreligioso.
    • La situazione giovanile.
    • Un continente, il digitale, da lievitare.

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Pietro Ricaldone – Rinnovato saluto di pace – Le Conferenze – Il Rendiconto

Pax vobis! La pace piena, completa, vera, efficace, sia con voi.

Tremenda in verità la responsabilità di un Superiore che venisse meno ai suoi doveri e lasciasse mancare ai figli lo spirituale nutrimento delle Conferenze prescritte (Regolam., 158 e 312), del sermoncino della sera, della scuola di Testamentino, delle riunioni capitolari, del caso morale e liturgico, com’è tassativamente stabilito dalle Costituzioni e dai Regolamenti.

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Pietro Ricaldone – Pax vobis – Il ritorno alla vita normale – L’opera di ricostruzione – Il grande problema: le vocazioni – Nessuna precipitazione né audacia, ma confidenza in Dio e generosità di lavoro e sacrifizi

“Pax vobis!” “La pace sia con voi!” Don Pietro Ricaldone prega Iddio che voglia far giungere la soavità della sua pace a tutti i punti della terra ove i Figli di S. Giovanni Bosco lavorano per la salvezza delle anime. È voce angelica, anzi divina, questa della pace: perchè la pace si gode solo quando a Dio si è uniti nella carità e nell’osservanza della sua legge di amore. Lontani da
Lui, odio, divisioni, conflitti, stragi, morte. E’ necessario pregare per le povere vittime e correre a
soccorso dei fratelli che gemono nel dolore, nella miseria, nell’accasciamento materiale e morale. È questa la missione.

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Pietro Braido – Il sistema preventivo di don Bosco alle origini (1841-1862). Il cammino del «preventivo» nella realtà e nei documenti

Il periodo preso in esame è, forse, il più significativo per quanto riguarda il coinvolgimento di don Bosco nell’attività assistenziale e educativa: esso è immediato, totale, esclusivo. Il sistema preventivo nasce in questa esperienza diretta. Il passaggio tra gli anni ’50 e ’60 rappresenta da questo punto di vista una svolta. In seguito egli sarà assorbito in misura crescente in attività che lo sottrarranno in parte all’impegno educativo immediato, che sarà svolto più direttamente dai suoi collaboratori.

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Bart Decanq – «Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»

Da una lettura globale degli scritti, che si riferiscono al sistema educativo di Giovanni Bosco, si potrebbe anzitutto ricavare l’impressione di una grande efficacia del suo metodo. Questa efficacia pedagogica sembra emergere in particolar modo dalle biografie di Savio, Magone e Besucco, ragazzi presentati come modelli, dalle quali si potrebbe ricavare in qualche modo la realizzazione del profilo ideale che don Bosco aveva in mente. Ma le biografie possono anche dare l’impressione che si tratti proprio di una certa idealizzazione della realtà. Continue reading “Bart Decanq – «Severino» Studio dell’opuscolo con particolare attenzione al «primo oratorio»”

Jacques Schepens – Human nature in the educational outlook of St. John Bosco

The present article is offered as a contribution to a deeper understanding of the image of man as present in the educational ideas of Don Bosco. Despite the fact that his project had no theoretical foundation, it is clear that he had certain doctrinal nuclei which cannot be considered merely fortuitous or pragmatic. The Author bases his work on Don Bosco’s published writings and on his educational experience, which was far richer than any theoretical statements.

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Francesco Motto – Ricordi e riflessi di un’educazione ricevuta. Un ex allievo del primo Oratorio scrive a don Bosco

Fra le «fonti» di genere e valore diverso, atte a favorire una piena intelligibilità degli scritti propriamente pedagogici, crediamo che si possa, anzi, si debba porre la corrispondenza «d’amorosi sensi» intercorsa fra i giovani e don Bosco, corrispondenza della quale intendiamo qui offrire un significativo saggio. Se infatti è vero che il sistema educativo di don Bosco si è tradotto in documenti riflessi dopo che si è concretizzato nel vissuto quotidiano di Valdocco, è altrettanto vero che il volto di questo vissuto è prima di tutto quello dei giovani da lui accostati. Continue reading “Francesco Motto – Ricordi e riflessi di un’educazione ricevuta. Un ex allievo del primo Oratorio scrive a don Bosco”

Francesco Motto – Memorie dal 1841 al 1884-5-6 pel sac. Gio. Bosco a’ suoi figliuoli Salesiani

il “Testamento Spirituale” di Don Bosco è uno scritto di circa 140 paginette, alle quali egli, giunto allo zenit della vita, ha consegnato ricordi e consigli per i soci della congregazione di S. Francesco di Sales, per le Figlie di Maria Ausiliatrice, per i cooperatori e benefattori delle opere salesiane. Numerose e cospicue risultano soprattutto le raccomandazioni e gli avvisi per chi, nelle due congregazioni da lui fondate, esercita l’autorità: Il Rettor Maggiore, il Capitolo Generale, il Consiglio superiore, i direttori ecc. Continue reading “Francesco Motto – Memorie dal 1841 al 1884-5-6 pel sac. Gio. Bosco a’ suoi figliuoli Salesiani”

Pietro Braido – La lettera di Don Bosco da Roma del 10 maggio 1884

Mentre l’opuscolo sul sistema preventivo del 1877 ha goduto di fama pressoché ininterrotta nella tradizione donboschiana, la lettera da Roma del 1884 ha vissuto stagioni ineguali di presenza e di oblìo. Letta, almeno nella redazione breve, all’esclusivo destinatario, il «piccolo mondo antico» dell’Oratorio di Torino-Valdocco, e, nella duplice redazione, ricorrente, tra i «sogni », nei quaderni dei novizi di fine secolo, il documento sembra entrare in una nuova fase storica e ideale, messaggio pedagogico universale, intorno al 1920. Continue reading “Pietro Braido – La lettera di Don Bosco da Roma del 10 maggio 1884”

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