Pietro Ricaldone – Rinnovato saluto di pace – Le Conferenze – Il Rendiconto

Pax vobis! La pace piena, completa, vera, efficace, sia con voi.

Tremenda in verità la responsabilità di un Superiore che venisse meno ai suoi doveri e lasciasse mancare ai figli lo spirituale nutrimento delle Conferenze prescritte (Regolam., 158 e 312), del sermoncino della sera, della scuola di Testamentino, delle riunioni capitolari, del caso morale e liturgico, com’è tassativamente stabilito dalle Costituzioni e dai Regolamenti.

Ma non meno terribile la responsabilità dei figli che non ascoltassero con la dovuta devozione l’eco della voce di Don Bosco o non si adoprassero a tradurre in pratica le paterne esortazioni.
Quanto è bello due volte al mese e in altre speciali circostanze, e ogni sera prima di recarsi a prendere riposo, raccogliersi nella serenità dell’ambiente di famiglia per ascoltare un pensiero, una direttiva, un consiglio, un incitamento che illustri i doveri della vita religiosa e quelli non meno importanti di educatori e apostoli nell’assistenza, nella scuola, nella formazione  intellettuale e religiosa e morale degli alunni, e in generale nella nostra missione di bene!
Ed è ancora il più delle volte attraverso le conferenze e la voce del Superiore che giungono, sempre care e interessanti, le notizie della grande Famiglia, del suo costante e prodigioso
sviluppo malgrado le non poche nè lievi difficoltà, del lavoro e degli eroismi degli intrepidi missionari, che in questi ultimi anni furono tanto provati dalla mancanza di comunicazioni, di aiuti, di personale, di incoraggiamento e conforto. Tutto ciò, è di tale importanza religiosa e
formativa, che potrebbe anche incorrere in colpa grave chi abitualmente omettesse di fare le Conferenze prescritte oppure di assistervi, poiché a questi mezzi o sussidi provvidenziali può anche essere legata la conservazione della vocazione e la salvezza dell’anima, mentre al loro disprezzo può seguire — come insegna una triste esperienza — la perdita della vocazione e forse, Dio non voglia, della stessa anima.

Dove però si può essere sicuri che giunge ancor più viva e diretta la voce del grande Padre è soprattutto nell’ambiente soave del Rendiconto. Studiando a fondo la spirituale struttura del rendiconto, Don Bosco diceva che chi non capisce la sovrana importanza di esso nulla capisce della vita religiosa. Tra i doveri del Direttore questo è senza dubbio uno dei più importanti. Tralasciare di ricevere mensilmente i rendiconti, ostacolare o rendere pressoché impossibile l’adempimento di questo essenziale dovere dei confratelli o lasciar praticamente capire che al
postutto non vi si annette grande importanza, può anche costituire una mancanza grave, le cui circostanze e inevitabili conseguenze possono rendere ancor più esiziale la colpa. È fuor di dubbio che il non tenere nel dovuto conto e il rifiutare volutamente le grazie del Signore può essere causa della perdizione eterna. Don Bosco disse solennemente che il rendiconto ben fatto è la chiave di volta per il buon andamento delle Case. 

INDICE:

  • Rinnovato saluto di pace
  • Le Conferenze
  • Il Rendiconto

Periodo di riferimento: 1945

P. Ricaldone, Rinnovato saluto di pace – Le Conferenze – Il Rendiconto, in «Atti del Capitolo Superiore» 25 (1945) 130, 382-384.

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

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