As early as 1989 Pope John Paul II alerted the Church to the pastoral possibilities that technology presented to those who had concern for young people.
Continue reading “Anthony Bailey – Salesians and the Internet”
As early as 1989 Pope John Paul II alerted the Church to the pastoral possibilities that technology presented to those who had concern for young people.
Continue reading “Anthony Bailey – Salesians and the Internet”
Sommario:
Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco dans l’histoire religieuse catholique”
Over the last number of years “Salesian Spirituality,” first articulated by Francis de Sales and Jane Frances de Chantal, has attracted renewed interest in English-speaking countries.
Theirs has been called a “spirituality of the heart,” and their prayer style has been dubbed intuitive, simple, spacious but unified and holistic.
Continue reading “Joseph Boenzi – St. Francis de Sales, bibliography of publications in English”
In Part One of the present installment (Part Four overall), we shall discuss the last two dreams in a similar manner to the first article. Part Two (Five) will deal with the significance of the missionary dreams, with interpretative comments.
Continue reading “Arthur Lenti – Don Bosco’s Missionary Dreams (Part II)”
The reader may be surprised to learn that at the first canonical assembly of Salesians, Don Bosco was equating fidelity to our Society with the broad road of “Salesianity” mapped out in such a human and holy way by Saint Francis of Sales himself.
Continue reading “Jack Ayers – The “Salesianity” that wins all hearts”
Come mostrato nello studio, c’è una differenza notevole e molto importante tra le descrizioni delle vite dei giovani scritte da don Bosco. Savio, Magone e Besucco potrebbero essere considerati come l’ideale realizzato dell’educazione dell’educatore torinese. Don Bosco racconta di come i giovani si trasformano progressivamente diventando “cittadini onesti e buoni cristiani”, capaci di dare spazio alla vita spirituale e di comportarsi come cristiani impegnati per il bene dei compagni e della società. Nella seconda parte si sono accostate le vite di Pietro, Valentino e Severino. Qui, la realizzazione dell’ideale pedagogico non è percepita come nella vita degli altri. La strada per la realizzazione è più difficile e conosce diversi ostacoli. Non che l’educazione, certamente nel caso di Pietro e Severino, non raggiunga il suo obiettivo. Però abbiamo mostrato come lo scrittore, in queste biografie, permetta al lettore di
costatare come alcuni elementi sfavorevoli, quali un cattivo ambiente, l’assenza di una figura adulta forte e capace di infondere fiducia, la presenza dei cattivi amici e l’influenza delle letture sbagliate siano dannosi per l’educazione. Le vite di Pietro, Valentino e Severino, in conclusione, possono essere lette come un invito esplicito di don Bosco agli educatori, ai genitori, agli insegnanti, ma anche ai giovani stessi, di prendersi cura delle giovani generazioni e della loro educazione, per aiutarli a costruire nel loro presente, e in vista del loro futuro, una vita riuscita e felice. Continue reading “Wim Collin – La pedagogia della scelta nelle narrazioni biografiche di don Giovanni Bosco”
St. John Bosco (1815-1888) was a product of Piedmont in northern Italy. His seventy-two years spanned a time of industrialization in Turin and other major cities and the complexities of Italian unification. Despite an often harsh anti-clerical atmosphere and the volatile political situation , a number of saints rose to prominence in nineteenth century Piedmont.
Continue reading “Richard Wanner – Don Bosco’s gift to the Church: a spirituality for youth”
Eugenio Valentini, SDB, in his “Presentazione” to the Fourth Volume of the Epistolario de S. Giovanni Bosco, states, that the letters of Don Bosco are not letters of ideas but of matters both spiritual and temporal.
Continue reading “John Itzaina – “My Charitable Mademoiselle””
San Giovanni Bosco, iniziò il suo ministero nelle periferie torinesi tra poveri giovani, bisognosi di tutto. Non si limitò a dar loro pane e istruzione. Propose fin dal principio “un metodo di vivere breve e facile, ma sufficiente” per diventare “la consolazione dei parenti, l’onore della patria, buoni cittadini in terra per essere poi un giorno fortunati abitatori del cielo”. Nacque una scuola di santità giovanile feconda di frutti. Continue reading “Aldo Giraudo – Insegnamenti di vita spirituale di Don Bosco”
Le Memorie dell’Oratorio sono, tra le opere di san Giovanni Bosco (1815-1888), una delle più personali, forse il libro più ricco di contenuti e di orientamenti preventivi che egli abbia scritto. Composte tra 1873 e 1875, in un momento di grande fervore operativo, riflettono sul cammino percorso per definirne il senso e focalizzare l’attenzione dei discepoli sulla identità di un’istituzione orientata alla salvezza dei giovani, pronta ad aprirsi in prospettiva mondiale. Continue reading “Aldo Giraudo – Le “Memorie dell’Oratorio” di don Bosco”
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera scrive a riguardo del comportamento da avere rispetto alle leggi, delle virtù e della spiritualità salesiana.
Continue reading “Paolo Albera – Contro una riprovevole «legalità»”
Se l’intreccio fra tradizione e modernizzazione era stato un tratto caratteristico del modello salesiano all’epoca di don Bosco, lo fu altrettanto durante il rettorato dei suoi due successori? Quali furono le modalità varie e forse anche contraddittorie, attraverso cui il modello della “pedagogia povera” di Valdocco e di Mornese si è tradotto nella realtà educativa del mondo salesiano? Quale tipo di “inculturazione” pedagogico-spirituale ebbe luogo all’epoca per aderire alle concrete esigenze del luogo, senza con ciò venir meno all’uniformità ricercata sempre come garanzia di unità e di fedeltà allo spirito del fondatore?».
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