Carlo Socol – “I salesiani (FMA e SDB) in Cina, Giappone e Thailandia: problematiche relative all’introduzione del carisma di Don Bosco nell’Est Asia” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014”

Il periodo dei rettorati di don Filippo Rinaldi (1922-1931) e di don Pietro Ricaldone (1931-1951) fu caratterizzato da una notevole espansione del lavoro salesiano nel mondo, avente come principali destinatarie e protagoniste le più popolose e culturalmente diverse nazioni asiatiche, realizzata con strategie innovative messe a punto gradualmente in un rapporto dialettico tra centro e periferia, e con il coinvolgimento della S. Sede che su una Congregazione salesiana in forte espansione aveva riposto notevole fiducia: espansione, strategie e rapporto dialettico che hanno plasmato le Missioni salesiane fino al Concilio.

Indice:

  • 1. Inizi e primi sviluppi
  • 2. Idea di missione: educatori o missionari?
  • 3. Anni ’20: strutturazione e sviluppi nell’Est Asiatico
  • 4. Istituti missionari e visite straordinarie: una visione strategica centralizzata
    ed eurocentrica
  • 5. Fucina missionaria: una propria via all’inculturazione del carisma
  • 6. Sviluppi nelle varie nazioni: Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice
    • 6.1. Giappone
    • 6.2. Thailandia
    • 6.3. Cina
    • 6.4. Le Figlie di Maria Ausiliatrice
  • Conclusioni.

Periodo di riferimento: 1875 – 1949

C. Socol, I salesiani (FMA e SDB) in Cina, Giappone e Thailandia: problematiche relative all’introduzione del carisma di Don Bosco nell’Est Asia, in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014”, Roma, 2016, 173-185.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

Centro Studi Figlie di Maria Ausiliatrice
Centro Studi Figlie di Maria Ausiliatrice

Comments are closed.

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑