Radio Speranza è un’emittente radiofonica che è situata nel complesso della parrocchia di S. Maria della Speranza e diffonde i suoi programmi nella parte nord-ovest di Roma.
Radio Speranza è un’emittente radiofonica che è situata nel complesso della parrocchia di S. Maria della Speranza e diffonde i suoi programmi nella parte nord-ovest di Roma.
Mentre, intanto, la comunicazione di sr. Maria del Carmen Canales continuò il delicato e prezioso compito di comunicare sprazzi di luce su particolari e settoriali ambiti di esperienza salesiana vissuta.
L’approccio storico era indispensabile per mettere in rilievo il valore che don Bosco e tutta la tradizione educativo-religiosa che a lui si ricollega hanno connesso ai molteplici aspetti di tale « fenomeno » nell’esistenza giovanile e nelle diverse esperienze locali.
La comunicazione molto interessante del Direttore del «Bollettino Salesiano», don Giuseppe Costa, fu preziosa per l’acquisizione dei dati necessari per una appropriata contestualizzazione del problema sulla base dei potenti strumenti della stampa.
Pertanto, fin dalla sessione del Colloquio svoltasi a Leusden nel 1983, nella lista dei temi preferenziali è stata inserita e poi ripetutamente richiesta la trattazione riguardante il valore o il fenomeno della «festa» nella esperienza giovanile.
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È stato l’obiettivo della prima giornata di studio e di discussione: far prendere coscienza del valore «festa» e delle articolate realtà ad esso connesse. Il contributo da una sociologa del calibro di sr. Enrica Rosanna, dette l’avvio a questa operazione di «impostazione generale» o di «suppostiti terminorum » del problema.
I nostri Colloqui hanno sempre mirato a future applicazioni e prospettive pastorali: fu dunque necessario, durante l’incontro di Maribor, chiederci quali reali valori sono trasmessi attraverso la religione popolare al riguardo della evangelizzazione e della educazione cristiana. Riccardo Tonelli ci espose ampiamente la sua opinione.
Le conclusioni generali di tutto il convegno furono infine tirate e dettate da Suor Enrica Rosanna.
I nostri Colloqui hanno sempre mirato a future applicazioni e prospettive pastorali: fu dunque necessario, durante l’incontro di Maribor, chiederci quali reali valori sono trasmessi attraverso la religione popolare al riguardo della evangelizzazione e della educazione cristiana. A tal riguardo risulta rilevante il contributo di natura psicologica approntato da Etienne Bocquet.
Rispetto alle possibilità di salvezza racchiuse nella religiosità popolare, lo studio fu completato e approfondito da Albert Verwilghen con la trattazione « La religione popolare nei recenti documenti del magistero ecclesiastico ».
Trovo più che giusto che in un incontro come questo si parli anche dell’America latina, sia perché è l’unico continente totalmente cristiano e in continua crescita, sia perché D. Bosco ha mostrato una certa predilezione nei suoi confronti.
Dando alle stampe queste pagine riguardanti il convegno di studio di Maribor è doveroso ribadire la gratitudine, di organizzatori e partecipanti, a Anton Kosir, ispettore salesiano di Lubiana, che, sostenuto da validi collaboratori locali, ci ha permesso di celebrare con viva soddisfazione di tutti in Slovenia il XV Colloquio Internazionale di Studi Salesiani su « Religiosità popolare e giovani »: cosa giudicata, alcuni anni addietro, irrealizzabile.
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