Wim Collin – The ‘educational presence’ in the biographies of young people written by Don Bosco. The Salesian educator present as a help in the vocational realization

Analysing the educational presence, like presented by Don Bosco in the biographies, means that we have to analyse these documents to see how he in a narrative way describes his own role in the lives of these youngsters. Even if he doesn’t mention himself by his own name, sometimes we find, certainly in the lives of Savio, Magone and Besucco, direct and indirect references to himself.

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Carlo Loots – The theory of presence of Andries Baart as a source of inspiration for education and assistance Don Bosco as discussion partner / companion

A great advocate of the theory of presence is Andries Baart, professor at the Catholic Theological University in Utrecht. In the nineties, he did very detailed research among pastoral workers in poverty areas of a big city. He was interested in the question how the loving and attentive closeness of pastors ‘without a desk, a room or a consultation hour’, functions with people in disadvantaged neighbourhoods.

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Michal Vojtáš – Religione, Bastone e Preventività. Implicazioni metodologiche del principio religioso nell’educazione salesiana

Nella presente riflessione vorrei analizzare il rapporto tra il principio della religione e la metodologia educativa salesiana. Come modello di riferimento prenderò due filoni diversi di mentalità preventiva che si collocano in periodi storici diversi sintonizzati con gli sviluppi dell’educazione salesiana.

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Rosangela Siboldi – Come valorizzare la dimensione di religione oggi?

A modo di concludere, sottolineo che la preoccupazione di favorire il percorso di fede delle nuove generazioni interpella a ripensare le modalità di vivere e proporre l’esperienza di fede riscoprendo l’essenza dell’esperienza di fede sempre contrassegnata dalla realtà esistenziale dei singoli e delle comunità; e spinge a riscoprire l’identità comunionale e missionaria della Chiesa.

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Carlo Loots,Colette Schaumont – Sviluppare l’identità cristiana in un contesto multiculturale e multireligioso

Il sistema preventivo, che don Bosco ha sviluppato insieme con la comunità educativa di Valdocco, poggia sopra tre colonne: ‘ragione, amorevolezza, religione’. Di questi tre la fede era per don Bosco la dimensione più importante e veramente costitutiva del suo sistema educativo.

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Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco

C’est une approche historique précise et approfondie que proposent ces pages du Père Wirth. Partout des souvenirs et des textes de Don Bosco, notamment 4 biographies qu’il a lui-même consacrées à des adolescents recueillis au Valdocco, elles explicitent la genèse et la structure du « système préventif », et s’attachent à définir ce « cœur » qu’il convient de « gagner » grâce à une relation éducative appropriée. Qu’est-ce que « l’amorevolezza » qui permet au sujet de sentir qu’il est aimé ? Continue reading “Morand Wirth – Affectivité et éducation chez Don Bosco”

Morand Wirth – En quoi don Bosco est-il salésien ?

En quoi don Bosco est-il salésien ? À cette question les réponses ont été variées selon les auteurs dont les points de vue sont exposés dans la première partie. Dans la deuxième partie on a voulu retracer le parcours salésien de don Bosco, c’est-à-dire la manière dont la figure de François de Sales s’est imposée progressivement à l’éducateur turinois. Enfin on s’est efforcé d’identifier un certain nombre de traits présents dans la figure de don Bosco qui renvoient de façon certaine à son modèle. Continue reading “Morand Wirth – En quoi don Bosco est-il salésien ?”

Roger Burggraeve – Reason and reasonableness as pillars of education. An Ethical Updating of Don Bosco’s Legacy

There are two well-known perspectives in talking about the pedagogy of Don Bosco: on the one hand, the binary idea of a repressive versus a preventive system and, on the other, the triple concept of ‘kindness, reason, religion’ (amorevolezza, ragione, religione).

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Aldo Giraudo – “La cristiana educazione della gioventù”. Potenzialità e fecondità della religione nella visione e nella pratica educativa di don Bosco

Gli organizzatori del Forum mi hanno chiesto di fare una presentazione storico-ermeneutica del senso che don Bosco dava alla religione nell’educazione e del perché la ritenesse determinante per un’educazione efficace e trasformante.

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Roger Burggraeve – The soul of integral education. Orientations for a contemporary interpretation of ‘religione’ in the Salesian pedagogical project

One of the essential pillars in the Salesian education project is religion (religione) beside — or rather along with — ‘amorevolezza’ and ‘ragione’. With Don Bosco the Christian faith lies indeed at the foundation for his choice for young people, paying special attention to the vulnerable ones amongst them. His Christian faith as the anchoring of his educational interests was for him self-explanatory.

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Rik Biesmans – La ragione(volezza) e il punto delicato dei castighi nel processo educativo

Don Bosco e generalmente anche i suoi prossimi collaboratori hanno cercato di applicare consapevolmente e fedelmente il sistema preventivo nell’educazione. Esso richiede l’assistenza costruttiva ed anche ‘impeditiva’ (preveniente per mezzo di misure impeditive) come pure la ragione(volezza), la pratica religiosa, i rapporti amichevoli e benevoli.

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Enrica Rosanna – La prevalenza delle donne nell’insegnamento Problema o risorsa?

Oggi, nella realtà della società e della scuola (italiana ed europea, come vedremo) la presenza del maestro è pressoché sparita, specie ai livelli inferiori: l’educatrice del nido, quella della materna, se c’è qualche difficoltà la logopedista e la psicomotricista, la tata, la vicina di casa, la baby sitter… per arrivare alle insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore, tutte (o quasi) sono rigorosamente donne.

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