Don Mario Midali ha tenuto una conferenza documentata sulla « realtà ecclesiale » della comunità locale.
Don Mario Midali ha tenuto una conferenza documentata sulla « realtà ecclesiale » della comunità locale.
Indice:
Nella presente riflessione vorrei analizzare il rapporto tra il principio della religione e la metodologia educativa salesiana. Come modello di riferimento prenderò due filoni diversi di mentalità preventiva che si collocano in periodi storici diversi sintonizzati con gli sviluppi dell’educazione salesiana.
Viviamo un momento storico che viene qualificato, e a ragione, come profondo cambio epocale. Un cambiamento che si esprime e si percepisce in una grande molteplicità di aspetti e di ambiti. Uno di questi, di grande importanza, è quello che potremmo chiamare di vera labilità polisemica dei concetti e dei termini che usiamo.
L’attuale celebrazione dell’anno eucaristico (ottobre 2004 – ottobre 2005)1 mi ha suggerito di presentare uno studio di carattere teologico-spirituale-pastorale sull’Eucaristia, tenendo conto di vari documenti, ad essa relativi, della ricca tradizione dei SDB.
Il settimo colloquio internazionale sulla vita salesiana, presieduto questa volta da Don Raffaello Farina, si è svolto a Jünkerath, presso Colonia, in Germania, dal 24 al 28 agosto 1975. Il tema scelto riguardava l’ « impegno per la giustizia e la Famiglia salesiana », questione non certo familiare per un corpo nato nel secolo XIX in un contesto gerarchizzato, dove la civilizzazione dei bianchi e dell’occidente dominava sovrana, dove la sicurezza sociale non era che un’utopia e dove l’uguaglianza dell’uomo e della donna era ignorata tanto nella famiglia che nello Stato.
El artículo se aproxima al tema de la pedagogía salesiana de la elección y de la vocación desde tres niveles.
Los salesianos de Don Bosco, junto con toda la Familia Salesiana que aglutina a más de treinta congregaciones, institutos, asociaciones y movimientos, desarrollan procesos educativos y pastorales que influyen en la vida de millones de jóvenes en todo el mundo a través de escuelas, centros juveniles, parroquias, centros misioneros, actividades informales, voluntariado y animación.
The “Salesians of Don Bosco” (SDB) are the largest Catholic religious order with a primary focus on youth ministry and education. If we observe its action in synergy with the whole Salesian Family, uniting more than 30 congregations, institutes, associations and movements, we can state that the Salesian Youth Ministry influences millions of young people worldwide through schools, youth centres, parishes, missionary centres, informal activities, volunteering, and animation.
This article approaches the theme of Salesian pedagogy of life choice and vocation on three levels of argumentation.
Il Progetto Educativo-Pastorale Salesiano (PEPS) è stato uno dei temi centrali del ripensamento postconciliare della missione salesiana. L’importanza del progettare riflette un cambio complesso di accentuazioni, avvenuto negli anni del dopo Concilio, da un’educazione fedele ai modelli del passato e spesso ripetitiva verso un’impostazione critica della pedagogia che guarda al futuro.
L’insieme di elementi espliciti e impliciti, di progetto scritto e progetto nelle menti delle persone sono il progetto reale che influenza la pratica, le relazioni, il vissuto e i frutti della pastorale. Se quindi allarghiamo il concetto di progetto, la domanda sul perché della progettazione ha una risposta chiara. Non si può non progettare, si può solo progettare meglio o peggio, rivisitando i nostri quadri mentali o rimanendone vittime incoscienti.
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