Quando, nel 1855-1856, don Bosco scrisse la “Storia d’Italia” aveva già pubblicato altre opere di divulgazione storica (come la Storia ecclesiastica e la Storia sacra). Era pensata come opera di divulgazione, poi don Bosco decise di adattarla a testo scolastico. Il libro ebbe una considerevole fortuna e varie edizioni. L’autore presenta le fonti e i modelli di cui si servì don Bosco per compilare la sua opera, che erano opere destinate alla gioventù e altri testi scolastici in uso nel Regno Sardo. L’intenzione programmatica era di carattere parenetico ed esemplare sul piano morale; la lettura dei fatti storici di indole provvidenzialistico si ispira alla tradizione cattolica e ha scopo apologetico. Continue reading “Francesco Traniello – Don Bosco e l’educazione giovanile: la “Storia d’Italia””→
Uno degli aspetti che ritengo sostanziali nel progetto di una Teologia dell’educazione (TdE) – specificamente operante nell’opera di G. Groppo – è lo sforzo dialogico tra scienze diverse, segnatamente tra pedagogia e teologia, in prospettiva della vita dell’uomo.
Mettere insieme la sacra Scrittura e l’esperienza educativa di don Bosco è come andare alla radice profonda del suo essere e del suo agire. Per far conoscere ai giovani la sacra Scrittura, don Bosco ha profuso un notevole sforzo e usato in maniera creativa i mezzi di cui poteva disporre al suo tempo: catechismo, storia sacra, predicazione e alcuni mezzi di comunicazione sociale.
El Instituto Superior María Auxiliadora de la ciudad de Rosario, Argentina, desde el año 1971 forma maestros y maestras para la escuela primaria. Como casa salesiana perteneciente a las Hijas de María Auxiliadora encuentra su principio inspirador en el humanismo cristiano, que pone la persona al centro y la hace protagonista de la propia existencia. Los/as alumnos/as que eligen esta propuesta cursan el Profesorado de Educación Primaria Plan 528/09 que está en vigencia en la Jurisdicción de Santa Fe desde el año 2009. Continue reading “Laura Noemi Terol – Prácticas pedagógicas formales y no formales en distintos contextos de aprendizaje”→
In the article Fr. Christopher Ford investigates the theme of “culture of education” in Catholic schools, and shows how the charism of Don Bosco impacts teachers and students alike.
Queste pagine, ravvivate dalla non rara citazione di autori dei primi del Novecento, come Turati, Treves, e della rivista Critica sociale, di storici ben noti, come Jemolo e Menozzi, dalla conoscenza di studi anche “laici”, ci presentano queste Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insieme sensibili alle esigenze del momento. I terribili ispettori governativi del Ministero della Pubblica Istruzione (nelle scuole), e del Ministero degli Interni (nei convitti per operaie) lentamente superano la loro diffidenza, anche se parlano ancora di suore “furbe”. Quei liberali e quei socialisti sbagliavano. Non si trattava di furbizia, ma di adattamento ai tempi, di autentica ansia apostolica, che negli ospedali militari evitava qualunque pressione per la frequenza ai sacramenti, e si limitava a cenni accetti ed efficaci, e nelle scuole, negli oratori, nei convitti mostrava un sincero amor patrio, ma unito sempre alla piena fedeltà al papa, evitava troppe devozioni, ed insisteva sull’essenziale, correttezza, sacrificio, letture sane, confessione e comunione. Le Figlie di Maria Ausiliatrice non erano furbe nel senso deteriore, e forse non mancava in esse ogni tanto una certa ingenuità. Certo non erano per nulla politicanti, erano solo fedeli alla classica massima di don Bosco: “Dammi le anime, prendi il resto”.
Periodo di riferimento: 1900 – 1922
Loparco Grazia, Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca, Roma, LAS 2000.
La vita di don Giovanni Bosco e lo sviluppo del suo stile educativo si collocano inizialmente nel mondo rurale piemontese intessuto di tradizioni cattoliche secolari. I cambiamenti realizzati durante la sua vita e le scelte educative da lui via via operate, come il passaggio fondamentale dagli oratori ai collegi, denotano tuttavia un adattamento allo sviluppo della società liberale e laica dell’Italia durante il processo di unificazione.
Diversi furono, invece, i decenni posteriori del passaggio tra Ottocento e Novecento, caratterizzati da grandi e profondi mutamenti a livello mondiale, i quali suscitavano in molti l’aspettativa di un mondo nuovo proiettato nella direzione di un progresso illimitato sotto la spinta dello scientismo positivistico. Per un verso o per l’altro, il passaggio dei secoli sembrava anticipare a preparare un mondo intrinsecamente diverso dal passato. In questo contesto si trovò ad operare la prima generazione salesiana in un processo di espansione intercontinentale.
Video lezione di sintesi sul contesto e il pensiero pedagogico salesiano della prima generazione
La linea di fondo nel periodo in questione è di essere un altro don Bosco. Don Michele Rua, nella prima lettera da Rettor Maggiore don Rua esplicita il suo programma: “Noi dobbiamo stimarci ben fortunati di essere figli di un tal Padre. Perciò nostra sollecitudine dev’essere di sostenere e a suo tempo sviluppare ognora più le opere da lui iniziate, seguire fedelmente i metodi da lui praticati ed insegnati, e nel nostro modo di parlare e di operare cercare di imitare il modello che il Signore nella sua bontà ci ha in lui somministrato. Questo, o Figli carissimi, sarà il programma che io seguirò nella mia carica; questo pure sia la mira e lo studio di ciascuno dei Salesiani”.
Le risorse del periodo organizzate geograficamente
Bibliografia selezionata:
Albera P. – Gusmano C., Lettere a don Giulio
Barberis durante la loro visita alle case d’America (1900-1903), Introduzione, testo critico e note a cura
di Brenno Casali, LAS, Roma 2000.
Allievo, G., Studi
pedagogici in servigio degli studenti universitari delle scuole normali e degli
istituti educativi, Tipografia subalpina S. Marino, Torino 1893.
Allievo, G., La nuova scuola pedagogica ed i suoi pronunciamenti, Carlo Clausen, Torino 1905.