Educating is not an activity you do alongside other activities. It is intertwined in the daily interaction with each other. Presence plays a crucial role in this.
Continue reading “Colette Schaumont – Presence in ordinary life”
Educating is not an activity you do alongside other activities. It is intertwined in the daily interaction with each other. Presence plays a crucial role in this.
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Analysing the educational presence, like presented by Don Bosco in the biographies, means that we have to analyse these documents to see how he in a narrative way describes his own role in the lives of these youngsters. Even if he doesn’t mention himself by his own name, sometimes we find, certainly in the lives of Savio, Magone and Besucco, direct and indirect references to himself.
C’est une approche historique précise et approfondie que proposent ces pages du Père Wirth. Partout des souvenirs et des textes de Don Bosco, notamment 4 biographies qu’il a lui-même consacrées à des adolescents recueillis au Valdocco, elles explicitent la genèse et la structure du « système préventif », et s’attachent à définir ce « cœur » qu’il convient de « gagner » grâce à une relation éducative appropriée.
Continue reading “Morand Wirth – “Affectivité et éducation chez Don Bosco” in “Educatio””
In questo mio contributo dedicato ad approfondire il ruolo della ragione nei processi educativi occorre sempre ricordare le influenze che si danno da parte delle altre due polarità.
Il sistema preventivo di Don Bosco, delineato nel suo opuscolo del 1877, si fonda sui tre principi di ragione, religione e amorevolezza, offrendo una visione integrata e umanistica dell’educazione giovanile. La “ragione”, per Don Bosco, è un concetto radicato nelle concezioni preilluministe di pensatori come Charles Rollin e Ludovico Antonio Muratori, piuttosto che nelle idee positiviste del XIX secolo. Questo approccio valorizza la ragione come qualità morale e virtù, un’espressione di una personalità libera e ben formata.
Nel contesto della crisi odierna nella Chiesa di abusi sui minori e la perdita di credibilità delle autorità ecclesiastiche e le critiche della risposta del’gli ordini religiosi, è opportuno che come salesiani guardiamo ancora una volta la qualità delle nostre relazioni educative.
La persona dell’educatore fa parte di quel gruppo professionale che svolge il suo lavoro entrando in relazioni profonde con altri. Franta, descrivendo la relazione educativa parla di interazione e di comunicazione educativa, e cioè di una situazione interpersonale e del processo nel quale intervengono i diversi partners, anche se su un piano di non parità.
La parola Kenitra, in arabo, significa “piccolo ponte”, è il diminutivo della parola “ponte” “Kàntara”. Il nome della nostra città esprime perfettamente la nostra missione. Vogliamo essere un piccolo ponte teso tra il nord (Europa) ed il sud (Africa), tra la civiltà occidentale e la civiltà arabo-islamica, tra cristiani e musulmani.
Egli seppe riunire in sè bellamente l’umanista profondo, il professore consumato, l’educatore vigile e coscienzioso, lo studioso di S. Francesco di Sales, lo studioso di Don Bosco, e nella sintesi di una tale ricchezza potè lasciare alla Congregazione un monumento di pubblicazioni che rimarranno pei secoli.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Don Ceria Scrittore” in “Salesianum””
Nel fasc. 2 del 1974 della rivista di pedagogia marxista Riforma della scuola si leggeva questa informazione: « In prima fila nel campo della ricerca pedagogica della Chiesa si collocano i salesiani del Pontificio Ateneo, promotori nella prima decade di gennaio, di un convegno di pedagogisti europei nel quadro di un processo di rinnovamento dell’attività del dicastero della Pastorale Gioventù ».
Continue reading “Pietro Braido – “Il « sistema » educativo di Don Bosco oggi” in “Salesianum””
Nel 1954, prima di partire per Milano, Mons. Giovanni Battista Montini (1897-1978) donò all’Istituto Salesiano del «Prenestino» un artistico busto in bronzo di don Bosco che ancora oggi resta come suo ricordo.
Continue reading “Gianni Caputa – “Don Bosco visto da G.B. Montini (Paolo VI)” in “Salesianum””
E non è certamente una vana ricerca di originalità quella che ci muove a tornare alle fonti e a ritrovare la nitidezza della nostra identità come famiglia non solo genericamente religiosa, ma specificamente salesiana: da questa ricerca, infatti, dipende la nostra stessa ragione di essere e di chiamarci salesiani.
Continue reading “Gino Corallo – Il metodo educativo salesiano. L’eredità di Don Bosco”
Nel presente testo verrà presentato Don Filippo Rinaldi quale maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana, rivelando un magistero autentico, preziosissimo, che egli con umiltà e competenza inarrivabile somministrò ai teologi del primo studentato internazionale di Foglizzo negli anni precedenti la prima grande guerra mondiale.
Continue reading “Eugenio Valentini – Don Rinaldi Maestro di Pedagogia e di Spiritualità Salesiana”
El artículo se aproxima al tema de la pedagogía salesiana de la elección y de la vocación desde tres niveles.
This letter introduces the Strenna, an annual message to the Salesian Family, focusing on the theme of “Young People, the Faith and Vocational Discernment” in preparation for the XV Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops. It highlights the importance of listening and personal accompaniment, drawing inspiration from the Gospel story of Jesus and the Samaritan woman. Continue reading “Ángel Fernández Artime – “Lord, give me this water” (John 4:15). Let us cultivate the art of listening and of accompaniment” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
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