Andrea Bozzolo – La “forma di santità” di don Bosco. Lettura teologica delle deposizioni nei processi di beatificazione e canonizzazione

Lo studio ha lo scopo di delineare la forma di santità che emerge nei processi di beatificazione e canonizzazione di san Giovanni Bosco attraverso un’ermeneutica teologica delle deposizioni fatte dai testimoni. Con l’espressione forma di santità si intende mettere inevidenza due elementi strettamente uniti: la natura della santità cristiana (la sua identità teologale) e la sua espressione del tutto originale nel vissuto del singolo santo. La santità è l’incontro riuscito tra l’infinita novità di Dio e la libertà di un soggetto storico che si apre alla forza rinnovatrice dell’evento pasquale e accetta di diventare un “uomo nuovo”. Continue reading “Andrea Bozzolo – La “forma di santità” di don Bosco. Lettura teologica delle deposizioni nei processi di beatificazione e canonizzazione”

Stefano Mazzer – «Tu non hai più padre». Orfanezza e paternità nell’esperienza spirituale di don Bosco a partire dalle “Memorie dell’Oratorio di san Francesco di Sales”

Lo studio affronta un aspetto poco indagato, nelle implicanze teologico-spirituali del carisma di don Bosco, che è l’intreccio continuo tra l’esperienza di orfanezza e quella di paternità nella storia del santo, così come viene restituita dalle autografe “Memorie dell’Oratorio”, per individuarne alcuni spunti teologico-spirituali. Continue reading “Stefano Mazzer – «Tu non hai più padre». Orfanezza e paternità nell’esperienza spirituale di don Bosco a partire dalle “Memorie dell’Oratorio di san Francesco di Sales””

Pietro Stella – Giovanni Bosco, Santo

G IO VAN N I Bosco, santo. – Stando ai propri ricordi personali G. nacque
il 15 ag. 1815, festa religiosa dell’Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri parrocchiali di Castelnuovo d’Asti (dal 1930 Castelnuovo Don Bosco) nacque dalle seconde nozze di Francesco con Margherita Occhiena il 16 agosto, festa di s. Rocco, ugualmente propizio secondo la mentalità contadina, e fu battezzato il giorno successivo con i nomi di Giovanni Melchiorre.

Periodo di riferimento: 1815 – 1999

P. Stella, «Giovanni Bosco, Santo», in «Treccani» (2014), 1-13.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Pietro Braido – Don Bosco per i giovani: l’ « oratorio » una « congregazione degli oratori »

Piccole vicende, a un certo punto del tutto ovvie, hanno portato don Bosco a fermarsi a Torino, prete proveniente dalla campagna, perfettamente acclimatato col mondo della città. Erano stati ardui, al paese, i primi passi segnati dalle concrete difficoltà di studiare e seguire la vocazione ecclesiastica. Decisiva fu la scelta operata alla fine della sua formazione clericale, nel 1844. In teoria avrebbe potuto optare di nuovo per l’universo di origine, ritornare alle « radici » familiari, ambientali, culturali, come semplice potenziale « curato di campagna ». Ma in pratica le esperienze degli anni 1841-1844 lo avevano già preorientato in una certa direzione: l’occuparsi di ragazzi con particolari problemi morali e religiosi, diversi da quelli finora incontrati nelle sue terre e nella cittadina della sua formazione studentesca e seminaristica, la quieta Chieri, tradizionale, quasi « monacale ».

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Aldo Giraudo,Bruna Grassini,Joe Boenzi,Juan Bottasso,Luis Roson,Marcella Farina,Marco Rossetti – “Da mihi animas”. Pastori dei giovani

I contributi raccolti in questo quaderno hanno lo scopo di dialogare con le lettrici e i lettori per avviare una riflessione, in prospettiva attualizzante, sulle caratteristiche fondamentali del modello pastorale sottostante all’espressione scelta da don Bosco come motto per sé e per la sua famiglia: “da mihi animas, cetera tolle”. La parola “anime” rimandava alle persone concrete e al loro bisogno di salvezza globale, ai ragazzi poveri e abbandonati, ai giovani e ai ceti popolari. Don Bosco dava una costante e vivace attenzione nei confronti dei giovani per preservare e salvare, per correggere e purificare, per promuovere e potenziare, per rallegrare e istruire, per condurre alla perfezione dell’umano e alla santità.

Joe Boenzi, professore di Teologia e di Spiritualità presso la Dominican School of Philosophy and Theology di Berkeley (California), presenta il significato del motto «Da mihi animas, cetera tolle» nelle scelte di vita e nello stile pastorale di san Francesco di Sales.

Aldo Giraudo cerca di sondare il senso attribuito da don Bosco al programma di «salvezza della anime» racchiuso nel motto e ne indica alcune particolarità spirituali e operative.

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John Rozario Lourdusamy – The spiritual profile of Don Bosco emerging from the collection of his letters

Through our efforts at providing a summary of the essential aspects of the person of Don Bosco emerging from the huge collection of his letters, we have pointed out the dominant characteristics we can perceive in them. In stating that three relationships, namely, the relationship with God, with neighbour, and with oneself constitute the spiritual profile of an individual, we have tried to show how true they are for Don Bosco. Continue reading “John Rozario Lourdusamy – The spiritual profile of Don Bosco emerging from the collection of his letters”

Anthony Nguyen – God as father and Don Bosco as father

Don Bosco is a saint who is honored as the “father and teacher” of the youth. However, we may be curious to ask ourselves: In what sense do we understand the term “father” as it is attributed or applied to Don Bosco? Surely, it is not in “biological” sense of the word. But it is not simply in spiritual sense because Don Bosco did not only provide spiritual nourishment (heaven) to the young, but also “work and bread” (something for bodily/biological needs). Continue reading “Anthony Nguyen – God as father and Don Bosco as father”

Arthur Lenti – Da Mihi Animas in Don Bosco. Don Bosco’s life and work for the “Salvation of Souls”

The motto Da mihi animas; cetera tolle expresses the primary objective and spirit of Don Bosco’s incessant activity and the pastoral and ascetical program that he wished to hand on to his Salesians. How this driving ideal powered Don Bosco’s life and work-that is, his manifold pastoral choices-is the object of this paper. Continue reading “Arthur Lenti – Da Mihi Animas in Don Bosco. Don Bosco’s life and work for the “Salvation of Souls””

Arthur Lenti – Margaret Occhiena Bosco (1788-1856). Don Bosco’s Mother, Educator and Vocational Support

Who was Margaret Occhiena Bosco? What do we know about her, and how? Don Bosco’s biographer, Fr. John Baptist Lemoyne, and ultimately Don Bosco, are our chief sources. The Biographical Memoirs contain abundant biographical material pertaining to Don Bosco’s mother. Volume I in particular, especially in its first part (Chapters 2-25), gives much more space to Margaret (affectionately known as Mamma Margaret) than it does to John. Where did Lemoyne get the information? Father Lemoyne had not known Mamma Margaret personally. She had lived at the Oratory from 1846 until her death in 1856, and Lemoyne had joined Don Bosco only in 1864, 8 years after Mamma Margaret’s death. However, passionately engaged as he was in collecting and recording everything that had to do with Don Bosco and his work, he was eager to gather information also on Don Bosco’s mother. Continue reading “Arthur Lenti – Margaret Occhiena Bosco (1788-1856). Don Bosco’s Mother, Educator and Vocational Support”

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