L’estratto in esame esamina il ruolo e l’impegno della Congregazione Salesiana nel dialogo, specialmente con i giovani svantaggiati.
L’estratto in esame esamina il ruolo e l’impegno della Congregazione Salesiana nel dialogo, specialmente con i giovani svantaggiati.
Il terzo Colloquio del 1970 offre uno sguardo prospettico sul progetto fondamentale di Don Bosco nei decenni a venire, coincidendo con l’inizio della terza generazione del secolo.
Questo articolo esplora il concetto di formazione religiosa secondo Don Bosco, con particolare attenzione al suo scopo e ai metodi che impiegava nell’Italia dell’Ottocento. Continue reading “Francis Desramaut – “Don Bosco e la formazione religiosa dei giovani” in “Proporre la fede nella cultura contemporanea. Riflessioni salesiane””
Il volume contiene gli Atti di una giornata di studio svoltasi a Roma il 20 marzo 1993, organizzata dalla Consulta Nazionale per il Disagio e l’Emarginazione dei Salesiani d’Italia e dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione. Continue reading “Carlo Nanni – Disagio Emarginazione Educazione”
Il testo riflette sulla continua attenzione e tenerezza di Gesù verso i giovani, evidenziando l’impegno della comunità parrocchiale nel favorire la crescita umana e cristiana dei giovani nel territorio. Si menziona l’influenza di San Giovanni Bosco, che ha lasciato un segno storico ad Ariccia. Continue reading “Autori Vari – Don Bosco e Ariccia”
Il libro propone un metodo educativo basato sulla vita e sull’esempio di un educatore santo, Don Bosco. Rivolto agli animatori, educatori, insegnanti e genitori, il libro narra l’incontro di Don Bosco con nove ragazzi, tra cui Paolo Albera e Bartolomeo Garelli. Il decimo capitolo affronta la difficile situazione dei giovani nell’Ottocento a Torino e presenta il metodo innovativo di Don Bosco per coinvolgere i ragazzi difficili nell’Oratorio. Continue reading “Giovanni Battista Bosco – Don Bosco ci parla di educazione”
Si riportano le indicazioni per il lavoro dei gruppi che hanno partecipato alla XVI settimana di spiritualità per la Famiglia Salesiana. Il tema della pubblicazione è l’educazione all’amore delle nuove generazioni.
Periodo di riferimento: 1992 – 1993
“Indicazione per il lavoro dei gruppi” in “Educare all’amore“. Atti della XVI settimana di spiritualità per la Famiglia Salesiana, Editrice SDB, Roma, 25-29 gennaio 1993, 253.
Istituzione di riferimento:
Dicastero per la Pastorale Giovanile SDB
Abbiamo distinto vari aspetti dell’educazione all’amore in famiglia, sottolineando varie difficoltà ed esigenze. A nessuno, però, sfugge come questi aspetti siano convergenti e tra loro complementari. Continue reading “Maria Pia Sammartano,Nino Sammartano – “L’educazione all’amore in famiglia” in “Educare all’amore”. Atti della XVI settimana di spiritualità per la Famiglia Salesiana”
Non c’ è anno tra gli ultimi che si apra con tante sollecitazioni e aspirazioni di accordi e di intese universali come il 1960. Non è solo il fatto che la terra si fa sempre più piccola nell’ orizzonte dischiuso da ardite conquiste umane, acquisite o prospettate. Poiché i problemi di comprensione vicendevole tra gli uomini non sono per questo resi più facili. Le barriere che si creano sul piano delle intelligenze e della volontà sono molto meno frantumatili di quelle
che può rapidamente dissolvere un’alluvione o costruire e rafforzare la tecnica.
Quando sorgono problemi giovanili di particolare gravità o attualità — stampa e divertimenti, cinema e televisione, scuola e ambiente di lavoro, costume pubblico e delinquenza minorile — è spontaneo e inevitabile il riferimento alla famiglia. Ma non è meno inevitabile, spesso, la tentazione dello scetticismo e il sospetto che il ricorso rischi di apparire platonico e formale. Esiste veramente — dappertutto e sempre — la famiglia con la mentalità, con la sensibilità, che le presta o le vorrebbe prestare il teorico, il moralista, il giurista, l’educatore? La famiglia capace di rivendicare precisi diritti e, soprattutto, consapevole di ben definiti compiti e in grado di chiederne a se stessa, o a chi spetta, l’attuazione?
Continue reading “Pietro Braido – Nuovi orizzonti di pedagogia familiare”
All’inizio del Poema Pedagogico A. S. Makarenko sembra accettare con qualche esitazione il programma enunciato dall’immediato superiore gerarchico, ma che in realtà diventerà in seguito più consapevolmente suo attraverso un’appassionata esperienza di rieducazione: «bisogna costruire un uomo nuovo in una maniera nuova». In senso generico il medesimo tema egli aveva probabilmente incontrato spesso nelle letture fatte durante gli studi magistrali. Non c’è educatore o pedagogista che, elaborando una dottrina circa la crescita delle generazioni nuove, non si sia riferito a una concezione dell’uomo e della realtà. Il rapporto educazione-uomo è il più ovvio e inevitabile. « L’uomo — si legge al principio delle lezioni kantiane sulla Pedagogia — è la sola creatura che deve essere educata. Per educazione s’intende la cura (mantenimento, trattamento), la disciplina (governo) e l’istruzione unita alla formazione. Per conseguenza l’uomo è successivamente infante, educando e scolaro».
Continue reading “Pietro Braido – Linee di una pedagogia realistica e dinamica”
Nel seguente articolo si discute del lavoro di educatori e insegnanti inteso come “missione” sociale: comunicazione vitale di verità e valori in funzione della plenaria crescita umana (e cristiana) dei giovani. La pedagogia, la didattica e le scienze affini (ausiliarie e strumentali) si occupano dei complessi dinamismi interessati in tale comunicazione. In questo senso esse possono considerarsi un aspetto essenziale della cultura e delle abilità professionali di tutti gli educatori e degli inevitabili collaboratori.
Non è necessario ricorrere a molte parole per sottolineare l’evidenza, teorica e pratica, che il discorso sulla realtà educativa oggi come sempre viene interpretato entro un quadro di riferimento più vasto, più o meno riflesso: una certa visione dell’uomo, una determinata concezione della vita, un modo definito di collocare l’educando nella società, nel tempo presente e nell’avvenire. Sembra, quindi, utile per chi si occupa di problemi concreti come per chi li teorizza delineare alcuni indirizzi prevalenti nel contesto pedagogico contemporaneo.
Non si farà un elenco esauriente di teorie; né le tendenze delineate saranno oggetto di giudizi di approvazione o di condanna.
Guido Gatti fa il punto sugli interventi della “tavola rotonda” coordinata dal moderatore Antonio Raimondi e il suo intervento è quindi in riferimento alla esperienza dei coniugi Danese-De Nicola, di Michal Martinek e di Emilio Ramirez.
A cento anni dalla morte del Santo Educatore restiamo meravigliati non solo per la vastità delle realizzazioni avviate per la diffusione che esse hanno avuta in tutti i continenti, ma anche e soprattutto per l’originalità delle intuizioni, che troviamo ancora attuali e feconde.
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