Don Egidio Viganò, consigliere generale della Società salesiana (dopo essere stato professore di teologia e ispettore del Cile), ha parlato con competenza dell’autorità nell’ambito della comunità.
Don Egidio Viganò, consigliere generale della Società salesiana (dopo essere stato professore di teologia e ispettore del Cile), ha parlato con competenza dell’autorità nell’ambito della comunità.
L’opuscolo Il sistema preventivo nell’educazione della gioventù, scritto da don Bosco nel 1877, dichiara in maniera incisiva fin dalle prime battute del primo punto in cui solitamente è suddiviso: ‘Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione, e sopra l’amorevolezza» (Braido, 1992, 259).
Continue reading “Carlo Nanni – Ragione e ragionevolezza ai tempi di Don Bocso … e oggi?”
La parola Kenitra, in arabo, significa “piccolo ponte”, è il diminutivo della parola “ponte” “Kàntara”. Il nome della nostra città esprime perfettamente la nostra missione. Vogliamo essere un piccolo ponte teso tra il nord (Europa) ed il sud (Africa), tra la civiltà occidentale e la civiltà arabo-islamica, tra cristiani e musulmani.
Il presente articolo vuol essere non più che una breve introduzione allo studio della Teologia dell’Educazione. Vi si mette in evidenza l’esigenza che essa ha di costituirsi come trattazione specifica, in seno alla sistemazione generale del sapere, come sintesi funzionale del sapere teologico da una parte e del campo pedagogico dall’altra.
Continue reading “Ermenegildo Murtas – Per una Teologia dell’Educazione”
Estas memorias fueron escritas clandestinamente en el campo de concentración de los religiosos de Podolínec en Eslovaquia oriental. En el año 1950. Durante la así llamada “noche bárbara”, del 13 al 14 de abril de 1950, la policía checoslovaca comunista irrumpió en un centenar de casas de religiosos, obligándolos a subir, llevando lo más imprescindible, en unos autocares preparados para la ocasión, que los transportaron, custodiados por policías armados, a diversos campos de concentración. Poco después los condujeron al campo de concentración central de Podolínec. De este modo, más de mil ciudadanos libres se convirtieron en una noche en prisioneros privados de libertad. Continue reading “Ernest Macák – De la otra parte de las rejas. Diario del campo de concentración de Podolínec (Eslovaquia)”
Dunque la prospettiva di queste note è determinata da un quesito: perché numerosi protagonisti dell’azione pastorale considerano troppo elevato il costo della sinergia e favoriscono, appellandosi alle giustificazioni più diverse, lo sdoganamento di soggettivismi eccentrici, individualismi ostinati, ammutinamenti paralizzanti, desistenze letali?
Continue reading “Paolo Zini – La condivisione pastorale secondo il carisma salesiano”
Gli “Atti” del Capitolo Generale 25° offrono un materiale prezioso per il rinnovamento della nostra vita e della nostra azione educativa-pastorale. Continue reading “Capitolo Generale dei Salesiani di Don Bosco – La Comunità Salesiana oggi”
In questo contributo si accennerà alla rete di assistenza degli ebrei tra il 1943 e il 1945 negli istituti religiosi, ad alcune traiettorie di spostamento sia a Roma che nel resto della penisola, senza entrare nei dettagli né parlare dell’aiuto offerto da famiglie, sacerdoti diocesani e vescovi.
Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.
Continue reading “Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma”
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Don Giulio Barberis (1847-1927), primo maestro dei novizi della Società Salesiana, ci ha lasciato un’importante testimonianza su Don Bosco e sulla vita dell’oratorio di Valdocco nei quindici quaderni della sua “Cronichetta”. In essa riporta le attività dell’oratorio, detti e fatti della vita di Don Bosco e alcune riflessioni dal 1875 al 1879. Da ciò emerge chiaramente quello che era l’ambiente formativo di Valdocco in quegli anni, la sua struttura organizzativa e le strategie educative, i punti di forza e quelli più deboli, con il continuo lavoro di Don Bosco e dei primi salesiani per rendere sempre più efficace l’opera a favore della gioventù, alla cui forte espansione in Italia e all’estero stavano assistendo (è proprio del 1875 la prima spedizione missionaria in Argentina). Continue reading “Massimo Schwarzel – Il modello formativo salesiano delle origini nella “Cronichetta” di don Giulio Barberis”
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