Giovanni Bosco – La dimensione mariana della spiritualità salesiana

Don Bosco, instancabile apostolo della devozione mariana, nel Giovane provveduto sottolinea il ruolo della santa Vergine in ordine alla salvezza individuale: ella è mediatrice di grazie, difesa dagli assalti del male, sostegno nell’ impegno di vita cristiana e nel cammino verso la santità. Gli argomenti sono ripresi nel libretto Il mese di maggio (1858), dove il santo inquadra esplicitamente la devozione mariana popolare e giovanile in un contesto finalizzato ad un serio fervoroso impegno etico e spirituale e collega devozione mariana e salvezza eterna. Dieci anni più tardi (1868), in occasione dell’inaugurazione della chiesa di Maria Ausiliatrice, compila un opuscolo intitolato Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice. In esso è particolarmente evidente un inquadramento della devozione mariana in prospettiva ecclesiale, sulla quale si va sempre più aprendo lo sguardo di don Bosco e in ordine alla quale si orientano le sue preoccupazioni missionarie ed educative. Attraverso alcune meditazioni evangeliche il santo vi sviluppa anche altri aspetti in relazione alla vita spirituale: Maria è modello di unione con Dio, di servizio verso il prossimo, di attenzione operativa alle necessità dei fratelli ed ha un compito di maternità universale. Dal momento della consacrazione del santuario di Valdocco, don Bosco diventa instancabile apostolo della devozione all’Ausiliatrice: aiuto della Chiesa nelle battaglie della storia; ispiratrice e sostegno potente dell’opera salesiana; presenza materna operativa e benefica nella vita di coloro che a lei si affidano. L’Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice (fondata nel 1869), mirata a “promuovere la devozione verso la Madre di Dio e la venerazione verso l’augusto sacramento dell’Eucaristia”, risponde certamente alla sensibilità religiosa del tempo, ma esprime in modo eccellente lo sforzo di don Bosco per incoraggiare l’affidamento a Maria e stimolare in tutti l’imitazione delle sue “belle virtù”. Con la diffusione mondiale dell’opera salesiana il culto dell’Ausiliatrice si propaga ovunque, inscindibilmente connesso con la figura di don Bosco e con la sua missione. Questa sezione, che è una semplice campionatura tratta da un materiale vastissimo, include sette meditazioni (nn. 286-291 e 293), alcune preghiere proposte ai membri dell’Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice (n. 292) e una “buona notte” ai giovani sull’efficacia del ricorso all’Ausiliatrice (n. 294).

  • Presentazione (p. 923) 286. Motivi di essere devoti di Maria (p. 924) 287. Maria nostra protettrice nella vita presente (p. 927) 288. Modo di assicurarsi la protezione di Maria (p. 930) 289. Maria manifesta nelle nozze di Cana il suo zelo e la sua potenza presso il figlio Gesù (p. 932) 290. Maria eletta aiuto dei cristiani sul monte Calvario da Gesù moribondo (p. 934) 291. Il titolo di “Ausiliatrice” (p. 936) 292. Preghiere convenienti allo spirito dell’associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice (p. 937) 293. Maria aiuto nei bisogni della vita (p. 939) 294. Efficacia del ricorso a Maria Ausiliatrice (p. 941)

Periodo di riferimento: 1858 – 1877

Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS 2014, 923-943.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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