Claudio Eugenio Méderlet (1867-1934), nato in Lorena, dal 1928 è stato vescovo di Madras (Chennai) e primo vescovo salesiano in India.
Claudio Eugenio Méderlet (1867-1934), nato in Lorena, dal 1928 è stato vescovo di Madras (Chennai) e primo vescovo salesiano in India.
L’intento dell’Autore è di inserirsi nel tema dell’economia all’interno della storiografia salesiana analizzando le modalità con le quali veniva gestita l’opera del S. Cuore al Castro Pretorio di Roma, usufruendo di una fonte discretamente esauriente e affidabile, quale è la visita straordinaria del 1908 voluta da don Rua e dal Capitolo Superiore.
Il prefetto nelle case salesiane, creazione originale di don Bosco, era vicario del Direttore e suo compito principale era di amministrare le cose temporali e di curare la disciplina degli alunni.
Il Bicentenario della nascita di don Bosco non è stato solo “memoria” o evento celebrativo per tutto il mondo salesiano, ma una grande opportunità di formazione, per rinnovare l’adesione alla missione e ritrovare la passione educativa che consentono di realizzare in pienezza la vocazione salesiana.
Nella cornice della preparazione del Bicentenario della Nascita (1815-2015), si è messo in risalto l’esigenza di approfondire ancora la conoscenza di don Bosco. Ed è stato pure ribadito che la strada per giungere a prendere un più stretto contatto con la “realtà viva” della sua poliedrica figura e delle sue svariate iniziative e istituzioni non passa soltanto attraverso i suoi numerosi scritti, ma si devono percorrere con attenzione anche le testimonianze dei primi collaboratori.
La seconda puntata della ricerca presenta le complesse vicende della promettente opera salesiana chiusa, in modo illecito, dalla Gestapo il 5 agosto 1941. La ripresa dell‘attività salesiana, avvenuta nell’estate 1945, nella casa danneggiata dai bombardamenti, è dovuta all’iniziativa personale del primo direttore nel periodo postbellico.
L’articolo ricostruisce l’attività, le motivazioni e il drammatico destino del salesiano don Titus Zeman (1915-1969), sulla base di fonti archivistiche e di notizie raccolte col metodo della storia orale. Dopo un cenno allo stato della documentazione conservata negli archivi pubblici sull’attività della polizia segreta comunista nella Cecoslovacchia, l’autrice delinea il periodo storico che fa da cornice agli eventi studiati.
Nel 1915, in occasione della celebrazione del primo centenario della nascita di don Bosco, furono previste molte iniziative commemorative, non poche delle quali, però, non furono attivate a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Tra esse, viene ricordata la composizione di una commedia, in lingua latina, di cui fu autore un salesiano, eccellente classicista, appartenente alla prima generazione di salesiani, che avevano conosciuto don Bosco sin dagli inizi del suo apostolato.
Edizione critica del quaderno autografo contenente le istruzioni predicate da don Bosco ai Salesiani durante gli esercizi spirituali che si svolsero a Trofarello (Torino) nel settembre 1869 (ASC A2250604). Si tratta di un documento molto significativo.
Nella prima parte di questo studio, che si basa su una documentazione invidiabile, viene presentato il cammino storiografico che è stato percorso per conoscere una congregazione religiosa come istituzione, quali aspetti ne siano stati sottolineati, con quali differenze tra una nazione e l’altra, se si sia cercato di arrivare a una comprensione totale di essa.
In questa sezione vengono offerti tre contributi che sono stati realizzati per la presentazione del volume “Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)“.
In questa sezione vengono offerti tre contributi che sono stati realizzati per la presentazione del volume “Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)“.
L’autrice, nel presente contributo, ha evidenziato da un punto di vista sociologico il rapporto tra carisma e istituzione chiaramente emergente da molti contributi contenuti nel volume.
In questa sezione vengono offerti tre contributi che sono stati realizzati per la presentazione del volume “Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.
Nel secondo CG del 1880, presieduto da don Bosco, fu affidato al prefetto generale il compito di “mantenere cogli ispettori una corrispondenza mensuale”, con lo scopo di “essere informato e, a sua volta, informare il Rettor Maggiore dell’andamento delle sue ispettorie”.
Nel messaggio si esprime il bisogno di invocare l’aiuto delle preghiere di tutti, riconoscendo che solo l’intervento divino e l’intercessione di Maria Santissima Ausiliatrice e dei santi possono rendere efficace il lavoro svolto, superando le proprie limitazioni e difetti. Continue reading “Renato Ziggiotti – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
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