Michele Pellerey – Formazione degli adulti e comunità di pratica oggi

Educare implica in primo luogo la disponibilità a prendersi cura dell’altro. Educare, in altre parole, coinvolge sempre particolari disposizioni etiche come il saper cogliere, nel volto e nella parola dell’altro, la sua domanda di aiuto ed esser pronto a cercare di rispondere a questo appello, impegnando in tale impresa le proprie risorse spirituali, culturali e professionali.

Nel caso del bambino, al fine di aiutarlo a crescere; in quello del giovane, per aiutarlo a inserirsi nel contesto sociale e professionale; in quello dell’adulto, per aiutarlo a uscire da situazioni difficili, problematiche o di disorientamento; nel più vasto campo delle interazioni sociali, nell’aiutare a riflettere e a individuare prospettive valide e feconde sia a livello personale che comunitario.

 

Indice:

  • 1. Primo riferimento: riflessioni previe sul concetto di competenza educativa salesiana
  • 2. Secondo riferimento: la prassi formativa salesiana delle origini
  • 3. Un approfondimento del concetto di comunità di pratica, in particolare dal punto di vista educativo
  • 4. La comunità di pratica come luogo di apprendimento professionale
  • 5. Un impegno reciproco, un’impresa comune, un repertorio condiviso
  • 6. Un’impresa comune e un repertorio condiviso
  • 7. Coltivare le comunità di pratica educativa e pastorale
  • 8. Qualche conclusione orientativa

Periodo di riferimento: 1880 – 2009

M. Pellerey, Formazione degli adulti e comunità di pratica oggi, (Forum salesiano Colonia 2009 su La formazione degli adulti), in https://sites.google.com/site/forumsalesianoitaliano/documenti/colonia.

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