Dal presente articolo si è riscontrata una chiara impressione che, a distanza di cento anni, lo stile della comunicazione salesiana ha registrato una notevole evoluzione.
Dal presente articolo si è riscontrata una chiara impressione che, a distanza di cento anni, lo stile della comunicazione salesiana ha registrato una notevole evoluzione.
Da tale relazione si ebbe chiara l’impressione che, a distanza di cento anni, lo stile della comunicazione salesiana aveva registrato una notevole evoluzione. Il suo carattere essenziale venne messo in risalto in modo particolare per le Volontarie di Don Bosco, abitualmente isolate nelle loro case e luoghi di lavoro.
F. Desramaut ha fatto un’esposizione su « la comunicazione nella comunità salesiana del secolo XIX ».
Don Albert Druart (Bruxelles) presentò i risultati di un’analisi circa il contenuto del Bulletin Salésien francese ai tempi di Don Rua (1888-1910).
Don Giovanni Raineri ha trattato il tema di « come rendere giustizia all’emigrato nella società contemporanea », tema che l ’azione salesiana deve oggi affrontare.
Una conclusione generale si è imposta: questi cristiani, riuniti in nome della loro fede e in qualità di figli di Don Bosco, ritennero di poter con ragione riflettere su un problema sociale e culturale.
La prossima ricorrenza del centenario del Bollettino Salesiano, fondato da Don Bosco a Torino nel 1877, spiega in gran parte la scelta del tema dell’ottavo colloquio internazionale sulla vita salesiana, tenutosi a Eveux, presso L’Arbresle (Francia), dal 22 al 27 agosto 1976.
Può darsi che tentando di affrontare il problema della giustizia concreta, quale si pone a un ispettore « medio » (responsabile teorico della « politica » della sua ispettoria anche in fatto di giustizia), possa contribuire a rendere più degno di fede il titolo del nostro confronto che preferirei leggere così: « L ’impegno della Famiglia salesiana per la giustizia ».
Enrica Rosanna ha presentato una lezione particolarmente chiara, dal titolo: « Linee orientative per uno studio sulla condizione della donna nella società contemporanea ».
Il sig. August Vanistendael ha presentato un campo ben definito geograficamente: « Le idee in materia di giustizia sociale difese dai cristiani dell’America Latina ». La sua personale conoscenza dei problemi e degli uomini di tale parte del mondo lo rendeva particolarmente qualificato a questo compito.
La conferenza di Don Riccardo Tonelli ha optato per una giustizia creatrice: « Giustizia è creare un ordine nuovo », affermò. Educare alla giustizia è assicurare ai giovani la capacità di assumere responsabilità personali e di giudicare le strutture sociali e politiche « con criticità e realismo ».
Don Mario Moro ha sviluppato alcune considerazioni sulla giustizia nel mondo contemporaneo.
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