Dopo la vita di s. Pietro io intendo di proseguire a raccontare le azioni degli altri sommi Pontefici, che dopo di lui governarono la Chiesa.
Dopo la vita di s. Pietro io intendo di proseguire a raccontare le azioni degli altri sommi Pontefici, che dopo di lui governarono la Chiesa.
S. Pietro è il principe degli Apostoli, primo Papa, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. Egli fu stabilito capo della Chiesa; ma la sua missione era particolarmente diretta alla conversione degli Ebrei. San Paolo poi è quell’Apostolo che fu da Dio in maniera straordina richiamato a portare la Luce del Vangelo ai Gentili.
Sebbene non sia stato don Bosco a spedire i primi membri della Famiglia Salesiana (i SDB e le FMA), il suo interesse per l’Africa è documentato; senza dubbio ci aveva pensato tante volte e ciò fu decisivo per i suoi successori.
El presente trabajo tiene como tema central el desarrollo de la obra Casa Taller «María Auxiliadora» fundada en la ciudad de Medellín en el año 1906; se ubica en un contexto histórico que describe la situación política, social y económica de Colombia entre los años 1850-1921.
P. Pican ha riportato sommariamente come ha organizzato la pastorale giovanile nell’ispettoria di Parigi: si è incontrato con uomini sicuramente meno riformabili dei discorsi.
Don Joseph Aubry ha trattato con brevità tre punti: 1) la legittimità di una vita spirituale propria dei Cooperatori; 2) i principali contenuti di detta vita; 3) alcune forme esteriori e alcuni mezzi per alimentarla.
La comunicazione di Don Antonio Calero ha risposto all’interrogativo contenuto nel titolo stesso: « La vocazione del salesiano cooperatore implica delle esigenze particolari? ».
La relazione principale sul tema, dovuta a Don Adrien van Luyn ha anch’essa riservato un largo margine all’esistenza ordinaria del cristiano. La sua concezione della missione è stata guidata dalla diagnosi — dalle tinte troppo nere per i gusti di alcuni uditori — che l ’autore ha fatto della Chiesa di oggi e dal lavoro che i laici compiono nell’ambito delle opere salesiane del posto.
Don Joseph Aubry, teologo di Lione e ormai membro del dicastero di Don E. Viganò, in un saggio che doveva servire almeno in parte di conclusione dell’insieme, ha esposto come concepiva la preghiera della comunità locale.
P. Hubert Lecomte comunica le sue riflessioni di sociologo sulla « gioventù povera ed abbandonata », che i salesiani non hanno mai cessato di considerare il campo preferito della loro azione apostolica.
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