Giovanni Bosco – Lettera da Roma alla comunità salesiana dell’Oratorio di Torino-Valdocco

Nelle pagine del fascicolo pedagogico del 1877, don Bosco mette in risalto i vantaggi del Sistema preventivo e altri motivi per cui esso dovrebbe essere preferito; ma, allo stesso tempo, egli riconosce che la “applicazione pratica” del metodo di educazione da lui proposto comporta, per gli educatori, “alcune difficoltà”.

Le difficoltà non mancarono neppure a Valdocco, specialmente nell’ambito disciplinare. Nella prima parte degli anni Ottanta del secolo XIX è sentita più volte la necessità di affrontare il delicato tema dei “castighi”. Il 9 marzo del 1883, nella “conferenza generale” o riunione di tutto il personale impegnato nel lavoro tra i ragazzi, venne messo all’ordine del giorno un argomento ritenuto “importante”: “Trovare il perché, che i giovani ci temono più di quello che ci amano”. I responsabili della casa avvertono che il fatto è contrario allo spirito salesiano o “almeno allo spirito di don Bosco”. Pochi mesi dopo – Il 4 luglio 1884 –, nella riunione del Capitolo superiore (oggi Consiglio generale) della Congregazione salesiana, lo stesso don Bosco allude alla questione della “riforma della casa dell’Oratorio” e sottolinea, a tale proposito, l’ importanza di osservare puntualmente il “regolamento che si praticava nei tempi antichi”. In queste coordinate trova punti di riferimento il testo del primo scritto riportato a continuazione: la celebre lettera da Roma del 1884 (indirizzata alla comunità salesiana di Torino-Valdocco), nella quale si racconta un “sogno” di don Bosco – esposto da questi al segretario don Giovanni Battista Lemoyne –, che riguardava lo stato dell’Oratorio di San Francesco di Sales in due momenti del suo sviluppo: prima di 1870 (aspetti positivi) e nell’attualità del 1884 (aspetti problematici). Esiste anche una redazione più breve diretta ai giovani studenti di Valdocco. “Di questa lettera [datata 10 maggio 1884] non si conosce minuta autografa di don Bosco, ma solo l’originale (in due stesure) scritto da don Lemoyne e sottoscritto da don Bosco. Ciononostante, per il suo contenuto è da considerare come uno dei più efficaci e dei più ricchi documenti pedagogici di Don Bosco”.

Periodo di riferimento: 1884

G. Bosco, Lettera da Roma alla comunità salesiana dell’Oratorio di Torino-Valdocco, in Istituto Storico Salesiano, Fonti Salesiane. 1. Don Bosco e la sua opera, LAS, Roma 2014, pp. 444-451.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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