Morand Wirth – “Orientamenti e strategie di impegno sociale dei Salesiani di Don Bosco” , in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

Nella congregazione salesiana come nella Chiesa, a provocare un nuovo approccio alla questione sociale fu anzitutto la pubblicazione, il 15 maggio del 1891, dell’enciclica Rerum novarum di Leone XIII sulla condizione degli operai.  Secondo don Bosco, il duplice fine dell’educazione consisteva nel formare allo stesso tempo «buoni cristiani e onesti cittadini». Questo motto tra i più consueti a don Bosco può essere considerato l’espressione e la sintesi del suo umanesimo educativo.

Indice:

  1. Obiettivo e limiti della relazione
  2. Un problema previo
  3. Una priorità sociale: l’educazione dei «figli del popolo»
  4. Alcuni autori e protagonisti salesiani
  5. Sempre più, sempre più lontano!
  6. Istruire ed educare attraverso la scuola
  7. Prevenzione nei quartieri popolari delle città mediante l’oratorio e le
    parrocchie
  8. Dare un «buon indirizzo» alla classe operaia
  9. Il mondo rurale e la «svolta agrìcola» di don Rua nel 1902
  10. Azione a favore degli emigrati
  11. A favore della «civiltà» nei territori di missione
  12. Stampa e cultura popolare
  13. Attività specifiche per emarginali
  14. Interventi di emergenza
  15. In conclusione: quale risonanza nella società?

 

Periodo di riferimento: 1880 – 1922

M. Wirth, Orientamenti e strategie di impegno sociale dei Salesiani di Don Bosco, in L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale. Atti del 3° Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana Roma, 31 ottobre – 5 novembre 2000, Vol. I, LAS, Roma 2001, pp. 73-105.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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