In questo articolo, Jack Finnegan descrive il nuovo profilo mistico, la persona che, attingendo all’esperienza spirituale e sacrale, ridefinisce la propria esistenza al fine di dedicarsi attivamente al proprio contesto socio-culturale.
In questo articolo, Jack Finnegan descrive il nuovo profilo mistico, la persona che, attingendo all’esperienza spirituale e sacrale, ridefinisce la propria esistenza al fine di dedicarsi attivamente al proprio contesto socio-culturale.
Quando Laura del Carmen Vicuña conclude la sua vicenda terrena, il 22 gennaio 1904, ha 12 anni, 9 mesi e 17 giorni. Breve il tempo di vita che le è stato regalato e ancora più breve quello entro il quale ha maturato e portato a pieno compimento il cammino della sequela Christi. Nonostante le limitazioni dovute al tempo e all’età, la Chiesa non ha esitato a riconoscere le virtù eroiche da lei vissute e a proporla come modello di vita cristiana soprattutto ai giovani e, il 3 settembre 1988, l’ha proclamata beata.
Continue reading “Maria Dosio – Laura Vicuña. L’impegno e il dono di sé”
Un’ esatta determinazione della posizione dello stato di fronte al problema educativo deve necessariamente partire dalla messa a fuoco dei termini principali che vi sono implicati: la personalità umana dell’educando, inserito normalmente in una famiglia o, almeno, per nascita costituito in uno specialissimo ineliminabile, naturale, rapporto con i «parentes»; la natura e i finì dell’ educazione; la natura e i fini dello stato.
Continue reading “Pietro Braido – Lo stato al servizio dell’educazione”
Non si parlerà soltanto dei diritti educativi della Chiesa, ma anche e insieme dei doveri gravi e stupendi che incombono a tutti coloro che vivono nella Chiesa attivamente responsabili, sia pure in misura diversa. I diritti anche in questo caso si riassumono in proposizioni molto semplici o troppo complicate: ovvie e lineari per chi accetta il punto di vista cattolico, estremamente logico, ragionevole alla luce delle premesse della Fede, consapevolmente e liberamente accolta; ostiche, invece, per chi vive ai margini della Chiesa, fiero della sua, «libertà»; individuale oppure per chi addirittura la giudica troppo da lontano per poterne adeguatamente valutare l’essenza, gli scopi, e la reale posizione storica.
Continue reading “Pietro Braido – Educare come missione religiosa”
Non è professione facile nemmeno quella dell’ insegnante e dell’educatore. La vita — si parla di ogni vita che diventi, in un senso o nell’altro, autentica « missione », dovere e impegno morale e religioso, nella famiglia, nel lavoro quotidiano, nella dedizione agli altri — è per tutti dono difficile. Nè la rendono più leggera la retorica o le gratuite mozioni degli affetti.
Tra le persistenti « crisi », i conflitti ideologici, i pericoli di guerra calda e fredda, nei discorsi sulla competizione pacifica e sulla coesistenza, si inserisce sempre più urgente e prepotente il tema dell’unità. Quest’ anno, in Italia, esso si esprime anche con specifico significato nelle celebrazioni centenarie della proclamata unificazione politica. È bene, dunque, che nelle varie aspirazioni e nelle realtà di fatto l’educatore sappia cogliere con crescente vivacità e concretezza validi elementi per una educazione sociale e «civica» aperta, realistica, motivata.
Ci sono avvenimenti che non «fanno notizia» semplicemente, tanto incidono sull’uomo e la sua storia. In questi ultimi mesi, alcuni di essi, cosmici o locali, sembrano dover interessare la coscienza di ognuno in modo particolarmente impegnativo. Non ne possono rimanere estranei, evidentemente, gli educatori, se è vero che essi hanno il compito di edificare l’uomo nella fase più sensibile e reattiva della sua esistenza.
Continue reading “Pietro Braido – Educazione alla pace e all’impegno cristiano nella città terrena”
Il rapporto tra “giovani e tempo” può essere accostato, dibattuto e verificato a
partire dalle prospettive più diverse. Di tanto in tanto l’educatore si trova di fronte a interventi a livello di studio o di pubblicistica che vogliono porre l’accento sulla dialettica tra questi due poli che, inevitabilmente, racchiudono un certo fascino e soprattutto alcune sfide.
Nell’articolo in questione si discute dell’educazione politica nella scuola italiana intorno al 1980, analizzandone la situazione critica. In particolare le riflessioni vertono su due punti centrali: l’esistenza e l’educazione politica non è una realtà (o un compito) chiusa in se stessa, ma si inserisce in una più ampia gamma di rapporti sociali e in un orizzonte più vasto di vitalità personale; e la gestione democratica della scuola può offrire elementi validi per superare alcune delle difficoltà indicate ma a patto che venga inserita in un quadro operativo e istituzionale molto più vasto e articolato, che riconosce, ricupera e potenzia altri fattori antichi e nuovi: famiglia, associazionismo, forze economiche e politiche, ispirazioni e strutture di orientamento culturale, morale e religioso.
Continue reading “Pietro Braido – Politica dell’educazione e educazione politica”
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Resta che, non membro di una congregazione, non legato da voti, non partecipando quotidianamente alla vita di una comunità locale, non essendo obbligatoriamente insegnante o educatore, il cooperatore, anche assiduo alle riunioni del suo gruppo, anche con mestiere o impegni extra-professionali che lo mettono in relazione con la gioventù o ad agire su di un registro sociale o relazionale, non è simile (paragonabile) al religioso, chierico o coadiutore.
Il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile presenta il tema della 16a settimana di spiritualità per la Famiglia Salesiana e ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione e preparazione. Continue reading “Luc Van Looy – “Presentazione” in “Atti della XVI settimana di spiritualità per la Famiglia Salesiana””
Fonti del lavoro elaborato da don F. Rodriguez sono le riflessioni personali sui dati raccolti in occasione delle visite della Regione Ovest sul tema della povertà religiosa salesiana; i documenti ecclesiali e salesiani; e, infine, i risultati di una inchiesta. Continue reading “Félix Dominguez,Filiberto Rodriguez – “Il vissuto della povertà religiosa e salesiana nell’Europa dell’Ovest, oggi” in “Colloqui sulla vita salesiana, 19””
L’amore dei nostri fondatori per la gioventù più povera deriva precisamente dall’intuizione profonda del fatto che l’indigenza materiale minaccia lo sviluppo della persona nel suo essere integrale, ostacolando non solo l’evoluzione fisica, ma anche quella psico-sociale e morale-religiosa. Continue reading “Gertrud Stickler – “Povertà, indigenza o beatitudine? Approccio psicologico” in “Colloqui sulla vita salesiana, 19””
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