Pina del Core – Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici

È proprio vero che la preghiera nella vita salesiana oggi fa problema? Perché sembra che sia diventato più problematico di ieri vivere la preghiera, nucleo centrale di ogni vocazione e di ogni spiritualità? La preghiera non è più lo spazio e l’interesse primario che, prima di ogni
altra cosa, crea la comunità e rende feconda ogni attività e missione?

 

Questi ed altri interrogativi si addensano intorno a questa realtà così importante per la vita consacrata salesiana e che sembra “fare problema”. Eppure siamo profondamente convinti che la preghiera, sia nella sua forma individuale che comunitaria, è essenziale se vogliamo attraversare, senza eccessive perdite, la crisi vocazionale – che è soprattutto crisi di fede – che ha investito la cultura e la società in cui siamo immersi.

Indice:

  • 1. Un disagio sommerso e persistente
    • 1.1. Preghiera e relazioni
    • 1.2. Preghiera e spiritualità
  • 2. Alcune difficoltà comuni
    • 2.1. Il rischio della dispersione
    • 2.2. La fatica del rientrare in se stessi
    • 2.3. È solo questione di “attivismo”?
    • 2.4. La fuga dalla solitudine e dal silenzio
    • 2.5. Non saper “perdere tempo”: il tempo delle relazioni e
      dell’ascolto
  • 3. Verso una interiorità “ritrovata”

Periodo di riferimento: 2003

P. Del Core, Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici, in «Quaderni di spiritualità salesiana 1», Nuova serie-1, Roma, 2003, 13-28.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

Stanisław Zimniak – “Salesiani nella Mitteleuropa. Preistoria e storia della provincia Austro-Ungarica della Società di S. Francesco di Sales (1868 ca. – 1919)”

Lo studio monografico fin qui condotto ha permesso di osservare da vicino un “frammento” della vita della società di S. Francesco di Sales e cioè il continuo progresso dell’ispettoria austro-ungarica. Nel 1887 erano stati 2 i salesiani ad iniziare l’apostolato a Trento; nel 1905, l’anno della fondazione dell’ispettoria degli Angeli Custodi, erano 107. Quando nel 1919 avvenne la sua divisione nell’ispettoria polacca e in quella tedesco-ungarica, il numero dei soci si aggirava sui 415, quasi il 10% di tutti i membri della società. Continue reading “Stanisław Zimniak – “Salesiani nella Mitteleuropa. Preistoria e storia della provincia Austro-Ungarica della Società di S. Francesco di Sales (1868 ca. – 1919)””

Arcadio Cuadrado,Julián Sánchez – “Inchiesta sulla vocazione salesiana nella Spagna contemporanea” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

Le inchieste sulle vocazioni salesiane nel 1981, realizzate in due ispettorie spagnole particolarmente vivaci (Madrid e Bilbao), i cui risultati furono esposti da don Arcadio Cuadrado e don Juliàn Sànchez, fecero intendere che il servizio ai giovani è oggi un motivo d’impegno dominante nelle giovani generazioni salesiane.

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Maria Pia Onofri – “La vocazione salesiana del Cooperatore. Identità e problematiche. Comunicazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

I Cooperatori salesiani pongono problemi particolari di identità sia giuridica che culturale, e Maria Pia Onofri li denunciò con grande libertà di parola. La loro autonomia è spiacevolmente ristretta in una Famiglia dove, da sempre, i religiosi e le religiose mantengono il potere e l’iniziativa.

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Severino De Pieri – “Aspetti psicologici della vocazione salesiana. Relazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

I problemi del sorgere e del maturare delle vocazioni salesiane dei differenti gruppi emersero il secondo giorno con la relazione di Severino De Pieri. Questa relazione su gli « Aspetti psicologici della vocazione salesiana » portò il punto di vista dello psicologo.

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Guido Gatti – “Origine e sviluppo della vocazione salesiana. Relazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

Guido Gatti ha trattato della « origine e sviluppo della vocazione salesiana », che ha presentato come un tutto. Il processo vocazionale è coestensivo a tutta la vita; in esso sono importanti tanto le rinunce quanto le soddisfazioni.

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Jesús Mairal – “Vocazioni e comunicazione sociale. Comunicazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

La Spagna crede, oggi più ancora di ieri, alle possibilità che offre l’aspirantato, vivaio e centro di formazione dei giovani reclutati. I campi vocazionali, i weekends vocazionali, le giornate dei giovani amici di don Bosco, la partecipazione di cappellani salesiani a diverse associazioni cristiane di giovani, offrono risultati differenti.

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Riccardo Tonelli – “Accoglienza e formazione dei giovani nella comunità. Relazione” in “Colloqui sulla vita salesiana, 10”

Riccardo Tonelli ha definito il ruolo delle comunità nel sorgere e maturare delle vocazioni salesiane. Secondo don Tonelli, esse nascono, come la fede che suppongono, più di un contesto narrativo ed evocativo che in un contesto argomentativo.

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Don Pietro Ceresa – Il centro salesiano di documentazione storica e popolare mariana

Abstract

Il Santuario di Maria Ausiliatrice a Torino, in regione «Valdocco», fu al centro della vita apostolica di San Giovanni Bosco. Lo contemplò nei suoi sogni fin dal 1844, come tappa di arrivo e di consolidamento della sua opera, allora soltanto agli inizi. Il Santo udì, a proposito della chiesa che avrebbe dovuto costruire, una misteriosa voce: la «Signora», a lui fanciullo presentata come «Maestra e Guida della sua missione», gli ripeteva «Qui la mia casa, da qui la mia gloria».

Periodo di riferimento: 1864 – 1868

Don P. Ceresa, Il centro salesiano di documentazione storica e popolare mariana, in «Centro Mariano salesiano»

Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
Centro Studi Don Bosco

Pietro Braido – Religiosi nuovi per il mondo del lavoro

II presente lavoro, si propone tre obiettivi principali, raccogliendosi prevalentemente intorno a tre gruppi di concetti e di intuizioni:
1) introdurre storicamente ad una rapida e precisa conoscenza della genesi e dello sviluppo dell’idea e della realtà del «Coadiutore» in seno alia Famiglia Salesiana, in quanto Società religiosa specificamente consacrata all’educazione della gioventù; 2) offrire la raccolta, per quanto possibile completa, dei documenti salesiani ufficiali o di una certa importanza,
dislocatisi lungo tutta la storia della Società dai primordi al 1960; 3) tentare un primo rapido «profilo» del Coadiutore Salesiano, alla luce dei suoi essenziali impegni religiosi e educativi, timida premessa ad un tipo caratteristico di teologia, di morale e di spiritualità «professionale»

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Mathew Kapplikunnel – “Father Philip Thayil: visionary and innovator (1917-2003)” in “Ricerche Storiche Salesiane”

It is quite natural that anyone who intends to profile a Salesian personality in South India would quite naturally think of Fr. Philip Thayil as someone deserving of being made known to a wider Salesian readership.

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