Francesco Motto – “Ricordi e riflessi di un’educazione ricevuta. Un ex allievo del primo Oratorio scrive a don Bosco” in “Ricerche Storiche Salesiane”

Fra le «fonti» di genere e valore diverso, atte a favorire una piena intelligibilità degli scritti propriamente pedagogici, crediamo che si possa, anzi, si debba porre la corrispondenza «d’amorosi sensi» intercorsa fra i giovani e don Bosco, corrispondenza della quale intendiamo qui offrire un significativo saggio. Se infatti è vero che il sistema educativo di don Bosco si è tradotto in documenti riflessi dopo che si è concretizzato nel vissuto quotidiano di Valdocco, è altrettanto vero che il volto di questo vissuto è prima di tutto quello dei giovani da lui accostati. Si pensa che il risultato dell’educazione impartita all’Oratorio di Valdocco è rilevabile sia «cogli occhi di don Bosco» che scopre tale risultato nei comportamenti ed atteggiamenti assunti dai giovani, sia «cogli occhi dell’educando» che esprime con sincerità le risonanze, non solo esteriori, degli interventi pedagogici di cui è stato oggetto o testimone. Con l’analisi comparata delle due facce della stessa medaglia si è in condizione di stimolare l’intelligenza e la fantasia onde ricostruire il meno infedelmente possibile quell’«opera d’arte» che era la vita del «piccolo mondo antico» del primo Oratorio di don Bosco.

Periodo di riferimento: 1867

F. Motto, “Ricordi e riflessi di un’educazione ricevuta. Un ex allievo del primo Oratorio scrive a don Bosco” in «Ricerche Storiche Salesiane», 6 (1987) 11, 359-368.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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