I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
I salesiani presero in carico il Vicariato di Mendez e Gualaquiza (Ecuador) nel 1893 e, dopo un breve periodo di esplorazione dell’area geografica, furono disposti a intraprendere il loro piano di missione.
Dopo le vacanze natalizie, il Rettor Maggiore dà qualche notizia e fa delle garanzie, va bene di gran lunga passare un anno felice e ripieno di meriti. Continue reading “Michele Rua – “Ringraziamenti – Vicariato di Mendez. Profitto nostro e delle anime” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
Nell’anno centenario della fondazione del primo Oratorio è bene mettere nella miglior luce il grande dono che la Vergine Immacolata fece alla gioventù guidando il suo fedele servo Don Bosco a questa terra benedetta, destinata ad essere centro e foco d’irradiazione delle Opere salesiane a salvezza delle anime.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Nel luglio del 1901 sul «Bollettino salesiano» comparve un articolo dal titolo «Il fondamento dell’educazione salesiana» che si può assumere come emblematico documento degli orientamenti e degli scopi della Società salesiana in campo educativo.
“Don Bosco, nei primi tempi dell’opera sua, riusciva, pur in mezzo alle altre sue numerose occupazioni, a scrivere di quando in quando a ciascuno de’ suoi figli in particolare preziose norme, incoraggiamenti e ammonizioni, che ancor oggi sono per noi testimonianza eloquente
del suo ardente amor di Dio e del suo zelo per la salvezza delle anime. […] Solo il prete salesiano può far rivivere in sè Don Bosco in tutta la pienezza della sua personalità, perchè
solo chi è prete può ricopiare integralmente un altro prete. Ma, ripeto, oltre all’averne la possibilità, egli ne ha lo stretto dovere. […]
Se vogliamo trovare ancora una connotazione dell’operato dei salesiani al Castro Pretorio, è opportuno rifarsi a giudizi che possano riassumere e qualificare la loro azione educativa. È vero che le considerazioni in questo caso potrebbero risultare generiche, ma sappiamo che l’impronta di don Bosco è stata duratura e tale da rappresentare il collante dell’azione dei salesiani in tutte le parti in cui hanno operato.
Nella lettera il Rettor Maggiore si concentra sull’importanza del Concilio Ecumenico Vaticano II. Esprime la sua gioia e gratitudine per essere coinvolto nel Concilio, descrivendo l’evento come un momento storico senza precedenti per la Chiesa cattolica. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
A fronte della fondazione di tante opere materiali potrebbe sorgere anche oggi, come cento anni fa, la domanda se mons. Fagnano sia stato un imprenditore, un costruttore di opere ecclesiali, sociali, educative, oppure un missionario unicamente votato alla diffusione del vangelo.
Accanto a mons. Giuseppe Fagnano nell’estremo sud del mondo operarono eroicamente “per la salvezza delle anime”, ma senza trascurare i corpi e la scienza, altri missionari salesiani.
Questi ed altri missionari-pionieri come loro (cattolici e protestanti), sono ormai parte della storia del territorio magellanico e non potranno passare inosservati nelle non lontane celebrazioni per il quinto centenario della scoperta dello stretto.
Nel maggio 1868 don Bosco fu invitato dal vescovo di Alba, l’amico Eugenio Galletti, a tenere il panegirico di san Filippo Neri al clero della sua diocesi. Egli compose con molta cura il discorso, concentrando l’attenzione sullo zelo apostolico e sul metodo pastorale di Filippo.
Nel 1981 Carlo Colli pubblicò uno studio intitolato Lo Spirito di Mornese. L’eredità spirituale di S. Maria D. Mazzarello. L’interesse è centrato sul carisma dell’Istituto e lo “spirito di Mornese” appare come l’eredità spirituale di Maria Domenica Mazzarello.
Il progetto fondamentale di don Bosco era “religioso”: “salvare le anime”. Di fronte però ai giovani concreti di cui ci si occupava poco o nulla, il suo cuore di prete, pieno di sollecitudine per i loro bisogni quotidiani, “ha reagito” con interventi nell’ambito sociale e persino politico.
Don Ricaldone comunica, con un po’ di ritardo una disposizione dell’Em. mo Card. Giovanni Mercati, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa. Egli, il 1° novembre 1942, inviava per incarico del S. Padre, una lettera agli Ecc.mi e Rev.mi Ordinari d’Italia per il censimento degli Archivi e delle Biblioteche ecclesiastiche. Quando, nel dicembre del 1937, inviò alle Case la Circolare che trattava ampiamente l’argomento delle Biblioteche, avrebbe voluto completarla quasi subito con un’altra sugli Archivi. Infatti, dopo aver consultato alcuni esperti e radunato il materiale necessario, fece la stesura di detta circolare. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
“Pax vobis!” “La pace sia con voi!” Don Pietro Ricaldone prega Iddio che voglia far giungere la soavità della sua pace a tutti i punti della terra ove i Figli di S. Giovanni Bosco lavorano per la salvezza delle anime. È voce angelica, anzi divina, questa della pace: perchè la pace si gode solo quando a Dio si è uniti nella carità e nell’osservanza della sua legge di amore. Lontani da
Lui, odio, divisioni, conflitti, stragi, morte. E’ necessario pregare per le povere vittime e correre a
soccorso dei fratelli che gemono nel dolore, nella miseria, nell’accasciamento materiale e morale. È questa la missione.
La lettera si focalizza sull’importanza della pace interiore e della guida spirituale all’interno della comunità salesiana, secondo gli insegnamenti di Don Bosco.
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