In Occidente, la separazione dei sessi nell’educazione, conseguenza dei diversi ruoli di volta in volta attribuiti al maschio e alla donna nella società, è stata generalmente di regola fino al sec. XIX. Solo alcuni uomini già nell’epoca antica avevano utopisticamente immaginato possibile la coeducazione dei ragazzi e delle ragazze insieme. Platone (429-347 a.C.), nel libro V di Repubblica, affermava che la differenza dei sessi non includeva quella delle attitudini, ivi comprese quelle per la guerra. Ipotizzava per le donne, così immaginate, le stesse funzioni e la stessa educazione degli uomini. Tommaso Campanella (1568-1639) prevedeva nella sua Città del sole (1602) una certa coeducazione dei sessi, conseguenza abbastanza logica della sua teoria sulla comunione dei beni e, nello stesso tempo, del suo progetto di rendere possibile a tutti l’educazione e l’istruzione.
Indice:
- La coeducazione a scuola in Occidente fra il 1920 e il 1970
- La scuola primaria mista in Francia a metà del sec. XIX
- L’educazione secondaria delle ragazze nel sec. XIX
- L’emancipazione della donna
- Le «scuole nuove»
- La necessaria separazione dei sessi secondo Pio XI (1929)
- I dibattiti sulla coeducazione
- La vittoria della coeducazione negli anni Sessanta
- La «culture des copains» come conseguenza della mixité scolastica
- La falsa «riuscita» scolastica delle ragazze delle scuole miste
Periodo di riferimento: 1880 – 1970
F. Desramaut, Dalla separazione dei sessi alla coeducazione scolastica. Dati, cause e conseguenze di una evoluzione in “Colloqui sulla vita salesiana, 16”, Toulon, Francia, 30 ottobre – 2 novembre 1992, LDC, Leumann (TO), 1993, 83-105.