Non stupisce che Gesù si sia presentato in veste di straniero. Lo straniero è una persona diversa, che ha un’ altra cultura o un’ altra fede; lo straniero disturba perché non entra nel nostro schema di pensiero e nelle nostre abitudini. Accogliere lo “straniero” è far sì che si senta a casa sua, a suo agio; che trovi uno spazio libero dove poter entrare e scoprire se stesso come creatura libera. Accogliere, in questo senso, non vuol dire cambiare le persone ma offrire lo spazio in cui, chi accoglie e chi viene accolto, vivono un momento di comunione e di pace nuova. Lo “straniero”, certe volte, è profetico; fa cadere le nostre barriere e le nostre paure; oppure ci fa prendere coscienza che queste esistono e le rinforza ancora di
più. Accogliere quindi è sempre un rischio, un incomodo. Ma Gesù non viene forse a disturbare le nostre abitudini, le nostre comodità, le nostre stanchezze? (Vanier, 2002, 299-318)
Continue reading “Jesús Manuel García – “«Ero straniero e mi avete accolto». Accoglienza e ascolto nel cammino di accompagnamento spirituale” in “Quaderni di spiritualità salesiana. Nuova serie-2”” →