Questo studio si propone di presentare le premesse e gli inizi delle opere salesiane a Costantinopoli e Smirne dalla prima proposta fatta a don Bosco (1815-1888) a quelle fatte al suo successore don Michele Rua (1837-1910).
Ne seguiranno pure i lenti e travagliati sviluppi dei primi anni fino al 1910. Il tutto inquadrato nella situazione politica dell’epoca: quella interna dell’impero ottomano con le sue leggi, usi e costumi non facilmente comprensibili da salesiani zelanti, ma inesperti; ma pure quella internazionale, con le mire ambiziose dei paesi europei, Francia e Italia in testa che, senza tanta discrezione, cercano di estendere il loro influsso culturale a fini politici, servendosi pure, per lo più indirettamente, di istituzioni e persone religiose che ad esse fanno riferimento per via della nazionalità.
Indice:
- L’impero ottomano a cavallo tra il XIX e il XX secolo
- Costantinopoli e Smirne: città cosmopolite, ma a compartimenti stagni
- Rivalità franco-italiane
- Primi approcci con i salesiani. Proposte e progetti: Costantinopoli
- Proposte e progetti per Smirne
- Nuove proposte e nuove trattative per Costantinopoli
- Le trattative si spostano in Oriente tra desideri e realtà
- La convenzione con l’ANMI apre le porte di Costantinopoli e di Smirne
- Stabilità precaria a Smirne, incertezze e speranze a Costantinopoli
- L’interminabile imbroglio delle leggi ottomane
- Costantinopoli: verso la sede definitiva
- Visita di don Rua e visita straordinaria (1908)
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1867 – 1910
V. Pozzo, “La tormentata storia dell’Opera salesiana nel cuore dell’impero ottomano fra otto e novecento” in «Ricerche Storiche Salesiane» 29 (2010) 56, 227-285.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano