Abbiamo voluto raccogliere e classificare alcune concezioni della funzione salesiana nella Chiesa, tali quali furono vissute o trasmesse da quasi centodieci anni.
Abbiamo voluto raccogliere e classificare alcune concezioni della funzione salesiana nella Chiesa, tali quali furono vissute o trasmesse da quasi centodieci anni.
Il brano in esame offre una prospettiva sulla prevenzione della delinquenza giovanile, concentrandosi sull’approccio educativo presso Valdocco di Argenteuil, una zona periferica parigina caratterizzata da alloggi sociali, disoccupazione elevata e una popolazione giovane e diversificata etnicamente e religiosamente.
Continue reading “Jean-Marie Petitclerc – “La formazione religiosa nel Valdocco di Argenteuil” in “Proporre la fede nella cultura contemporanea. Riflessioni salesiane””
La drammatica situazione dei cristiani in Medio Oriente, e soprattutto del cristianesimo arabo, ci induce a riflettere su un tema che, almeno in parte, è strettamente inerente a ciò che i recenti avvenimenti ci hanno suggerito. La finalità, in particolare, che ci prefiggiamo con il presente intervento non è tanto quella di evidenziare il rapporto tra salesianità e politica in determinate zone del mondo salesiano, quanto quella di analizzare come i salesiani fuori l’Italia si sono rapportati con la politica largamente “culturale” messa in atto all’estero dai governi italiani del periodo crispino, giolittiano e soprattutto fascista.
Don Bosco pubblica la Vita del giovanetto Savio Domenico nell’aprile 1859 come fascicolo della collana mensile “Letture Cattoliche”, giunta al suo sesto anno di attività. Con questo piccolo e importantissimo libro si può considerare chiuso il primo periodo dell’azione pastorale e educativa del santo. Pochi mesi dopo, infatti, il 18 dicembre, si costituirà ufficialmente la Società Salesiana, e inizierà una nuova fase della vita di don Bosco, quella che lo vedrà fondatore di famiglie religiose, consolidatore e diffusore di un’opera che da Torino sarà esportata a livello mondiale con successo crescente.
The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture. Part of the debate involves the English perception that some aspects of Don Bosco’s Preventive System to the eyes of some foreign Salesians the existence of corporal punishment in Salesian schools was a direct contradiction of Don Bosco’s approach to education. In order to understand this cultural incomprehension, this essay looks at the nature of the English educational context in Victorian England. It will highlight one particular issue where the Salesian approach to education was significantly modified by its experience in England i.e. how corporal punishment came to be incorporated into the practice in the English Salesian schools.
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La politica educativa dell’istituto di fronte alle situazioni di povertà e di marginalizzazione non impegna solo settorialmente, nelle zone di frontiera. Richiede una mobilitazione della comunità educante mondiale: questa è la prima convinzione da cui leggere il nuovo impegno FMA. Continue reading “Carla Barberi – “La politica educativa dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di fronte alla povertà” in “Colloqui sulla vita salesiana, 19””
Siccome la coeducazione è un’opera realizzata in comune a seconda dell’atteggiamento dei religiosi educatori di fronte ai collaboratori laici — uomini e donne —, l’opera coeducativa diventa possibile o meno, oppure risulta facile o meno. Continue reading “José Ramón Alberdi – “La separazione fra i sessi e la coeducazione nella tradizione salesiana” in “Colloqui sulla vita salesiana, 16””
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