Aldo Giraudo – «Il cotanto utile istituto detto Oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario

Nella Torino di metà Ottocento la difficile situazione economica aggravò il disagio sociale incrementando immigrazione e pauperismo. I giovani dei ceti poveri mostravano segni di irrequietezza e preoccupavano opinione pubblica e autorità.

Sia l’antico sistema di beneficenza, legato alle congregazioni di carità parrocchiali, che il controllo poliziesco messo in atto dal Vicariato di città risultavano inadeguati.

La risposta operativa di don Bosco e l’efficacia della sua formula educativa, unite alla scelta di evitare lo scontro politico e alla costante opera di informazione, gli attirarono consensi e sostegno. Mentre la stampa enfatizzava i benefici sociali dell’Oratorio, don Bosco otteneva la fiducia dell’arcivescovo Fransoni e il sostegno di Urbano Rattazzi grazie alla sua capacità di offrire soluzioni concrete muovendosi con intelligente prudenza in una situazione politica incandescente.

Così, nonostante lo scontro tra ceto dirigenziale e mondo cattolico l’opera del prete di Valdocco si consolidò offrendo un modello socio-religioso più adatto ai nuovi scenari in cui andava formandosi lo Stato unitario.

 

Indice:

  • 1. Sviluppo demografico a Torino e problemi sociali
  • 2. Il Vicariato di politica e polizia e il problema dei giovani discoli
  • 3. La risposta operativa di don Bosco al problema dei giovani poveri e abbandonati, lungi da ogni spirito di parte
  • 4. L’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni a don Bosco e al suo metodo
  • Conclusione

Periodo di riferimento: 1841 – 1859

A. Giraudo, «Il cotanto utile istituto detto Oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario, in «Salesianum» 73 (2011) 443-469.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana
Università Pontificia Salesiana

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