Grazia Loparco – “Don Rua e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra continuità e innovazioni”, in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Don Michele Rua, coetaneo di Maria D. Mazzarello (1837-1881), ebbe contatti con le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) dalle origini. Il confronto tra i compiti da lui svolti accanto a don Bosco e la precisazione delle figure di riferimento per le religiose “aggregate” alla congregazione salesiana, delineano gli ambiti della sua interazione fino al 1888. Nei ventidue anni di rettorato, poi, il suo legame con l’Istituto fu segnato da alcune trasformazioni istituzionali, provocate dalla Santa Sede e dallo sviluppo della congregazione. Esse maturarono in un contesto storico dinamico e talora conflittuale, con ripercussioni specifiche sulle istituzioni religiose e femminili.
In questo studio ci concentriamo sul periodo 1888 – 1910, in cui le FMA passarono da 415 a 2716; le loro case da 54 a 320, senza contare quelle di breve durata. Un anno importante, rispetto all’impostazione di governo data da don Bosco nelle Costituzioni3, fu il 1906 in cui maturò un cambio giuridico con la separazione delle due congregazioni salesiane.

Indice:

• Introduzione
• 1. Il profilo istituzionale del successore di don Bosco in relazione all’Istituto
  delle FMA
  • 1.1. L’incidenza di don Rua nella strutturazione istituzionale
  • 1.2. Una guida mediata dai salesiani a livello locale
  • 1.3. Presenza sollecita e discreta al momento dell’autonomia
  • 1.4. La gestione dei cambiamenti economici
• 2. L’orientamento per le fondazioni
• 3. L’incoraggiamento all’apertura sociale
• 4. L’influsso nell’ambito educativo e disciplinare
• 5. Sottolineature di carattere spirituale e ascetico
• 6. La comunicazione istituzionale e lo stile relazionale
• 7. Spunti conclusivi

Periodo di riferimento: 1888 – 1910

Istituzione di riferimento:
ACSSA