Come si è trasformato, 150 anni dopo Don Bosco, il suo Sistema Preventivo nei diversi contesti del mondo? Quali valori, pratiche e linguaggi ne mantengono viva l’intuizione originaria, e come questa si declina nelle diverse culture e società?
Da questi interrogativi nasce il progetto internazionale “Rethinking Salesian Education” (2025–2027), promosso dall’Università Pontificia Salesiana e la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium in stretta collaborazione con le direzioni generali SDB e FMA, con l’obiettivo di rileggere e rivitalizzare il pensiero pedagogico salesiano a livello di Famiglia salesiana, alla luce dei processi di trasformazione interculturale e tardo-moderna che caratterizza la società contemporanea.
Un quadro teorico interculturale La ricerca si fonda su un impianto teorico ispirato ai principali studiosi dei sistemi di valori e delle dimensioni culturali. La finalità è di analizzare come alcuni elementi significativi, quali l’individualismo o il collettivismo, la comunicazione ad alto o basso contesto, le forme di leadership gerarchica o partecipativa, e l’integrazione tra fede e cultura, influenzino la pratica educativa nelle opere salesiane.
In altre parole, il progetto intende comprendere come la pedagogia di Don Bosco sia capace di “inculturarsi” nei diversi contesti, conservando la propria identità carismatica ma declinandosi in forme nuove e spesso sorprendenti. Un approccio metodologico integrato per leggere la complessità.
Ricerca quantitativa con le équipe ispettoriali di Pastorale Giovanile (SDB e FMA).
Il disegno di ricerca prevede un approccio misto, quantitativo e qualitativo, articolato in quattro componenti principali e orientato a una lettura integrata della complessità educativa nei diversi contesti salesiani.
Le équipe di tutto il mondo parteciperanno alla raccolta dati attraverso questionari standardizzati tradotti in molteplici lingue, con l’obiettivo di misurare i valori e le rappresentazioni culturali che orientano la visione educativa dei responsabili salesiani.
Indagine quantitativa tra i giovani.
Giovani provenienti da scuole, oratori, centri di formazione professionale, università salesiane e opere sociali saranno coinvolti per valutare l’impatto percepito dell’educazione salesiana nella loro crescita personale, nei valori assunti, nella progettualità di vita e nella dimensione spirituale.
Focus group qualitativi.
I focus group consentiranno di raccogliere le narrazioni delle équipe educative intorno ai grandi temi del Sistema Preventivo: la fiducia nei giovani, la relazione educativa, l’amorevolezza, il ruolo dell’educatore come guida e testimone. Questi racconti offriranno uno sguardo “incarnato” sul vissuto pedagogico nei diversi contesti educativi.
Analisi documentale dei progetti pastorali ispettoriali.
Tutti i documenti strategici delle ispettorie salesiane saranno esaminati con strumenti di analisi tematica allo scopo di verificare come i valori salesiani si traducono in scelte e programmi educativi, e per confrontare l’orientamento valoriale espresso con quello effettivamente vissuto nelle comunità educative.
I dati raccolti confluiranno in un’analisi comparativa su scala mondiale: gli strumenti quantitativi permetteranno di individuare similitudini e differenze tra aree geografiche e culturali, mentre i dati qualitativi offriranno chiavi interpretative più profonde. Attraverso questa prospettiva integrata sarà possibile riconoscere le strategie educative più efficaci e identificare buone pratiche che potranno ispirare altre realtà salesiane.
Educare tra cultura e carisma
“Rethinking Salesian Education” non è solo una ricerca accademica: è un’occasione per ascoltare le voci dei giovani e degli educatori che ogni giorno incarnano l’eredità di Don Bosco nei contesti più diversi. Dal confronto tra persone, culture e esperienze nasce la possibilità di rinnovare il Sistema Preventivo come pedagogia universale della speranza, capace di formare “buoni cristiani e onesti cittadini” in ogni parte del mondo.
Email istituzionale della ricerca: salesianedu@unisal.it