Attento alle sfide e alle nuove frontiere individuate dal CG26, il Progetto Europa intende impegnare tutta la Congregazione nel rafforzamento del carisma salesiano in Europa, soprattutto mediante un profondo rinnovamento spirituale e pastorale dei confratelli e delle comunità, al fine di continuare il progetto di Don Bosco a favore dei giovani, specialmente i più poveri. Esso è stato preparato dal Rettor Maggiore e dal Consiglio Generale, a cui il CG26 ha affidato tale compito, dopo avere coinvolto gli Ispettori di Europa con i loro Consigli ispettoriali.
Il quadro di riferimento è costituito dallo “Strumento di lavoro” preparato dal Rettor Maggiore e da lui presentato nell’Incontro degli Ispettori di Europa, che ha come titolo “Per una rinnovata presenza salesiana in Europa”. In esso vengono indicati la natura, gli obiettivi e le strategie del Progetto, che sono poi da concretizzare da parte della Commissione per il Progetto Europa nominata dal Rettor Maggiore. Il Progetto non si sofferma quindi sugli obiettivi e sulle strategie, ma presenta solamente le aree e gli interventi; le aree stanno ad indicare le priorità, mentre gli interventi propongono le azioni concrete da realizzare.
Le aree del Progetto sono state individuate nell’Incontro degli Ispettori di Europa. Esse indicano le tre scelte prioritarie del Progetto e riguardano: la rivitalizzazione endogena della presenza salesiana, la ricollocazione e il ridimensionamento delle presenze, il rafforzamento delle Ispettorie più bisognose con personale salesiano. Tali aree non sono diverse dalle priorità del CG26; ne sono invece una concretizzazione per l’Europa. Al riguardo nell’Incontro degli Ispettori di Europa il Rettor Maggiore ha affermato che “l’assunzione integra e cordiale e l’adempimento generoso delle linee di azione del CG26 sono il cammino ovvio ed unico” del Progetto Europa.
Per questo la prima e fondamentale priorità del Progetto Europa consiste nel fortificare l’esperienza di fede e l’opzione vocazionale del salesiano, la sua formazione e spiritualità, la vita della comunità, la cura delle vocazioni alla vita consacrata salesiana. La seconda priorità sta nella ricollocazione e ristrutturazione delle presenze in base a criteri di significatività, al fine di indicare dove e come condurre avanti la missione salesiana nell’avvenire. Infine, la terza priorità sta nel creare le condizioni necessarie per l’accoglienza cordiale dei salesiani di altre Regioni della Congregazione, che si impegnino nell’evangelizzazione dell’Europa con un’attenta inculturazione.
Gli interventi del Progetto si riferiscono a tre livelli diversi: Rettor Maggiore e Consiglio generale, Regioni, Ispettorie. In ognuno dei tre livelli gli interventi cercano di tenere presente la molteplicità dei soggetti coinvolti; altri soggetti già esistenti dovranno essere meglio specificati. Per esempio, oltre al Rettor Maggiore e al Consiglio, ci sono i Dicasteri e la Commissione per il Progetto Europa. A livello di Regioni, non sono le stesse le responsabilità delle Regioni di Europa rispetto a quelle delle altre Regioni della Congregazione; ci sono poi le Conferenze degli Ispettori della Regione, le Visite di insieme, gli Incontri degli Ispettori di Europa, ecc. Un’analoga diversificazione si ha anche a livello ispettoriale. La Commissione per il Progetto Europa potrà valutare meglio in seguito i diversi soggetti e processi di coinvolgimento.
L’approvazione di questo documento del Progetto Europa è avvenuta nella seduta del Consiglio Generale di martedì 27 gennaio 2009.
Periodo di riferimento: 2008 – 2014
Rettor Maggiore e Consiglio Generale, Progetto Europa. Sessennio 2008-2014, Editrice S.D.B., Roma 2009.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB