Riccardo Tonelli ha definito il ruolo delle comunità nel sorgere e maturare delle vocazioni salesiane. Secondo don Tonelli, esse nascono, come la fede che suppongono, più di un contesto narrativo ed evocativo che in un contesto argomentativo.
La proposta vocazionale deve essere fatta, la tradizione salesiana invita a farlo in modo esplicito e a ragione. Ma siccome deciderà d’una scelta di vita per Dio e per il Cristo, tale proposta non nascerà che da « un’esperienza che si fa messaggio ».
L’accoglienza dei giovani nella comunità dovrà essere « promozionale », ha continuato il relatore. « L’accoglienza è il luogo e la condizione della formazione, il luogo di una intensa, affascinante esperienza vocazionale, fino alla sua eventuale radicalizzazione nella consacrazione e nel ministero ordinato ».
La promozione vocazionale è un aspetto importante dell’opera educativa.
Indice:
- Difficoltà
- 1. Per impostare il problema
- 2. Le comunità offrono ai giovani un progetto di esistenza cristiana attraverso una esperienza che si fa messaggio
- 3. La comunità dà le ragioni dei gesti di speranza che pone, « raccontando » la storia di Gesù
- 4. L’accoglienza promozionale come anticipazione di vita nuova
- Discussione: La relazione
- Propensione all’irrazionalità?
- Esperienza e messaggio nella proposta di fede
- La proposta vocazionale per mezzo della comunità
- La narratività
- Altri tipi di interventi nella pastorale delle vocazioni: proposte esplicite, mediazioni sociali…
- Le comunità di invito e di proposta devono essere perfette?
Reference time period: 1971 – 1981
R. Tonelli, Accoglienza e formazione dei giovani nella comunità. Relazione in “Colloqui sulla vita salesiana, 10” , Barcellona-Tibidabo 23-28 AGOSTO 1981, LDC, Leumann (TO) 1982, 195-223.