La relazione della seconda giornata di J. Aubry aiutò a riflettere sugli anziani partendo dai dinamismi spirituali della condizione dell’anziano.
Indice:
- Premessa: Chi è il salesiano anziano?
- La condizione di anzianità del salesiano e della Figlia di Maria Ausiliatrice alla luce della fede cristiana e religiosa
- 1. Ogni fase della vita del salesiano ha la propria consistenza e validità
- 2. Il salesiano non cessa mai di essere la tale persona chiamata, consacrata e mandata, «in speciale alleanza» con il Dio della sua professione
- 3. Ognuno è chiamato a crescere senza sosta verso la maturità spirituale
- 4. Quarta convinzione di fede: la missione salesiana non si può ridurre alle attività e opere concrete, per quanto decisive siano
- La vita spirituale del salesiano anziano: risposta a nuovi appelli
- 1. Il tempo della saggezza: chiamato ad accogliere il dono della sapienza di Dio, così diversa da quella del mondo
- 1.1. Crisi di povertà e di paura
- 1.2. Superamento per mezzo della saggezza
- 2. Il tempo dell’amicizia: chiamato a scoprire un nuovo stile di presenza in comunità
- 3. Il tempo dell’apostolato della presenza: chiamato a scoprire un nuovo modo di praticare il «da mihi animas»
- 4. Il tempo della contemplazione e dell’abbandono: chiamato a lasciare che il Padre prenda sempre più l’iniziativa
- 5. Il tempo della vigilanza e della speranza: chiamato ad unirsi più strettamente al Cristo crocifisso e risorto
- 1. Il tempo della saggezza: chiamato ad accogliere il dono della sapienza di Dio, così diversa da quella del mondo
- Conclusione: prepararsi. Preparare i fratelli e le sorelle
Periodo di riferimento: 1973 – 1989
J. Aubry, Dinamismi spirituali del salesiano nella condizione anziana in “Colloqui sulla vita salesiana, 15”, Fatima 27 Agosto – 1 Settembre 1989, LDC, Leumann (TO) 1990, 227-249.