Guy Avanzini – “La spiritualità di un Cooperatore salesiano. Testimonianza” in “Colloqui sulla Vita Salesiana 20”

Resta che, non membro di una congregazione, non legato da voti, non partecipando quotidianamente alla vita di una comunità locale, non essendo obbligatoriamente insegnante o educatore, il cooperatore, anche assiduo alle riunioni del suo gruppo, anche con mestiere o impegni extra-professionali che lo mettono in relazione con la gioventù o ad agire su di un registro sociale o relazionale, non è simile (paragonabile) al religioso, chierico o coadiutore.

Come allora definire e caratterizzare in lui una spiritualità salesiana? Lavoro tanto più difficile che questa non comporta criteri extra-temporali, se è vero che, come scrive anche P. Desramaut, è necessariamente evolutiva, come la stessa famiglia religiosa di don Bosco (Ibidem, p. 14). Di fatto, è veramente “di fronte ai cambiamenti socio-culturali contemporanei”, tema della presente pubblicazione, che conviene identificare questa spiritualità.

Periodo di riferimento: 1986 – 2001

G. Avanzini, La spiritualità di un Cooperatore salesiano. Testimonianza in Colloqui sulla Vita Salesiana 20, Cracovia, Polonia 25- 30 agosto 2001, Salvatore Sciascia Editore, Caltannissetta – Roma, 2003, 189-193.

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