Giovanni Bosco – Scritti spirituali. Introduzione, scelta dei testi e note a cura di Joseph Aubry, salesiano. Vol. I.

È Don Bosco uno « scrittore spirituale »? Certamente no. È un « maestro spirituale »? Certamente si. In queste due affermazioni stanno ad un tempo la ragion d’essere e la difficoltà della presente opera. Ma Don Bosco, personalmente, che ne pensava? Non dobbiamo aspettarci che, nella sua umiltà, si presenti come «maestro e dottore». Egli però aspirava difatti a diffondere un «metodo di vita cristiana». I testi scelti sono numerosi, e la più parte molto brevi. Dettate da preoccupazioni pastorali immediate e suggerite da circostanze giudicate favorevoli (e questo, per ben quarant’anni), le pagine spirituali che ci ha lasciate appartengono ai generi letterari più vari. La loro lettura vi guadagna in facilità e interesse. Per questo appunto Don Bosco è uno dei maestri spirituali più accessibili.

Indice:

  • Sigle e abbreviazioni
  • Cenni biografici
  • Cronologia dei principali scritti di Don Bosco citati in questa antologia
  • Introduzione
    • I. Un maestro spirituale
      • Don Bosco maestro spirituale
      • Ma non è un autore spirituale
    • II. Le opere scritte che offrono un contenuto spirituale
      • Le opere pubblicate da Don Bosco
      • I documenti manoscritti lasciati da Don Bosco
      • Ciò che Don Bosco ha detto ma non ha scritto
    • III. Le fonti della dottrina spirituale di Don Bosco
    • IV. Le convinzioni dottrinali
      • Dio Padre dà a ogni uomo una prodigiosa vocazione
      • Chi è più sprovveduto davanti alla sua vocazione merita di più di essere aiutato
      • È cosa divina aiutare il fratello a realizzare la sua vocazione
    • V. I comportamenti pratici
      • II realismo del costruttore
      • La dolcezza del buon pastore
      • L’umiltà del servitore
    • VI. Lo spirito di questa antologia
      • Nota bibliografica
  • Parte prima – Un servitore che Dio si è scelto e preparato
    • Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855
      • 1. Introduzione. Scopo delle Memorie:
        mostrare che « Dio stesso ha guidato ogni cosa »
      • 2. A 2 anni. Diventa orfano il futuro padre degli orfani
      • 3. Una madre essa stessa serva di Dio
      • 4. A 9 anni. Un sogno sentito come una comunicazione divina 
    • Prima decade: 1825-1835
      • 5. A 11 anni. Prima Comunione. «Dio prende possesso del suo cuore » 
      • 6. A 14 anni. Un vecchio sacerdote gli apre le vie della vita spirituale
      • 7. A 19 anni. Un santo amico lo provoca al fervore
    • Seconda decade: 1835-1845
      • 8. A 20 anni. Programma di vita nuova per chi si avvia al sacerdozio
      • 9. La parola di fede di Mamma Margherita
      • 10. Il pane dell’anima preferito a quello del corpo
      • 11. Giovanni ritrova il suo « meraviglioso amico »
      • 12. Doppio incontro: un sacerdote zelante, un libro sublime
      • 13. Ultimi mesi nel seminario (1840-41)
      • 14. A 26 anni. Nove risoluzioni per il sacerdozio
      • 15. Giugno 1841. Le prime messe: raccoglimento, ringraziamento, gioia
      • 16. Novembre 1841. «Rinunciate… e venite » 
      • 17. Ottobre 1844. « Non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi Tu »
      • 18. Perché Oratorio « di San Francesco di Sales »
      • 19. Fine marzo 1846. La scelta definitiva dei poveri
      • 20. 5 aprile 1846, sera. La risposta di Dio
    • Terza decade: 1846-1856
      • 21. Luglio 1846. La preghiera dei poveri alla Madonna
      • 22. 3 novembre 1846. « Io sono la serva del Signore. Mi sia fatto secondo la Sua parola »
  • Parte seconda – Una proposta di santità giovanile
    • I. Il Giovane Provveduto per la pratica dei suoi doveri negli esercizi di cristiana pietà 
      • 23. Prologo: « Alla gioventù ». Il nostro Dio è il Dio della gioia
      • Cose necessarie ad un giovane per diventar virtuoso:
      • 24. Art. I. Conoscenza di Dio
      • 25. Art. II. I giovanetti sono grandemente amati da Dio
      • 26. Art. IV. La prima virtù di un giovane è l’ubbidienza a’ propri genitori
      • 27. Art. VI. Letture e parola d’iddio
    • II. Domenico, Michele, Francesco: tre figure di santi adolescenti
    • Vita del giovinetto Savio Domenico, allievo Dell’Oratorio di San Francesco di Sales, per cura del Sac. Giovanni Bosco
      • 28. Prefazione. Ecco un modello « meraviglioso »
      • Difficoltà particolari di questa pubblicazione
      • Ragione della scelta di Domenico
      • Un modello da imitare
      • 29. A 7 anni. Primo incontro decisivo: Cristo nell’eucaristia
      • Importanza della prima comunione
      • 30. A 12 anni e mezzo. Secondo incontro decisivo: Don Bosco
      • 31. Terzo incontro decisivo: Maria immacolata
      • 32. A 13 anni. « La grande deliberazione: farsi santo »
      • 33. « Per farsi santo, adoperarsi per guadagnare anime a Dio ».
      • Riparare e correggere il blasfema 
      • Spirito missionario
      • Catechista in desiderio e in atto
      • In vacanza a Mondonio 
      • L’apostolato del sorridere e del servizio 
      • 34. I sacramenti, sostegni di forza e di gioia
      • 35. La migliore penitenza: obbedire e accettare le prove quotidiane
      • 36. A 14 anni. Porta un gruppo di amici a vivere il proprio ideale
      • La Compagnia dell’immacolata 
      • 37. Meraviglie di amicizie tra adolescenti con Gavio. Santità e gioia 
      • Con Massaglia: « Aiutiamoci a farci del bene »
      • 38. La vita mistica e carismatica di un adolescente
      • Estasi eucaristica
      • 39. L’ultimo dialogo tra maestro e discepolo
      • 40. « Con Gesù, non si ha paura della morte »
      • 41. Conclusione pratica: «Giovane, affidati al sacerdote, ministro di Cristo e
        tuo amico! »
    • Cenno biografico sul giovanetto Magone Michele, allievo Dell’Oratorio
      di S. Francesco di Sales, per cura del Sac. Bosco Giovanni
      • 42. Prefazione. Un altro tipo di santità giovanile
      • 43. Un bravo ragazzo sulla soglia della delinquenza
      • 44. Il primo passo della vera conversione: affidarsi al sacerdote
      • 45. Fiducia assoluta al confessore, fedeltà alla guida spirituale
      • Direttive per i confessori dei giovani 
      • 46. Gridare, saltare… ma anche lavorare con precisione
      • 47. Aprile-maggio 1858. Maria diventa la sua maestra di saggezza e di purezza
      • Un voto cambiato in promessa
      • Un programma di pratiche facili per conservare la purezza
      • 48. Una squisita bontà di cuore per i compagni e per Don Bosco
      • 49. 21 gennaio 1859. La morte: « un sonno di gioia che porta alla beata eternità »
      • Ritratto di Michele dopo un anno di fedeltà alla grazia
      • L’ultima confessione
      • La presenza di Maria rende la morte dolcissima
      • Suoi ultimi momenti e sua preziosa morte
    • Il pastorello delle Alpi, ovvero vita del giovane Besucco Francesco d’Argentera pel Sac. Bosco Giovanni
      • 50. « Il grande programma » in tre punti
      • 51. La fortuna di un confessore « guida sicura » e medico informato 
      • 52. Bisogna dare all’anima il Pane di cui ha fame
      • 53. Due grazie particolari: il « gusto » della preghiera e del patire per amore
      • 54. L’ultima sua lettera. Alla mamma 
      • 55. Parole di chi aspetta di entrare in Paradiso
      • 56. « Padre, io voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria »
    • III. Lettere ai giovani
      • 57. « Ti ricordi del contratto che abbiamo concluso tra noi? » (a Giuseppino Roggeri, 8 ott. 59)
      • 58. « Fatti animo. Fatti ricco… della vera ricchezza » (a Ottavio Pavia, 29 genn. 60) 
      • 59. « Anche da soldato rimani cristiano con coraggio » (allo stesso Ottavio Pavia, 15 lug. 67)
      • 60. Consigli a un allievo dell’Oratorio in vacanza (a Stefano Rossetti, 25 lug. 60) 
      • 61. «Fatti amico dell’umiltà, della carità e della castità » (a Domenico Parigi, 25 lug. 60) 
      • 62. « Grande consolazione per un momento che fummo insieme » (a Severino Restagno, 5 sett. 60) 
      • 63. II marchesino si prepara alla sua prima comunione (a Emanuele De Maistre, 8 sett. 61)
      • 64. Alla marchesina: « Sii la consolazione di papà e di mamma » (ad Azelia Fassati, 15 agos. 62) 
      • 65. « Gli altri sono inquieti. Io ho fiducia in te » (ad Emanuele Fassati, 1 giug. 66) 
      • 66. Da Roma, non dimentica Bernardo, il calzolaio (a Bernardo Musso, febb. 70) 
      • 67. « Stai tranquillo. Fatti buono. Pel resto ci penso io » (ad Agostino Anzini, 20 lug. e 22 agosto 73)
      • 68. « Figlio mio, non ispaventarti delle tentazioni » (a Giuseppe Quaranta, 4 febb. 75) 
      • 69. « Ti accetto con consolazione tra i miei figli salesiani » (a Pietro Radicati, 24 magg. 78)
      • 70. « Franceschino, Don Bosco vuol farti da padre » (a Francesco Bonmartini, 15 die. 85)
      • 71. « Figliuoli, siete la mia delizia e la mia consolazione » (ai ragazzi dell’Oratorio di S. Ignazio sopra Lanzo, 23 lug. 61) .
      • 72. « Maria, siate per i nostri studenti la sede della vera sapienza » (agli studenti dell’Oratorio di Mirabello, 6 agos. 63)
      • 73. Don Bosco commenta S. Paolo ai suoi artigiani (agli artigiani dell’Oratorio e a Don Lazzero, 20 genn. 74) 
      • 74. « Carissimi studenti, siete i padroni del mio cuore » (agli studenti dell’Oratorio e a Don Cinzano, 7 mar. 74)
      • 75. Auguri di nuovo anno « agli amati figliuoli di Mirabello » (ai giovani del seminario S. Carlo di Mirabello, 30 die. 63) 
      • 76. « Datemi il vostro cuore affinché lo possa offrire a Gesù » (ai giovani del seminario S. Carlo di Mirabello, 30 die. 64)
      • 77. « Io vado tra voi come padre, amico e fratello » (ai giovani di Mirabello, senza data)
      • 78. « Applausi prolungati a tutti i miei cari figli di Lan20 » (ai giovani di Lanzo, 25 giug. 66)
      • 79. Un programma per l’anno: santità, studi seri, buona condotta (a tutti i membri del collegio di Lanzo, inizio 75)
      • 80. « Mi avete rubato questo mio povero cuore » (a tutti i membri del collegio di Lanzo, 3 genn. 76)
      • 81. « Il paradiso terrestre e il paradiso celeste insieme » (a Don Borio e alunni del collegio di Lanzo, 16 genn. 83)
      • 82. Anche ai figliuoli dell’America: « Vi farete tutti santi? » (ai giovani del collegio S. Nicolas de los Arroyos-Argentina, 16 lug. 77)

Periodo di riferimento: 1815 – 1888

G. Bosco, Scritti spirituali. Introduzione, scelta dei testi e note a cura di Joseph Aubry, salesiano. Vol. I., Città Nuova Editrice, Roma, 1976.

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