Pietro Stella – “Le pratiche di pietà dei salesiani dalle origini della congregazione alla morte di Don Bosco” in “Colloqui sulla vita salesiana, 1”

Indice:

  • I. Liturgia e devozioni private. Prevalere delle devozioni sulla pietà liturgica nell’età moderna fino a tutto l’Ottocento.
  • II. Dalle pratiche del buon cristiano a quelle del religioso salesiano.
    • Le pratiche di pietà del buon cristiano.
    • Gli esercizi del buon cristiano e l’unificazione della catechesi in Italia.
    • Altre pratiche del buon cristiano.

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Gianfausto Rosoli – Impegno missionario e assistenza religiosa agli emigrati nella visione e nell’opera di don Bosco e dei Salesiani

L’immigrazione italiana è stata uno dei processi sociali più sconvolgenti dell’Italia postunitaria con 14 milioni di espatriati dal 1876 al 1914. Meta degli emigrati, nel primo periodo, sono stati i paesi latino-americani. Don Bosco ha scelto l’Argentina per l’azione missionaria dei salesiani per motivazioni pratiche, ma anche per ragioni di ordine culturale ed ecclesiale. Nel 1875 l’Argentina aveva già ricevuto 210.000 italiani. Il Piemonte è stato la seconda regione (dopo il Veneto) nel flusso migratorio totale, e il maggior contribuente per l’Argentina. La dimensione “sabauda” dell’emigrazione italiana è importante per spiegare la scelta di don Bosco Continue reading “Gianfausto Rosoli – Impegno missionario e assistenza religiosa agli emigrati nella visione e nell’opera di don Bosco e dei Salesiani”

Piero Bairati – Cultura salesiana e società industriale

Il modello culturale salesiano, elaborato in tempi diversi, si è riproposto a più riprese nella storia della società con ampi e riconoscibili effetti. Il rapporto tra cultura salesiana e cultura dell’industrializzazione presenta connotati precisi e anche originali da costituire un capitolo di rilevante interesse nella storia della società industriale italiana. L’autore presenta una serie di considerazioni che illustrano momenti significativi del complesso rapporto tra cultura salesiana e società civile e alcuni storici appuntamenti tra le istituzioni create da don Bosco e la storia dell’industrializzazione. Continue reading “Piero Bairati – Cultura salesiana e società industriale”

Maria Luisa Trebiliani – Modello mariano e immagine della donna nell’esperienza educativa di don Bosco

L’autrice inizia presentando il ruolo determinante di mamma Margherita nel primitivo Oratorio: ella è l’esempio classico delle virtù casalinghe ed è figlia del suo secolo. Infatti l’immagine che don Bosco ha avuto della donna dev’essere riportata direttamente a sua madre. L’Ottocento è anche il secolo della devozione mariana, dell’Immacolata che calpesta la testa del serpente infernale, di Maria modello di sposa e madre cristiana. Nel tempo domina l’idea della sposa pronta a sacrificarsi per il marito e per i figli, come la Mater dolorosa. Continue reading “Maria Luisa Trebiliani – Modello mariano e immagine della donna nell’esperienza educativa di don Bosco”

Giuseppe Tuninetti – L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo

L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo”

Stefano Pivato – Don Bosco e la “cultura popolare”

Don Bosco, come scrittore ma soprattutto come editore, può vantare una serie di “nipotini” certamente più numerosa di quella attribuita a padre Bresciani. Per valutare correttamente il suo apostolato letterario ed editoriale e il suo influsso occorre inserirlo nel suo particolare contesto. L’autore fa una presentazione critica del ruolo del mondo cattolico italiano e dei suoi influssi nel campo economico, politico, culturale ed educativo: i modi di presenza cattolica in Italia nei primi anni dello Stato unitario e la declericalizzazione dei processi educativi. Quindi passa ad illustrare le iniziative di “cultura popolare” nella seconda metà dell’800 promosse dal movimento cattolico: Continue reading “Stefano Pivato – Don Bosco e la “cultura popolare””

Paolo Zolli – San Giovanni Bosco e la lingua italiana

L’autore evidenzia i principi fondamentali a cui si ispirò don Bosco nell’uso e nell’insegnamento della lingua italiana: subordinazione dei valori umani ai valori religiosi e morali, e finalità educativa dello scrivere e del leggere. Quindi ricerca sistematica, continua, di una lingua semplice, chiara, precisa, che potesse trasmettere con immediatezza il pensiero. Continue reading “Paolo Zolli – San Giovanni Bosco e la lingua italiana”

Germano Proverbio – La scuola di don Bosco e l’insegnamento del latino (1850-1900)

L’autore innanzitutto contestualizza la decisione di don Bosco di aprire nell’Oratorio una scuola ginnasiale e di svilupparla organicamente in riferimento alle leggi dello Stato (legge Casati). Presenta gli sviluppi della scuola dell’Oratorio nella dialettica con le richieste dei Provveditori; parla degli insegnanti dell’Oratorio, della loro preparazione accademica e delle discussioni su scuola pubblica e scuola privata e sul metodo d’insegnamento che caratterizzarono quel contesto storico. Vengono poi presentate le “proposte” della scuola di Valdocco: Continue reading “Germano Proverbio – La scuola di don Bosco e l’insegnamento del latino (1850-1900)”

Luciano Pazzaglia – Apprendistato e istruzione degli artigiani a Valdocco (1846-1886)

I contributi bibliografici dedicati ai laboratori e all’istruzione degli artigiani promossi da don Bosco sono scarsissimi. L’autore vuole richiamare l’attenzione su un aspetto meritevole di ulteriori approfondimenti. Don Bosco, imparata nel Convitto l’arte della “cura delle anime” in funzione della salvezza eterna, fu tuttavia fin dall’inizio sempre attento alle condizioni reali del popolo e alle miserie dei giovani marginali. Decise di declinare la propria missione sacerdotale nel senso di un maggior impegno nelle opere di carità creando strutture più adatte. Continue reading “Luciano Pazzaglia – Apprendistato e istruzione degli artigiani a Valdocco (1846-1886)”

Francesco Traniello – Don Bosco e l’educazione giovanile: la “Storia d’Italia”

Quando, nel 1855-1856, don Bosco scrisse la “Storia d’Italia” aveva già pubblicato altre opere di divulgazione storica (come la Storia ecclesiastica e la Storia sacra). Era pensata come opera di divulgazione, poi don Bosco decise di adattarla a testo scolastico. Il libro ebbe una considerevole fortuna e varie edizioni. L’autore presenta le fonti e i modelli di cui si servì don Bosco per compilare la sua opera, che erano opere destinate alla gioventù e altri testi scolastici in uso nel Regno Sardo. L’intenzione programmatica era di carattere parenetico ed esemplare sul piano morale; la lettura dei fatti storici di indole provvidenzialistico si ispira alla tradizione cattolica e ha scopo apologetico. Continue reading “Francesco Traniello – Don Bosco e l’educazione giovanile: la “Storia d’Italia””

Roger Burggraeve – On the way to sustainable love. Ethical Stepping Stones for a Christian and Salesian Relational and Sexual Education of Growth in a Pluralist Society

In my essay I would like to present the stepping-stones for a Christian-inspired and Salesian relational and sexual ethics of growth in educational work. With this, I take as fact Don Bosco’s idea of assistance, which in this Salesian Forum is evoked as an educative attitude and method of ‘presence’.

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Dariusz Grządziel – Camminare insieme sulle vie dei giovani: essere presenti nel mondo digitale

C’è chi ironizza che oggi assistiamo alla nascita della religione digitale. In quanto nel passato ancora non molto distante, il primo e l’ultimo atto della giornata era la preghiera, anche se solo un semplice Padre Nostro, oggi molte persone prima di addormentarsi e subito dopo aversi svegliate guardano il cellulare e le reti sociali.

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