Contents:
- Introduction
- 1. A great dream fulfilled
- 2. The Region of South Asia.The political, social and religious situation of the Region: India, Sri Lanka, Myanmar, Nepal, Kuwait,Yemen
Contents:
Recent studies conducted in India have shown that both perceived social support and spirituality contribute significantly to increasing life satisfaction of Indian college students. While perceived social support is a major source of subjective well-being for adolescents, offering them physical and emotional comfort and protection from stressful events, spirituality enhances their purpose in life, interconnectedness with others, profound inner life and transcending of ordinary experiences. Continue reading “Antonio Dellagiulia,Giuseppe Crea,Joseph Jeyaraj,Lorenzo Filosa,Robert Ramesh Babu – The significance of the association between spirituality, well-being and perceived social support of indian college students.”
The theme of this reflection, entitled: “Encounter of the Salesian Charism: South Asian Context, is self-explanatory. Drawing out its implications, the topic can be articulated in three focal points, implied in the very title, that is, “Salesian charism,” “South Asia,” and finally, the issue of the “Encounter…”.
Continue reading “Dominic Veliath – Encounter of the salesian charism. South Asian context”
Il Santo Padre ebbe la bontà di ricevere don Rinaldi in udienza particolare il 14 gennaio ultimo scorso; e così profonda e gradita fu l’impressione che riportò da quel colloquio.
L’augusto Pontefice manifestò ancora una volta la grandissima benevolenza che nutre per la Società Salesiana, e l’altissimo concetto in cui tiene il Venerabile Padre e Fondatore. Si compiacque di ricordare alcuni particolari della sua personalità, e insistette sul pensiero già espresso nel magnifico discorso che tenne in occasione della lettura del Decreto sulla eroicità delle virtù di Don Bosco, vale a dire che troppo poco si conosce qual uomo di talento e di studio
egli fosse. Continue reading “Filippo Rinaldi – Udienza Pontificia – Missione di Krishnagar e Vicariato di Kimberley”
On 25th January 2015, Don Bosco Navajeevan (A home for street children/Young at Risk) in Hyderabad received 230 young boys. They were rescued by the police who raided bangle-making units in the Old City in Hyderabad. The children, aged between 8 and 18, had been held as bonded labour.1 This is only the proverbial tip of the iceberg. Mr. Satyarthi, the Nobel Prize laureate, says that the Indian cities have a lot more hidden child labourers working under near-slavery conditions. What is worse, the children did not quite appreciate their release from “child labour” and being sent to their home states: Bihar and West Bengal; many of them said that they would return to the same work later. Poverty has become ever more prevalent so as to acquire such a tragic dimension. What is appalling perhaps is society’s mindset where “Child labor is not a big crime” or a mindset which does not place children on a priority list. There is also the discrimination that “These are the children of the lower castes who really do not matter.”
Claudio Eugenio Méderlet (1867-1934), nato in Lorena, dal 1928 è stato vescovo di Madras (Chennai) e primo vescovo salesiano in India.
Don Ricaldone comunica che le pratiche per la beatificazione del Servo di Dio Domenico Savio volgono al termine: anzi, potrebbe anche darsi che l’auspicata beatificazione avvenisse prima della Pasqua del prossimo anno 1950.
Questo articolo è una presentazione dello studio sui primi trent’anni (1923-1953) della presenza delle FMA e dell’impianto del carisma salesiano nel nord est dell’India. Il primo gruppo di sei missionarie giunse in questa regione l’8 dicembre 1923. Negli anni presi in considerazione, si contano otto fondazioni, delle quali sette sparse nelle diverse parti della regione del nord est ed una nello stato adiacente del West Bengal.
La figura di mons. Eugenio Méderlet – salesiano, missionario, arcivescovo di Madras – non è certo molto nota, soprattutto per il periodo precedente alla sua partenza per le missioni dell’India nel 1907.
Spesso si cita la riflessione attribuita a Don Bosco: “Voi compirete l’opera, che io incomincio; io abbozzo, voi stenderete i colori…”. Che cosa fecero i Salesiani, i Salesiani e i loro numerosi cooperatori e amici quando il loro fondatore scomparve? Si sono accontentati di mantenere i lavori lanciati da lui? Sono riusciti a svilupparli, a crearne di nuovi?.
Si avvicinano le Feste Natalizie e Don Ricaldone desidera giunga la sua parola di paterno affetto, di augurio, di benedizione. Gli preme invitare a innalzare lo sguardo al Cielo, perchè da esso scende tra armonie di pace, quel Gesù che a tutti porta amore e salvezza.
Don Ricaldone ricorda che ogni settimana prima d’inginocchiarsi ai piedi del Confessore e specialmente nei giorni dell’Esercizio di Buona Morte durante l’anno, è necessario richiamare l’attenzione su quei proponimenti e facendoli oggetto di serie considerazioni.
In questi ultimi tempi furono requisite parecchie Case ed è bene dire una parola di orientamento per simili casi. Gl’Ispettori conoscono già quali siano le pratiche da farsi in dette circostanze ed è bene che i Direttori interessati ricorrano subito ad essi per chiarimenti e direttive. S’insista presso le autorità occupanti affinchè aiutino a trovare altri locali ove svolgere sia pure dimezzata o spezzettata l’opera nostra.
Pensando al nuovo anno scolastico augura di poterlo iniziare in condizioni migliori: è bene però essere preparati a qualsiasi evenienza.
Comunica inoltre che i 139 Salesiani ch’erano rimasti, durante gli anni scorsi nei campi di concentramento dell’India, furono quasi tutti rimandati alle loro residenze ove ripresero con slancio l’interrotto lavoro. Anche da altre missioni si ebbero notizie rassicuranti. Don Berruti, in un messaggio spedito da Roma, ci fa sapere che Don Manione, Don Festini e Don Berta con il rispettivo loro personale hanno potuto riprendere quasi dappertutto le attività di prima. Raccomanda ai suffragi alcuni confratelli periti a Caserta dei quali non si sa ancora in quali circostanze. Nell’Europa le rovine si sono estese a nuovi settori: furonvi parecchie Case duramente colpite. Continue reading “Pietro Ricaldone – Ricordiamo gli Esercizi spirituali – Norme in caso di occupazione degli Istituti – Prepariamoci al nuovo anno scolastico – Notizie di famiglia – Preghiere e prudenza – La lettera ai Professori del Pontificio Ateneo Salesiano sia tenuta in gran conto anche dagli altri Professori e Insegnanti”
Indice:
Don Ricaldone prega ogni giorno e fa pregare perchè il Signore sostenga tutti nei disagi, rischiari nelle difficoltà sempre crescenti, liberi dai pericoli, mantenga tutti uniti nello spirito e nel cuore del Padre, infiammi del suo zelo e renda tutti degni suoi figli nell’immolazione per le anime di fronte agli accresciuti bisogni.
Col cuore straziato Don Ricaldone comunica che sono dolorose le poche e incerte le notizie giunte dalle cinquantadue case che la Famiglia Salesiana aveva nella cattolica Polonia, così tragicamente provata. Centinaia e centinaia sono i Confratelli e Suore travolti nell’immane sventura. Al tempo stesso esorta quanto sa e può i Signori Ispettori e Direttori a prendersi le più affettuose cure dei Confratelli sotto le armi: li seguano colla preghiera, con frequenti lettere, e con tutti quegli aiuti che possano loro procurare. Continue reading “Pietro Ricaldone – Case della Polonia – Confratelli sotto le armi – Manuale per la Visita Canonica – Strenna pel 1940 – Congressino e Mostra Catechistica – Nuovi vescovi – Missionari partiti”
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.