Antonio Ferreira da Silva – Unità nella diversità. Le viste di Mons. Cagliero in Brasile 1890/1896

Nel 1876, D. Giovanni Cagliero accettava di aprire il Collegio Pio a Villa Colon, nei pressi di Montevideo. A dirigere questo collegio don Bosco inviava il giovane sacerdote Luigi Lasagna, uomo di grandi vedute, intraprendente e che sapeva unire l’obbedienza cosciente e sofferta all’originalità delle idee e alla costanza nel battere sentieri nuovi. Quando nel 1881 si creò l’Ispettoria dell’Uruguay e Brasile e D. Lasagna ne fu nominato Ispettore, lo stesso D. Lasagna volle che fosse riservata a D. Costamagna— Ispettore di Buenos Aires — la facoltà di vigilare sulla osservanza della vita religiosa anche nella nuova Ispettoria, allo scopo di evitare più facilmente l’introduzione di abusi.Entrambi gli Ispettori fecero del loro meglio per andare d’accordo,nonostante i contrasti di carattere amministrativo, contrasti che poi si risolvevano
pacificamente anche mediante l’intervento dei Superiori centrali.
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Léon Verbeek – Ombres et clairières. Histoire de l’impantation de l’Eglise catholique dans le diocèse de Sakania, Zaïre (1910-1970)

Le phénomène religieux au Zaïre a fait l’objet d’un certain nombre d’études historiques. Un grand nombre d’entre elles cherchent à connaître l’affrontement entre société et conceptions traditionnelles d’une part et religions étrangères d’autre part. Ainsi des phénomènes comme le Kimbanguisme, le Kitawala, la Jamaa et d’autres mouvements semblables sont assez bien connus.

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Franco Molinari – Church and World in Don Bosco’s “Storia Ecclesiastica” in «Don Bosco’s place in history»

Don Bosco in his book “Ecclesiastical History” talks about the Church and the World and their bond, which over the centuries has been very tortuous. Unlike the “fundamentalist” conservatives, Don Bosco had a clear vision of the reality that surrounded him and this awareness was not due to his studies in the historical field, but to his ability to know how to read the present.     

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Pietro Braido – “Prospects for future research on Don Bosco” in “Don Bosco’s place in history”

Pietro Braido in his essay (final contribution of the Congress) retraces the central points treated by the various scholars and lists some themes to be explored for future research such as, for example, reflections related to theology or historical events made by the Saint at the “beginnings” of his life, Don Bosco writer and editor for the masses, major publication of critical texts of the sources.

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Francesco Traniello – Don Bosco in the history of popular culture in Italy in «Don Bosco’s place in history»

This essay focuses on Don Bosco’s contribution to spreading a popular culture based on religion through his educational activities. Moreover, the Saint was one of the first to realize the need to find, also taking into account the evolving social structure, new ways and techniques for the educational field and also for that one of religious formation.

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Callisto Caravario – Mia carissima mamma. Cinque anni di corrispondenza del giovane salesiano martire in Cina (ottobre 1924-febbraio 1930)

Questo volume contiene una raccolta di lettere che il giovane Callisto Caravario spedì alla madre durante gli anni di missione in Cina. Dopo una vocazione precoce, partì solo dopo sei anni dall’ordinazione. L’ esperienza vissuta è raccontata in queste lettere che spediva regolarmente alla madre.

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Giovanni Bosco – Il galantuomo. Almanacco nazionale per l’anno bisestile 1888

Cogli auguri pel capo d’anno ti presento, benigno lettore delle Letture Ascetiche, la strenna che in quest’anno ho stabilito offrirti. 
Ma prima di tutto sento il dovere di ringraziarti della costanza con cui seguiti l’abbonamento alle nostre letture, specialmente se procuri che siano lette da molte persone. Questo è ciò che desidero ardentemente, ed è il vero fine che mi sono sempre proposto nel pubblicarle. I libri buoni sono un pascolo dell’intelletto e del cuore, ed un antidoto contro l’errore e l’immoralità. Considerati sotto questi due aspetti, tu vedi la necessità di propagarli e di farli leggere.

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Augusto D’Angelo – Educazione cattolica e ceti medi. L’istituto salesiano ” Villa Sora” di Frascati (1990-1950)

Con questo libro, basato su una ricca e significativa documentazione di prima mano, Augusto D’Angelo, uno studioso non nuovo alla storia della Chiesa e del cattolicesimo, ha rivolto la sua attenzione all’opera educativa svolta dai salesiani nella diocesi tuscolana, a partire dalla fine del secolo scorso. Una attività che comincia con la breve esperienza della gestione del Seminario, voluta dal Cardinal Vannutelli, e successivamente, all’inizio del ‘900, con la nascita dell’Istituto di Villa Sora, il cui obiettivo mirava a realizzare una buona scuola per i figli di quel ceto medio che, non potendo permettersi di indirizzarli verso collegi esclusivi, quale il collegio di Mondragone dei padri gesuiti, ambiva ad una scuola in grado di offrire una buona educazione ed una adeguata formazione culturale e morale ai propri ragazzi.

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Josip Gregur – La musica “anima” del carisma salesiano in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014”

Tra i valori essenziali la musica, sebbene oggi presente in ogni settore della società,
di certo non occupa il primo posto nella vita dell’uomo, come la salute, il lavoro, le relazioni interpersonali e sociali. Come un valore culturale, una realtà ideale, la musica nella civilizzazione materialistica frequentemente risulta trascurabile. Essa si percepisce come mezzo di distrazione nel tempo libero e come abbellimento nei giorni di festa. Anche nella Chiesa, tradizionalmente portatrice della cultura — a causa dell’interdipendenza tra la cultura e il culto — la musica sembra fungere come “lo zucchero a velo sulla torta” piuttosto che “lievito del pane”, cioè espressione genuina della fede.

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Mario Filippi – “Il CCS e l’elledici: un centro e un’editrice a servizio di una formazione integrale dei giovani(1939-1980)” in ” Salesiani di Don Bosco”.

L’opera salesiana che viene presentata in queste pagine, per molti versi è singolare
rispetto alle comuni opere nelle quali i salesiani svolgono la loro missione; per questo parlare della Elledici e del Centro Evangelizzazione e Catechesi Don Bosco, a prima vista, sembrerebbe solo un discorso interno o “di famiglia”, che interessa quasi esclusivamente i salesiani. L’opera svolta da queste due istituzioni, infatti, è chiaramente una attività di indole intra-ecclesiale, dove si parla di catechismi, di testi di religione cattolica, di evangelizzazione, di spiritualità.

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Riccardo Tonelli – “La pastorale giovanile salesiana nella pastorale ecclesiale in Italia dal dopo concilio a oggi” in “Salesiani di Don Bosco in Italia”

Il seguente elaborato propone delle riflessioni: da una parte analizzo la
stagione ecclesiale del dopo concilio (in concreto: dall’inizio degli anni ’70, da quando
cioè l’influsso del Concilio ha iniziato a portare frutti concreti e verificabili nell’ambito dell’azione pastorale quotidiana); dall’altra leggo il vissuto delle comunità ecclesiali impegnate nell’azione pastorale con i giovani dalla sensibilità, specifica e limitata, dell’esperienza carismatica della Famiglia religiosa cui appartengo, quella salesiana.

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Egidio Viganò – La formazione dei salesiani di Don Bosco

Abstract

Vi presento la seconda edizione di « LA FORMAZIONE DEI SALESIANI DI DON BOSCO. PRINCIPI E NORME». Il Documento espone e sviluppa, da una parte, l’insieme dei
principi e delle norme che regolano la formazione salesiana a livello mondiale (servizio all’unità nell’identità); dall’altra, costituisce la base ed orienta il compito delle comunità ispettoriali cui spetta la responsabilità di attuare la formazione secondo le esigenze del proprio contesto culturale, in conformità con le direttive della Chiesa e della Congregazione (servizio all’unità
nella diversificazione). Continue reading “Egidio Viganò – La formazione dei salesiani di Don Bosco”

Pietro Scoppola – “Don Bosco and «modernity»” in “Don Bosco’s place in history”

Pietro Scoppola in his essay focuses on the aspects that bring Don Bosco’s work closer to “modernity”. In particular, his educational method is considered modern because it puts the freedom of expression of children in the first place, encouraging their personal resources without imposing pre-established behaviors. In addition, Don Bosco was a modern pioneer in being able to balance school with professional training and work during a historical period when Italian legislation did not deal with such issues.

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Emile Poulat – Don Bosco and the Church in the world of the Ninetheenth century in «Don Bosco’s place in history»

Emile Poulat in his essay traces some reflections concerning the Church in the 19th century, the figure of Don Bosco and the presence of the Salesians in France.                                        Continue reading “Emile Poulat – Don Bosco and the Church in the world of the Ninetheenth century in «Don Bosco’s place in history»”

Juan Maria Laboa – Don Bosco’s experience and sense of the Church in «Don Bosco’s place in history»

Juan M. Laboa in his paper focuses mainly on Don Bosco’s image of the Church, the only place where the teachings of Jesus are preserved in their entirety. Don Bosco believed that this Church (and not the Protestant one) is the only one that can bring people closer to God and that instilling love and devotion to the Pope helps to counter religious sects and dissidents. In the end, in chapter 5 the author reserves a reflection on the relationship between Pope Pius I and Don Bosco.        Continue reading “Juan Maria Laboa – Don Bosco’s experience and sense of the Church in «Don Bosco’s place in history»”

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